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Incentivi per l’acquisto di sistemi di sicurezza
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Con il decreto del 28 gennaio 2005, il Ministero dell’Interno ha sbloccato i fondi che la Finanziaria 2004 (Legge 350/2003) ha destinato al cofinanziamento di programmi regionali di investimento per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi e degli apparati di sicurezza nelle piccole e medie imprese commerciali.
Inizialmente a tal fine erano stati stanziati 10 milioni di euro, ridotti poi a 5 milioni dal decreto-legge 12 luglio 2004, n.168.
I 5 milioni di euro disponibili sono stati ripartiti tra le regioni in base agli indici di criminalità e alla densità di popolazione. Gli indici di criminalità tengono conto del numero di furti in danno di esercizi commerciali e su mezzi di trasporto pesante, delle rapine comprese quelle in banca, in uffici postali, a trasporto valori.
Il decreto individua 5 fasce di collocazione; nella prima fascia rientrano Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna, Sicilia, Veneto, alle quali è stato attribuito un importo di 414.285,50 euro ciascuna. Alle regioni di 2° fascia è stato destinato il 29% dell’importo complessivo (Toscana, Puglia, Liguria. Calabria, Marche, Sardegna: 241.667 euro ciascuna); mentre a quelle di 3° fascia (Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Umbria) spettano 1333.333,50 euro ciascuna.
Alle province autonome di Trento e Bolzano e al Molise, appartenenti alla 4° fascia, sono stati destinati 58.333 euro a ciascuna. Basilicata e Valle d’Aosta chiudono l’elenco con 37.500 euro.
Il testo integrale del decreto è consultabile in Banca Dati.
Con il decreto del 28 gennaio 2005, il Ministero dell’Interno ha sbloccato i fondi che la Finanziaria 2004 (Legge 350/2003) ha destinato al cofinanziamento di programmi regionali di investimento per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi e degli apparati di sicurezza nelle piccole e medie imprese commerciali.
Inizialmente a tal fine erano stati stanziati 10 milioni di euro, ridotti poi a 5 milioni dal decreto-legge 12 luglio 2004, n.168.
I 5 milioni di euro disponibili sono stati ripartiti tra le regioni in base agli indici di criminalità e alla densità di popolazione. Gli indici di criminalità tengono conto del numero di furti in danno di esercizi commerciali e su mezzi di trasporto pesante, delle rapine comprese quelle in banca, in uffici postali, a trasporto valori.
Il decreto individua 5 fasce di collocazione; nella prima fascia rientrano Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna, Sicilia, Veneto, alle quali è stato attribuito un importo di 414.285,50 euro ciascuna. Alle regioni di 2° fascia è stato destinato il 29% dell’importo complessivo (Toscana, Puglia, Liguria. Calabria, Marche, Sardegna: 241.667 euro ciascuna); mentre a quelle di 3° fascia (Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Umbria) spettano 1333.333,50 euro ciascuna.
Alle province autonome di Trento e Bolzano e al Molise, appartenenti alla 4° fascia, sono stati destinati 58.333 euro a ciascuna. Basilicata e Valle d’Aosta chiudono l’elenco con 37.500 euro.
Il testo integrale del decreto è consultabile in Banca Dati.
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