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Contributi per l’informazione dei lavoratori
La Giunta della regione Marche ha approvato un provvedimento che stanzia centomila euro per la promozione dell’informazione dei lavoratori sui temi della prevenzione e della salute e sicurezza sul lavoro.
I contributi saranno riservati per migliorare l’informazione dei lavoratori della piccola e media impresa sui temi della sicurezza e sulla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro.
In base al provvedimento, l’importo massimo del contributo è dell’80 per cento del costo complessivo di ciascun progetto, fino ad un limite di ventimila euro.
Sono ammessi al finanziamento pubblico i soggetti formativi regolarmente accreditati e gli organismi che tutelano gli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Previsti anche contributi per progetti informativi destinati ai lavoratori extracomunitari che, per la loro provenienza e per difficoltà linguistiche, incontrano maggiori difficoltà nella presa di coscienza dei rischi lavorativi.
Oltre a migliorare l’informazione sugli obblighi specifici che, ai sensi dell’articolo 21 del decreto, fanno capo al datore di lavoro, i progetti dovranno anche informare i lavoratori sulle misure specifiche di prevenzione legate al tipo di produzione aziendale.
In particolare, dovranno migliorare la conoscenza sulle violazioni delle norme di sicurezza, sul sistema sanzionatorio, sui rischi legati al processo produttivo e sull’uso di sostanze pericolose. Prevista anche attività di informazione sulla normativa europea di prevenzione degli infortuni, sui pericoli derivanti da un non corretto utilizzo dei videoterminali e sulle misure ergonomiche da adottare.
Dovranno, infine, essere specificati gli strumenti che si intendono utilizzare per la loro realizzazione e i materiali - opuscoli, manifesti, audiovisivi, seminari – finalizzati all’acquisizione delle informazioni.
Le domande di contributo debbono essere presentate al Servizio formazione professionale e problemi del lavoro - via Tiziano,44, 60125, Ancona – entro il 28 febbraio 2003. I progetti ammessi al finanziamento dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre dell’anno in corso.
I contributi saranno riservati per migliorare l’informazione dei lavoratori della piccola e media impresa sui temi della sicurezza e sulla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro.
In base al provvedimento, l’importo massimo del contributo è dell’80 per cento del costo complessivo di ciascun progetto, fino ad un limite di ventimila euro.
Sono ammessi al finanziamento pubblico i soggetti formativi regolarmente accreditati e gli organismi che tutelano gli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Previsti anche contributi per progetti informativi destinati ai lavoratori extracomunitari che, per la loro provenienza e per difficoltà linguistiche, incontrano maggiori difficoltà nella presa di coscienza dei rischi lavorativi.
Oltre a migliorare l’informazione sugli obblighi specifici che, ai sensi dell’articolo 21 del decreto, fanno capo al datore di lavoro, i progetti dovranno anche informare i lavoratori sulle misure specifiche di prevenzione legate al tipo di produzione aziendale.
In particolare, dovranno migliorare la conoscenza sulle violazioni delle norme di sicurezza, sul sistema sanzionatorio, sui rischi legati al processo produttivo e sull’uso di sostanze pericolose. Prevista anche attività di informazione sulla normativa europea di prevenzione degli infortuni, sui pericoli derivanti da un non corretto utilizzo dei videoterminali e sulle misure ergonomiche da adottare.
Dovranno, infine, essere specificati gli strumenti che si intendono utilizzare per la loro realizzazione e i materiali - opuscoli, manifesti, audiovisivi, seminari – finalizzati all’acquisizione delle informazioni.
Le domande di contributo debbono essere presentate al Servizio formazione professionale e problemi del lavoro - via Tiziano,44, 60125, Ancona – entro il 28 febbraio 2003. I progetti ammessi al finanziamento dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre dell’anno in corso.
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