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Terremoto: linee guida per la sicurezza dei lavoratori

 
È disponibile online sul sito nazionale della CGIL, il  documento “Linee Guida per la tutela della Sicurezza e  Salute dei lavoratori  a seguito di Evento Sismico”, elaborato dalla CGIL di Pesaro.
 
L’opuscolo è rivolto ai lavoratori impiegati nei settori produttivi a livello industriale, artigianale ed agricolo, in caso di accadimento Evento Sismico. In particolare vuole essere un pratico strumento informativo sui rischi per la sicurezza e la salute, e sulle prescrizioni che vanno applicate da parte dell’Organizzazione Aziendale (DL, RSPP, MC) ed Enti di Vigilanza sulla prevenzione e salute (Dipartimento ASUR – Area Vasta n. 1, Zona territoriale n. 1, 2 e 3) che si possono incontrare nelle diverse situazioni di lavoro a seguito di Terremoto.

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Su proposta della CGIL CdLT di Pesaro Urbino, è stata attivata un “attività di informazione e formazione degli RLS/RLST, RSU e Lavoratori rendendoli edotti delle Prescrizioni in materia di prevenzione e protezione e gestione della sicurezza e salute sul lavoro in caso di evento sismico, nel rispetto degli artt. 18, 43 e 44 (compiti del Datore di lavoro), art. 25 e 41 (obblighi MC e Sorveglianza Sanitaria) ed art. 36 (Informazione – Formazione e Addestramento) del D.Lgs 81/08 e s.m.i.,.
 
 
L’indice del documento:
 
Capitolo I
Il Terremoto
Cause
Terremoti: informazioni, prevenzione e comportamenti idonei
Le scale usate per i fenomeni sismici
Tabelle
L’equivalenza fra le scale comunemente usate per indicare l'intensità di un terremoto: la scala Richter e la scala Mercalli (MCS)
La interpretazione delle conseguenze associate ai gradi della scala Mercalli (MCS)
La scossa sismica
Effetti del terremoto
Scenari di evento – Terremoti nelle Marche
Terremoti nelle Marche nel XX secolo
 
Capitolo II
Diritti dei lavoratori in caso di terremoto
Procedure per la valutazione della sicurezza e dell'agibilità sismica degli edifici aduso produttivo in conseguenza degli eventi sismici
Procedure di valutazione dell'agibilita' sismica negli edifici ad uso produttivo
La scheda di rilevamento dei danni e dell'agibilità degli edifici
Il RSPP nell’attività di accadimento evento sismico
Organizzazione per la gestione dell’emergenza
Organizzazione del personale
Gestione dell’emergenza
Sistema di allertamento
Emergenza per eventi naturali
Comportamento di tutto il personale in caso di segnale di Allarme e/o Evacuazione
Personale delle aree coinvolte dall’emergenza
Personale delle aree non direttamente coinvolte dall’emergenza
Personale di imprese esterne
Personale addetto al controllo accessi
Assistenza Ai Portatori Di Handicap
Assistenza alle persone che utilizzano sedie a rotelle ed a quelle con mobilità ridotta
Assistenza alle persone con visibilità o udito menomato o limitato
Gestione del dopo Emergenza
Gestione operativa
Registrazione dell’evento
Formazione ed Informazione
Soggetti attivi
Soggetti passivi
Riesame e revisione delle modalità di risposta all’emergenza
Compiti del RSPP nell’elaborazione del Piano di Evacuazione e di Emergenza
Il Piano di Evacuazione e di Emergenza
La Politica della Sicurezza
Campo di Applicazione
Norme di Riferimento e compiti del datore di lavoro/dirigente
Il Comportamento dell’uomo in condizioni di Emergenza
Predisposizione del Piano
L’ambiente
I Possibili Rischi
Individuazione delle Risorse
Risorse Interne
Risorse Esterne per chiamate di Soccorso
Predisposizione delle Procedure
Designazione nominativa
I ruoli
I Compiti
1. Coordinatore e responsabile dell’evacuazione
2. Nucleo Operativo
A) Primo compito
B) Secondo compito
L’estinzione di un principio di incendio
Procedure Standard - Istruzioni Specifiche –
In caso d’incendio o comunque di necessita di sfollamento
In caso di allagamento il coordinatore dell’emergenza
In caso di alluvione il coordinatore dell’emergenza
Informazione del personale
Allegato 3: Assegnazione Incarico al Personale
Allegato 3 bis: Verbale di riunione per l’identificazione del Coordinatore e dei
Responsabili dell’evacuazione
Il ruolo del MC in accordo alla normativa vigente ed a seguito di evento sismico
Valutazione del rischio da parte del medico competente: assolvimento degli obblighi derivanti dalla normativa vigente
Stress correlato al lavoro: salute e reazioni emozionali in caso di evento esterno
Supporto psicologico alle persone colpite dal sisma: gli interventi dell’Azienda SUR Area Vasta 1, Zona territoriale n. 1, 2 e 3 della provincia di Pesaro Urbino
Metodologia degli interventi psicologici in emergenza
Psicologia d’emergenza
Ruolo dello psicologo esperto nella gestione di situazioni di emergenza
Differenze tra pratica terapeutica tradizionale e intervento sulla crisi
Il comportamento dell’individuo in condizioni di emergenza
Il panico
Evitare il panico
L’ansia e gli attacchi di panico
VADEMECUM AZIENDA: NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI TERREMOTO
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO
SE TI TROVI IN LUOGO CHIUSO
SE SEI IN UN LUOGO APERTO
ISTRUZIONI PARTICOLARI IN CASO DI TERREMOTO
PROCEDURE DI EMERGENZA IN CASO DI TERREMOTO
PREVENZIONE, FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO.
PROCEDURE DI EVACUAZIONE IN EMERGENZA : SCHEDE OPERATIVE PER IL PERSONALE
SCHEDA N° 1
PROCEDURE DI EVACUAZIONE DAI LOCALI DELLA SEDE AZIENDALE PER IL PERSONALE
SCHEDA N° 2
PROCEDURE DI EVACUAZIONE DAI LOCALI DELLA SEDE AZIENDALE PER I VISITATORI
ORGANIGRAMMA AZIENDALE
ASSEGNAZIONE RUOLI DEL PERSONALE
 
 
 


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Rispondi Autore: Guido Travers - likes: 0
19/06/2012 (08:16:53)
A parte diversi errori (di battitura) alcune imprecisioni di tipo logico-giuridico (!), diverse ripetizioni di concetti identici... la totale inapplicabilita' in strutture che impegnino meno di 100 lavoratori (a trovarne ancora in Italia!) 82 pagine che potevano essere almeno la meta'...
Rispondi Autore: Guido Travers - likes: 0
19/06/2012 (08:49:57)
A parte diversi errori (di battitura) alcune imprecisioni di tipo logico-giuridico (!), diverse ripetizioni di concetti identici... la totale inapplicabilita' in strutture che impegnino meno di 100 lavoratori (a trovarne ancora in Italia!) 82 pagine che potevano essere almeno la meta'...
Rispondi Autore: Massimo Tedone - likes: 0
19/06/2012 (09:10:08)
Siamo proprio il paese di Pulcinella, con rispetto parlando. Il nostro Bel Paese si distingue sempre per la lungaggine nell'emissione di norme e quant'altro per la salvaguardia dei cittadini. Nonostante i disastrosi eventi sismici avvenuti negli ultimi 50 anni - Friuli, Irpinia e l'Aquila su tutti - dopo gli ultimi eventi romagnoli siamo ancora a domandarci perchè son venute giù nuove o recenti costruzioni e si è riscontrata la perdita di strutture storiche nonchè la gravissima perdita di vite umane. Oggi, a eventi avvenuti, non solo siamo a chiederci il perchè ma leggiamo una miriade di disposizioni sul cosa fare durante un evento sismico. Non ho ancora letto l'opuscolo della CGIL e voglio inizialmente fidarmi di quanto esposto dal Sig. Guido ... e già comincio a sorridere. Sorridere perchè mi viene in mente la mia città, Genova. Dopo l'esondazione di un torrente che ha causato morte e distruzione in un rione - casualmente dove abito - tutti a dare disposizione e soprattutto a organizzare nei giorni scorsi una prova generale di evacuazione all quale hanno partecipato si e no un centinaio di persone. Siamo seri Signori della politica, la prevenzione comincia dallo studio delle poche cose fatte e delle troppe cose da fare, poi si passa al fare e contestualmente a coinvolgere la cittadinanza. Non possiamo, nel terzo millennio, scoprire che l'Italia è di fatto un paese sismico. Meditate gente
Rispondi Autore: Marzia FIlippi - likes: 0
19/06/2012 (09:39:09)
Meritorio da parte di un sindacato aver ricordato i diritti dei lavoratori anche in caso di emergenza, ma pericoloso da parte di chi evidentemente non è addetto ai lavori addentrarsi in spiegazioni scientifiche e tecniche... imprecisioni e alcuni strafalcioni scientifici rendono inutile la divulgazione del documento..
Rispondi Autore: MORANDO SERGIO - likes: 0
19/06/2012 (15:40:57)
Come prima dei terremoti..e ora con gli attuali terremoti..e con sempre Lavoratori in nero..o parzialmente in nero..che lavorano sotto i capannoni di piscine Comunali date in gestione dai Comuni medesimi a Società Sportive, Cooperative e privati.."ripeto" perché ancora è cosa attuale sotto gli occhi di possibili "ispezioni" non solo di Ispettori del Lavoro che potrebbero subito vedere..ma vi sono anche Ispettori ASL , Ispettori della Guardi di Finanza , Ispettori dei Vigili del Fuoco e...Ispettori della Polizia Municipale..degli stessi Comuni ! Che sanno alquanto bene che NON ci sono tra i Lavoratori.. i corsi antisismici, anti panico, ma neppure le relative visite mediche, e neppure i decantati corsi di legge 81/2008 - 626/94 e "molti" "molte" Persone che Lavorano nelle piscine pubbliche Italiane oltre a NON avere nulla di quanto sopra descritto..in molti non hanno neppure i brevetti, patenti riconosciuti dallo stato Italiano differenti per insegnare le varie discipline acquatiche ! Eppure le piscine Comunali Italiane devono avere come le scuole pubbliche gli stessi criteri della sicurezza !Sia riguardo al Personale Lavorante sia degli impianti stessi con i requisiti antisismici, anti incendio etc.etc. vi sono nelle piscine Comunali..sia Lavoratori che Bambini e Famiglie più che le scuole pubbliche! Ma..molti Lavoratori sono in nero..e pertanto niente patenti e niente corsi..81/2008 senza contare i pensionati..e altri lavoratori che provengono sia dal privato che dal pubblico impiego.. e che nelle Piscine Comunali fanno il secondo lavoro..senza che in molti non paghino neppure le tasse..
Ed i Comuni..gli Enti pubblici che danno in " gestione "le piscine sapendo molto bene queste cose ne sono sempre compartecipi !Sanno anche delle società ,cooperative dai più nomi..che fanno fallimento..ma ricompaiono pure a gestire le piscine..negli stessi identici Comuni..sotto altro nome..ma con le stesse facce di prima ..sempre senza corsi antisismici ,anti panico..etc.etc.
Ed il buon esempio "dovrebbe " essere dato..scosse o terremoti in atto.. proprio
da certi Comuni Italiani..Ricordandogli che l'Italia è a rischio sismico al 70x100 !!!
Sergio Morando
Rispondi Autore: MASSIMO ZUCCHIATTI - likes: 0
19/06/2012 (19:15:00)
Ho letto prima i commenti...nei prossimi giorni leggerò le 82 pagine, ma dai commenti capisco che si stanno ancora abbattendo alberi per scrivere del nulla.Stiamo attenti i tecnici (anche io) a volte, molte volte parlano per se stessi con termini "criptici" che a volte non dicono niente ed a volte non servono a niente il rimanente è detto da noi per ...noi stessi.
Rendiamo le cose semplici, facili, immediate come devono essere in un'emergenza.
L'ho scritto tante volte su questo sito e lo ripeto: cosa serve avere un piano di emergenza di 50 pagine per un'azienda di 4 dipendenti ...??? Lo abbiamo trovato spesso , sono "piani" che vengono scaricati da internet per aziende enormi dove l'organizzazione della sicurezza è complessa ma sono poche pochissime ed anche in queste si può fare sicurezza scomponendole in reparti piccoli (poi la sicurezza globale di una grande azienda verrà gestita da più persone, tecnici interni, responsabili, coordinatori ecc.ecc.).
Quando presento il D.L.gs 81 dico che è stato scritto per la mia "barbiera" con un'apprendista e ...per la FIAT e tra le 2 c'è sicuramente la ditta di chi mi sta ascoltando...ma c'è sicuramente una differenza tra chi ha un solo dipendente e la FIAT mentre per il DLGS 81 non tanta...ci deve essere il DL, RSPP, ASPP, i/il lavoratore, RLS, MC, ADD.ANTINC, ADD. 1° SOCC, ...a volte alcune aziende pccole mi chiedono se debbano assumere qualcuno per soddisfare il DLGS81...
Termino dicendo che la Sicurezza deve essere immediata , comprensibile, giustificata, essenziale e...fatta da chi sa fare, da chi vive sul campo e non da chi progetta le protezioni di macchinari ma non ci ha mai lavorato sopra.
mandi
Rispondi Autore: carmelo catanoso - likes: 0
22/06/2012 (10:38:45)
Nulla di nuovo sotto il sole!

In Italia la legislazione "nostrana" è di tipo emozional-emergenziale.

Negli ultimi 20 anni, tutto ciò che è stato pubblicato in materia di sicurezza e tutela della salute deriva da:
1) obbligo di recepimento delle direttive europee;
2) tragici eventi con morti plurime (Testo Unico dopo Thyssen, Spazi confinati dopo Molfetta, Mineo, Sarroch e Capua).

Insomma, nulla che faccia intravedere una effettiva volontà del legislatore di intervenire con "regole" che incidano sulle fonti primarie delle cause degli eventi.
Qualcuno pensa che il decreto sulla qualificazione e selezione delle imprese vedrà la luce con all'interno criteri seri per creare una griglia d'accesso e permanenza sul mercato?
In Italia, le leggi nascono con un nobile intento e cioè con l'obiettivo di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Poi, strada facendo, si gonfiano di cavilli, deroghe, "sconti", ecc., con l'obiettivo del legislatore di contentare tutti.
Il problema è che questi due obiettivi sono tra loro assolutamente divergenti.
E le conseguenze le abbiamo davanti agli occhi.

E' vero che nel caso del terremoto, non c'è molto da fare quando i criteri antisismici seri sono stati adottati in quelle zone solo da pochi anni .... ma è altrettanto vero che una gestione accurata dell'emergenza e dell'evacuazione del personale nonchè della gestione delle operazioni successive (demolizioni, ripristino, recupero, ecc..), avrebbero potuto evitare alcune delle morti avvenute il 29 maggio u.s.
Rispondi Autore: Chierichetti - likes: 0
23/06/2012 (10:01:09)
Il terremono sta diventando una gran bella moda.
Una fra le tante.
Adesso i sigg. burocrati funzionari dei vigili del fuoco che fino a ieri ignoravano l'argomento, (almeno.dalle mie parti, e non sono zone di poca importanza), di botto esigono che nei piani di emergenza siano inseriti in bella evidenza e a chiare lettere modalità, azioni, raccomandazioni ecc. sul tema.
Ma, le mappature delle zone sismiche non sono sempre state a disposizione?
Quando i buoi sono fuori dalla stalla, tutti sono capaci di banfare!
Basta con la burocrazia,marche da bollo, e procedure di semplificazione che non fanno altro che complicare la vita più di prima. Chi ha un'azienda da mandare avanti ha bisogno di concretezza, snellezza e indicazioni chiare.
Avere la certezza che ci si rivolge a dei tecnici consulenti per delle indicazioni di concise, chiare e di buon senso e non bacchettone. giustificate spesse volte da un laconico "...è la normativa che lo dice" quando non è vero. E' l'interpretazione dell'ente locale che pratica la normativa secondo giudizio.
Ma è mai possibile che in Italia si sia ancora ai tempi di re biscottiino? Guardale come si fa negli Stati Uniti o in altri stati europei no?
EVVIVA, e un Grazie, agli AGENTI del corpo Vigili del Fuoco che si stanno prodigando nelle zone emiliane e che si sono sempre prodigati altrove al bisogno sono un esempio a chi ne ha bisogno, cosa ne dite?
Grazie alla CGLI di Pesaro per il essenziali e chire indicazioni.
Avete colmato un vuoto di chi avrebbe dovuto pensarci molto prima di voi.

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