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La Giunta Regionale della Lombardia ha approvato il ''Progetto obiettivo prevenzione e sicurezza sul lavoro''
La Giunta Regionale della Lombardia ha approvato il ''Progetto obiettivo prevenzione e sicurezza sul lavoro'', un piano triennale di 150 miliardi che vedra' coinvolti 3mila operatori delle ASL.
Lo studio del piano ha richiesto la collaborazione di oltre 200 persone, suddivise in 13 gruppi di studio.
Il pacchetto di interventi prevede sei obiettivi ''strategici'' e cinque progetti ''speciali''.
Gli obiettivi riguarderanno: la prevenzione degli infortuni nell'edilizia e nell'agricoltura, la verifica delle cause degli infortuni mortali nell'area bresciana (potenziando i controlli e la formazione in ambito antinfortunistico), lo studio dei tumori e delle malattie professionali ed, infine, un'indagine sull'attivita' di valutazione del rischio, che verifichera' lo stato di attuazione della legge 626.
I progetti speciali saranno invece destinati alla prevenzione in ambito sanitario, al problema amianto (con monitoraggio delle situazioni e delle aree a rischio e la programmazione di interventi specifici), all'inquinamento chimico e radioattivo in ambito metallurgico (con piani di controllo dei materiali ferrosi provenienti dall'estero), al monitoraggio del corretto impiego degli antiparassitari in agricoltura.
Infine una parte considerevole dei fondi (15 miliardi) sara' destinata alla informatizzazione del sistema di prevenzione, per renderne piu' efficiente la gestione.
A questo punto il testimone passa alle ASL lombarde, che dovranno approntare i progetti attuativi locali.
Lo studio del piano ha richiesto la collaborazione di oltre 200 persone, suddivise in 13 gruppi di studio.
Il pacchetto di interventi prevede sei obiettivi ''strategici'' e cinque progetti ''speciali''.
Gli obiettivi riguarderanno: la prevenzione degli infortuni nell'edilizia e nell'agricoltura, la verifica delle cause degli infortuni mortali nell'area bresciana (potenziando i controlli e la formazione in ambito antinfortunistico), lo studio dei tumori e delle malattie professionali ed, infine, un'indagine sull'attivita' di valutazione del rischio, che verifichera' lo stato di attuazione della legge 626.
I progetti speciali saranno invece destinati alla prevenzione in ambito sanitario, al problema amianto (con monitoraggio delle situazioni e delle aree a rischio e la programmazione di interventi specifici), all'inquinamento chimico e radioattivo in ambito metallurgico (con piani di controllo dei materiali ferrosi provenienti dall'estero), al monitoraggio del corretto impiego degli antiparassitari in agricoltura.
Infine una parte considerevole dei fondi (15 miliardi) sara' destinata alla informatizzazione del sistema di prevenzione, per renderne piu' efficiente la gestione.
A questo punto il testimone passa alle ASL lombarde, che dovranno approntare i progetti attuativi locali.
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