Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Imparare dagli errori: i cantieri navali e le prassi sbagliate

Imparare dagli errori: i cantieri navali e le prassi sbagliate
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

19/12/2024

Esempi di infortuni professionali correlati alle attività di lavoro nei cantieri navali. Focus sui comportamenti, procedure e prassi lavorative sbagliate. Le dinamiche, le prescrizioni, la formazione e le attrezzature.


Brescia, 19 Dic – Come ricordato in molti nostri articoli e in diverse puntate della rubrica “  Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, i cantieri navali rappresentano un settore industriale importante, ma anche uno dei più complessi e articolati in relazione ai possibili rischi dei lavoratori che vi operano. Rischi che possono essere, ad esempio, fisici, chimici e ambientali ed essere presenti in varie attività connesse alla costruzione, manutenzione e riparazione di navi e imbarcazioni.

 

Per questo motivo abbiamo dedicato ai cantieri navali alcune puntate della rubrica “ Imparare dagli errori”, parlando di alcuni rischi specifici, ad esempio relativi alle cadute dall’alto e alla caduta dei gravi.

 

Concludiamo oggi questo breve viaggio soffermandoci su alcuni infortuni connessi a comportamenti, procedure e prassi lavorative sbagliate.

 

Ricordiamo che le dinamiche infortunistiche che presentiamo sono tratte dalle schede dell’archivio di  INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti trattati nell’articolo:



Pubblicità
Modello DVR
Modello del Documento di Valutazione dei Rischi per l'Attività di: Cantieristica Navale - Sistemazione In Cantiere - Categoria Istat: C - Attività Manifatturiere

 

Nuovi esempi di infortuni nei cantieri navali

Nel primo caso l’infortunio si verifica durante le attività di una ditta che opera in appalto all’interno di un cantiere navale per lavori di riparazioni e trasformazioni di navi.

La ditta (ditta X) sta eseguendo con proprio personale la ricomposizione di un’ancora dopo averne eseguita la scomposizione per effettuarne la manutenzione. Il lavoro si protrae oltre il normale orario per poterla consegnare in tempo.

Per effettuare meglio la fase finale del lavoro, l’ancora viene imbragata e agganciata a un carro ponte per farla ruotare di circa 90°. Poiché al primo tentativo l’operazione non riesce, l’ancora viene riappoggiata a terra, alcuni operatori la reimbragano in modo diverso e quindi si scostano per il successivo sollevamento.

A questo punto un lavoratore A pronuncia la frase: “Adesso vi faccio vedere io come si fa il lavoro” e si porta velocemente con il corpo sotto l’ancora che improvvisamente per la posizione instabile in cui era stata messa, si sposta dalla posizione iniziale di appoggio e cadendo a terra schiaccia il capo di A che muore sul colpo.

 

Le indagini hanno rilevato che il lavoratore, di nazionalità bosniaca, “aveva già terminato il suo turno di lavoro ed era andato a vedere il lavoro dei colleghi”. Tra l’altro quel tipo di lavoro “non era di sua competenza”.

 

 Questi i fattori causali rilevati:

  • l’infortunato “si posiziona sotto una parte dell'ancora per avvitare un perno”;
  • “posizionamento scorretto dell’ancora”.

 

Nel secondo caso a infortunarsi è il socio di una ditta che svolge lavori di saldatura di particolari metallici finalizzati alla costruzione di navi in regime di sub appalto presso un grosso cantiere navale.

Il giorno dell’incidente il sig. XXX sta organizzando le manovre di sollevamento di un sottofondo navale. “Si tratta, in particolare, di una enorme base metallica sulla quale vengono saldate, in verticale, delle paratie alte anche più di 2 m. e di spessore molto sottile (pochi cm.) Date le dimensioni ed il peso di dette paratie (anche 0.8 t.) per poter agevolmente posizionare con i carroponti questi particolari, viene organizzato uno stoccaggio momentaneo degli stessi nei pressi della zona di lavoro. Le stesse vengono posizionate di fianco l’una all’altra in gruppi di 4/5 pezzi. Stante il tipo di attività svolta nello stabilimento la presenza di rumore è tale da non consentire una agevole percezione di ciò che avviene attorno”.

Per eseguire il sollevamento del sottofondo viene stabilito di utilizzare i due carroponti presenti in stabilimento e due grossi carrelli elevatori.

Il sig. XXX utilizza un carroponte, un collega l’altro apparecchio di sollevamento ed altri due operai utilizzano i due muletti. I due manovratori dei carriponte agganciano con delle pinze sollevatrici le parti metalliche poste lateralmente ed opposte dallo stesso lato, i manovratori dei muletti posizionano i mezzi dalla parte opposta. Invece di manovrare in contemporanea in modo da operare il sollevamento uniforme del sottofondo, i due operatori del carroponte procedono autonomamente all’alzata del sottofondo, determinando una impennata anomala dello stesso solo su un fianco. A seguito di questa manovra errata si verifica la caduta sul proprio lato di alcuni “madieri” (con madiere si intende, nella costruzione navale, la parte inferiore, solidale alla chiglia, di ciascuno dei giunti dell'ossatura) posti nei pressi del sottofondo, in verticale, perciò instabili che cadono l’uno sull’altro, ad effetto domino, in direzione del sig. XXX che rimane schiacciato sotto l’ultimo di questi.

Le indagini hanno rilevato che “per il forte rumore non ha udito cadere i primi ‘madieri’ e quindi non si è spostato”.

 

I fattori causali riportati nella scheda:

  • “l’infortunato che stava organizzando le manovre di sollevamento del sottofondo navale non si trovava in posizione sicura”;
  • “movimentazione inidonea (più tiri contemporanei)”;
  • “posizionamento non corretto delle lamiere”;
  • “elevato rumore ambientale”.

 

Cantieri navali, prescrizioni, formazione e attrezzature

In un nostro articolo abbiamo ricordato che in relazione ad un grave evento infortunistico mortale, che ha coinvolto tre lavoratori durante delle lavorazioni a bordo di una nave in manutenzione, è stato progettato e attuato un Piano Mirato di Prevenzione (PMP) che si è concentrato sul settore della cantieristica navale nella provincia di Messina. Un piano nato  dalla necessità di “verificare l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza e di controllare i fattori di rischio presenti nel settore lavorativo in questione”, con particolare attenzione anche “alla correttezza formale e sostanziale degli obblighi connessi alla formazione, con particolare riguardo al datore di Lavoro con compiti di RSPP ed ai lavoratori, relativamente ai rischi specifici a cui sono esposti ed alla formazione particolare aggiuntiva dei lavoratori addetti a compiti particolari”.

 

Nell’intervento “ Piano mirato di prevenzione cantieristica navale”, a cura di E. Paino (Asp Messina), G. Campo, D. De Merich e V. Meloni (Inail Dimeila), - presentato al convegno Inail  “L’Approfondimento dei fattori di rischio lavorativi e l’individuazione delle soluzioni per le aziende attraverso le attività di vigilanza e assistenza da parte delle Istituzioni” (Roma, marzo 2019) – sono riportate alcune informazioni raccolte durante le attività di vigilanza nei cantieri.

 

Ne riportiamo alcune con riferimento al tema della formazione e delle attrezzature di lavoro.

 

Alcune prescrizioni hanno riguardato la formazione e gli attestati formativi (con riferimento ai vari Accordi Stato-Regioni in vigore alla data delle attività di vigilanza):

  • “Sopralluogo effettuato presso sede lavorativa di una ditta dove venivano svolti lavori di carpenteria in ferro per l'appalto di riparazione di una nave. Gli attestati di formazione del RSPP non risultavano idonei, in quanto il soggetto formatore non aveva i requisiti previsti dall’ Accordo Stato Regione 07/07/2016 n. 128. Si prescrive di nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in possesso di adeguata formazione”
  • “Sopralluogo effettuato presso un cantiere navale. L’attestato di formazione del RSPP/DL non risultava conforme, in quanto il soggetto formatore non risultava in possesso dei requisiti previsti dall’Accordo Stato Regione n. 223 del 21/12/2011 e dalla normativa regionale di recepimento. Si prescrive che il Datore di Lavoro effettui un corso di formazione per Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione idoneo
  • Sopralluogo effettuato presso la sede lavorativa di una ditta dove venivano svolti lavori di carpenteria in ferro per l'appalto di riparazione di una nave. Gli attestati di formazione di alcune figure quali preposto e lavoratori non risultavano idonei, in quanto non erano conformi alle previsioni dell’Accordo Stato Regioni n. 221 del 21/12/2011 ed alla normativa regionale di recepimento. Si prescrive che i lavoratori vengano formati secondo le previsioni della normativa nazionale e di recepimento regionale”.

 

Riprendiamo anche alcune prescrizioni relative agli obblighi connessi alle attrezzature di lavoro:

  • “Sopralluogo effettuato presso un cantiere navale. Si eseguono lavori di saldatura mediante l'uso di fiamma ossidrica, le bombole contenenti gas risultano sprovviste di idonei sistemi di protezione delle valvole. Nei reparti Carpenteria, Tubisti e Meccanica sono stati riscontrati rischi legati alle attrezzature di lavoro. Il datore di lavoro viene sanzionato perché non ha preso le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano installate e utilizzate in conformità alle istruzioni d'uso”.
  • “Sopralluogo eseguito presso cantiere navale. Sono state visionate tutte le aree di lavori presso i capannoni esistenti, le attrezzature di lavoro presenti nei rispettivi capannoni/reparti risultano non conformi alle istruzioni d'uso. Si prescrive il non utilizzo delle attrezzature di lavoro fino al rispristino delle condizioni di sicurezza”
  • “Sopralluogo effettuato presso area di lavoro di una ditta che si occupa di lavorazioni meccaniche in ambito portuale costituita da un capannone suddiviso in zona uffici, locali spogliatoio e servizi igienici per i dipendenti, area officina meccanica e area locale prova motori. Nell'area officina meccanica, erano presenti inoltre attrezzature di lavoro come trapano, tornio e mola da banco prive di protezioni atte ad impedire rischio per gli utilizzatori. Adeguare le attrezzature di lavoro munendole delle idonee protezioni antinfortunistiche”.

 

Riprendiamo, infine, dal documento “ ImpresaSicura_Cantieristica Navale” (progetto Impresa Sicura), alcune brevissime indicazioni relative alla sicurezza nell’impiego delle attrezzature di lavoro:

  • organi lavoratori, organi di trasmissione del moto, altri elementi mobili pericolosi: devono essere provvisti di ripari, dispositivi di sicurezza o segregati in modo da impedire i contatti accidentali;
  • movimentazione dei carichi con carri ponte, gru, paranchi, carrelli elevatori: garantire la stabilità del carico evitando la caduta mediante idonee e corrette imbracature, prevedere percorsi o aree riservate ai mezzi di sollevamento e trasporto, assicurare la perfetta visibilità durante le operazioni;
  • transito di veicoli: garantire la larghezza sufficiente per il passaggio di veicoli e pedoni, segnalare le zone di transito, limitare la velocità, mantenere i pavimenti con superficie regolare e uniforme, assicurare adeguata visibilità”.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede di Infor.mo. 6828 e 7138 (archivio incidenti 2002/2021).

 

 

Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori – Cantieri navali, attrezzature e prassi sbagliate - le schede di Infor.mo. 6828 e 7138.

 



I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!