
Imparare dagli errori: gli infortuni domestici, le ustioni e gli incendi

Brescia, 16 Gen – Come ricordato dall’Inail in un allegato dell’” Avviso pubblico 2024 per il finanziamento di interventi informativi finalizzati alla prevenzione degli infortuni in ambito domestico”, l’ambiente domestico è “caratterizzato da diversi fattori di rischio quanto ogni altro ambiente di lavoro”. E l’analisi degli eventi avversi “mostra che, in un gran numero dei casi, la causa principale degli stessi sia dovuta a una non corretta percezione dei rischi e al riconoscimento degli stessi”.
Si indica anche che i fattori di rischio “si possono distinguere in:
- “fattori comportamentali, quali l’errore umano e la disattenzione”;
- “fattori strutturali: sono gli ambienti della casa, gli oggetti in essa presenti e le caratteristiche degli utensili/strumenti che si utilizzano abitualmente”.
Proprio in relazione all’importanza di aumentare la consapevolezza dei rischi connessa agli incidenti domestici, torniamo oggi a presentare, nella nostra rubrica “ Imparare dagli errori”, alcune indicazioni sulle tutele e sulla prevenzione degli infortuni, con riferimento particolare, in questo caso, al rischio ustioni e al rischio incendio.
Questi gli argomenti trattati nell’articolo:
- Le tutele per gli incidenti domestici e i sistemi di sorveglianza
- I dati e la prevenzione: il rischio ustioni e il rischio incendi
Le tutele per gli incidenti domestici e i sistemi di sorveglianza
Dopo aver fornito, nelle precedenti puntate della rubrica dedicate agli incidenti domestici, diversi dati per quantificare in Italia e in Europa il problema, oggi ci soffermiamo su alcune indicazioni riguardo alle tutele, come riportate nel 36° Rapporto Italia di Eurispes e in particolare nella Scheda-sondaggio 37 “Gli infortuni domestici in Italia”.
Nel documento si ricorda che la legge del 3 dicembre 1999, n. 493 – “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici” - rappresenta un “riferimento importante, istituendo l’assicurazione contro gli infortuni domestici e individuando le caratteristiche dei soggetti che devono sottoscriverla”.
Nella scheda si indica che in caso di infortunio domestico riconosciuto dall’Inail “sono previste in favore dell’assicurato le seguenti prestazioni economiche:
- prestazione una tantum e cioè una somma di denaro nei casi in cui viene accertata, come conseguenza dell’infortunio domestico, una inabilità permanente compresa tra il 6% e il 15%; 2) rendita diretta se l’inabilità permanente accertata, come conseguenza dell’infortunio domestico, è pari o superiore al 16%;
- assegno per l’assistenza personale continuativa ai titolari di rendita con inabilità permanente pari al 100%, accertata a seguito dell’infortunio domestico e affetti da specifiche menomazioni;
- rendita ai superstiti e relativo assegno una tantum se l’infortunio ha avuto come conseguenza il decesso;
- beneficio ‘Fondo di sostegno’ per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro e cioè una somma di denaro per i familiari superstiti”.
La scheda parla poi del Sistema Informativo Nazionale Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione (SINIACA), a cui abbiamo fatto già riferimento in precedenti articoli, dei Dati ISTISAN (relativi ai Rapporti ISTISAN che pubblicano studi, ricerche e protocolli tecnici rilevanti in ambito nazionale e/o internazionale)e del Sistema SIN-SEPI.
Infatti l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha sviluppato il Sistema di sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni (SIN-SEPI), “essenziale per identificare i prodotti pericolosi sul mercato e adottare misure di prevenzione”.
Si indica che il monitoraggio, “effettuato dai Centri Antiveleni (CAV), raccoglie informazioni dettagliate sulle esposizioni e intossicazioni, fornendo dati utili per la valutazione del rischio e l’implementazione di interventi di prevenzione mirati. Nel 2020 sono stati registrati 17.526 casi di esposizione, di cui la stragrande maggioranza (16.124 casi, pari al 92%) in ambito domestico”.
I dati e la prevenzione: il rischio ustioni e il rischio incendi
Per soffermarci oggi su alcuni dei rischi presenti nelle case presentiamo brevemente un documento pubblicato nello spazio web del Sistema informativo SINIACA.
Nel documento " Prevenzione degli incidenti da ustione in età scolastica (progetto PRIUS): quadro epidemiologico - Rapporti Istisan 15/20” - a cura di Alessio Pitidis, Eloïse Longo, Sabina Cedri, Giuseppe Balducci, Gianni Fondi, Michele Masellis, Gioacchino Briguglio e Gruppo di lavoro PRIUS – si ricorda che gli incidenti e le ustioni rappresentano “in Italia e nei Paesi industrializzati un problema rilevante dal punto di vista delle conseguenze sanitarie, soprattutto per i bambini”. In particolare i bambini, soprattutto dagli 0 ai 4 anni sono, insieme agli ultrasessantacinquenni, i più esposti al rischio di incidente domestico, sia perché trascorrono più tempo in casa, sia perché le acquisizioni motorie in questa fase della vita precedono la capacità di riconoscere ed evitare le potenziali situazioni a rischio”. E in Italia “muoiono circa 400 persone all’anno per ustioni, oltre il 70% di queste in ambito domestico”.
Per raccogliere poi alcune indicazioni per la prevenzione possiamo fare riferimento ad alcune pagine web, dedicate agli incidenti che possono avvenire in casa, pubblicate dall’Arma dei Carabinieri.
In particolare, ci soffermiamo su quanto contenuto nella parte dedicata al rischio fuoco e alla prevenzione di eventuali incendi.
Riguardo ai “piccoli incendi” domestici questi sono i suggerimenti presentati:
- “non tenete tende svolazzanti vicino a fornelli, caldaie e stufe;
- conservate i prodotti combustibili d'uso domestico (es. alcool e trielina) lontano da fonti di calore e fuori dalla portata dei bambini;
- non avvicinatevi ai fornelli o al caminetto con indumenti ciondolanti e di tessuto sintetico (come vestaglie di nylon) o di materiale facilmente infiammabile”;
- dotate il caminetto, laddove presente, “di un buon sistema di aspirazione, tenete alto il piano del focolare ed usate legna ben asciutta. Davanti al camino utilizzate il parascintille. Questo tipo di riscaldamento, benché molto gradevole, può innescare tre situazioni pericolose: al momento dell'accensione, non bisogna ricorrere all'uso di combustibili come alcool, cherosene e benzina (soprattutto se sono presenti bambini che potrebbero imitare questi gesti); durante la combustione, perché le scintille scoppiettanti potrebbero raggiungere tessuti o imbottiti infiammabili; quando sono presenti le braci, che non devono rimanere incustodite durante la notte;
- non schermate la luce con carta o stracci. In commercio esistono appositi dispositivi di regolazione;
- staccate la spina e il cavo dell'antenna TV durante i temporali e le assenze prolungate;
- spegnete il televisore mediante l'interruttore e non col telecomando. Non posizionate la TV vicino ad arredi combustibili ed evitate di incassarla dentro un mobile che non consente una corretta aerazione;
- se avete la moquette, ricordate che è più sicura e igienica se è rasata e di materiale non infiammabile: il pericolo di incendio è sempre latente e aumenta se c'è un camino;
- tenete in casa un estintore e dotatevi di un rilevatore d'incendio inseribile in una normale presa di corrente”.
Rimandiamo, in conclusione e riguardo al rischio ustioni e al rischio incendi in ambiente domestico, alla lettura anche dell’articolo “ Infortuni domestici: quali sono i rischi connessi al fuoco e al calore?”.
Tiziano Menduto

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