Imparare dagli errori: i dati e la prevenzione degli infortuni domestici
Brescia, 12 Dic – Secondo alcune stime, nel 2023, rispetto al 2022, il numero di incidenti domestici sarebbe aumentato di quasi il 15%.
E tra le categorie più colpite ci sono le “casalinghe” con un tasso di incidenti del 17,4%, benché in diminuzione rispetto al 2022 (22,3%).
Sono alcuni dei dati, emersi dal 36° Rapporto Italia realizzato da Eurispes, che ci ricordano quanto sia necessario fornire utili informazioni sugli infortuni che avvengono nei luoghi di vita, con l’obiettivo di stimolare comportamenti sicuri e ridurre gli eventi incidentali.
Per questo motivo torniamo a parlarne nella nostra rubrica “ Imparare dagli errori”, generalmente dedicata al racconto degli infortuni professionali, soffermandoci sui dati generali che riguardano il nostro Paese, sui fattori di rischio e sui suggerimenti per la prevenzione specifica di alcuni rischi.
Questi gli argomenti trattati nell’articolo:
- I dati sugli incidenti domestici e i fattori di rischio
- La prevenzione: il rischio di caduta nelle case
I dati sugli incidenti domestici e i fattori di rischio
Per avere dei dati sugli infortuni in ambiente domestico possiamo dunque fare riferimento al 36° Rapporto Italia di Eurispes e in particolare alla Scheda-sondaggio 37 “Gli infortuni domestici in Italia”.
Si indica, come già ricordato in apertura, che secondo i dati stimati per il 2023 dall’Istat, “il numero di incidenti domestici sarebbe aumentato di circa il 15% rispetto al 2022, quando si sono registrati circa 2,5 milioni di infortuni in ambito domestico”.
Riguardo alle fasce d’età, nel 2023 gli incidenti domestici “hanno coinvolto 4,9 bambini tra 0-5 anni ogni 1.000, una flessione rispetto al 2022 (6,1%). L’incidenza sale all’8,1% nella fascia di età tra 6 e 14 anni, con un aumento significativo rispetto all’anno precedente (2,8), mentre nella fascia 15-24 anni è del 5,4%”. In ogni caso le “fasce di età più colpite sono quelle degli ultra 80enni (28%) e tra i 75 e i 79 anni (11,4%), seguite dai 25-34enni (10,1%)”. Mentre la fascia meno interessata è quella dei 35-44enni con un’incidenza del 4,5%”.
Se le casalinghe continuano ad essere un gruppo particolarmente esposto, “la fetta di popolazione più colpita è rappresentata dai ‘ritirati dal lavoro’, con un’incidenza del 33,1%”.
Si indica poi che i fattori di rischio per gli incidenti possono essere suddivisi in due categorie:
- i fattori individuali che “riguardano lo sviluppo psicomotorio dei bambini nei primi anni di vita, le attività lavorative domestiche svolte principalmente dalle donne e le condizioni di salute degli anziani, come comorbidità, deficit neuro-motori e cognitivi, fragilità o scarsa attività fisica”;
- i fattori ambientali che “sono legati alle caratteristiche strutturali della casa, degli arredi, degli impianti e delle pertinenze, nonché alla presenza e conservazione di farmaci e prodotti di uso comune che possono contenere sostanze chimiche tossiche. In quest’ultimo caso, i principali fattori di rischio includono la pericolosità del prodotto, le modalità di confezionamento, etichettatura, conservazione e uso, insieme alla bassa percezione del pericolo e del rischio.
La scheda, che vi invitiamo a leggere integralmente, si sofferma anche:
- sulle tutele, con riferimento alla legge del 3 dicembre 1999, n. 493;
- sul Sistema Informativo Nazionale Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione (SINIACA);
- sul Sistema di sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni (SIN-SEPI).
La prevenzione: il rischio di caduta nelle case
Per fornire qualche dato sulla prevenzione dei rischi e dopo esserci già soffermati sui pericoli connessi alla presenza di vetri e coltelli, parliamo del rischio di caduta, sicuramente il rischio di infortunio più rilevante anche in ambito domestico.
Per avere qualche suggerimento possiamo fare riferimento allo spazio web “Per una casa più sicura e sana” proposto dall’Arma dei Carabinieri e in particolare a quanto contenuto nella parte dedicata al “ rischio di cadere”.
Riguardo a questa tipologia di incidenti domestici si indica che alcuni locali (ad esempio il bagno) “sono più a rischio di altri”. Inoltre “superfici, mobili ed altri elementi di arredo possono costituire elementi di pericolo, soprattutto per bambini e anziani”.
Altri consigli tratti dal sito:
- “un eccessivo uso di cera può favorire le cadute. I pavimenti più pericolosi sono quelli molto lucidi, di marmo o granito, e naturalmente le superfici bagnate (cucina e bagno per il vapore generato dall'acqua calda);
- possono costituire un rischio di caduta anche le sconnessioni del pavimento, ostacoli vari, sporgenze e spigoli vivi come i piedini o i basamenti dei mobili, specialmente se in presenza di un'insufficiente illuminazione. Mantenete sgombri gli spazi di manovra, come, ad esempio, la linea fornelli - frigorifero - piano di lavoro - lavello o il percorso poltrona - tavolo;
- i tappeti sono pericolosi se si muovono o scivolano sul pavimento senza aderirvi, se hanno frange o buchi in cui può rimanere intrappolato un tacco a spillo, se sono di stuoia o di corda, se spostandoli possono trascinarsi dietro un mobile. I tappeti più sicuri sono quelli pesanti che occupano la maggior parte della stanza, senza frange e con strisce autoadesive che li tengono fissati ai pavimenti;
- le scale fisse devono essere agevoli e provviste di corrimano. È preferibile non utilizzare tappeti a protezione dei gradini;
- occorre prestare particolare cautela nell'utilizzo di scale pieghevoli e verificarne sempre lo stato e la stabilità prima dell'uso. È sempre preferibile utilizzarle quando c'è qualcuno in casa;
- la presenza di gradini, posti immediatamente dietro una porta, può essere rischiosa se non è opportunamente segnalata, così come l'esistenza di un gradino singolo non segnalato lungo un percorso;
- è pericoloso usare strumenti impropri, come tavoli e sedie, per raggiungere le parti più alte degli arredi;
- in generale, non arrampicatevi troppo in alto, soprattutto senza sostegni adeguati e se siete soli in casa;
- non sporgetevi troppo in avanti (per esempio sul davanzale di una finestra o sulla balaustra di un balcone), soprattutto se non vi sono protezioni adeguate;
- non mettetevi in condizioni di potenziale pericolo e pensate alle conseguenze delle vostre azioni. Per esempio, non manovrate pentole di liquido bollente se non siete sicuri del percorso e dell'appoggio e non fate tragitti difficili (scivolosi o con ostacoli) se non avete le mani libere;
- evitate di posizionare un intrico di fili elettrici oppure cavi liberi sul pavimento perché intralciano il passaggio”.
Per avere ulteriori informazioni sul rischio caduta in ambiente domestico è possibile fare riferimento all’articolo “ Sicurezza in casa: come prevenire le cadute in piano o dall’alto?” che riporta anche ulteriori indicazioni tratte dai documenti elaborati dall’ Ufficio prevenzioni infortuni (UPI) in Svizzera per la prevenzione degli infortuni domestici.
Tiziano Menduto
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