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Raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana: la sicurezza degli operatori

Raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana: la sicurezza degli operatori
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Gestione Rifiuti

30/10/2024

Un documento Inail sulla salute e sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana presenta i sistemi di prevenzione e protezione e gli interventi per migliorare le condizioni di lavoro. Focus su infortuni e igiene urbana.

Roma, 30 Ott – Se in Europa la produzione complessiva di rifiuti urbani si attesta attorno ai 230 milioni di tonnellate l’anno, in Italia, si rileva un “andamento altalenante nell’ultimo decennio, i cui decrementi sono legati alla contrazione dei consumi e all’introduzione di nuove disposizioni normative che hanno modificato la definizione o le modalità di contabilizzazione della raccolta e della gestione dei RU” (rifiuti urbani)”.

Ad esempio, nel nostro Paese la produzione dei rifiuti urbani, “nel 2022 è di poco inferiore a 30 milioni di tonnellate, in calo rispetto al 2021” e la raccolta porta a porta (manuale), “benché questo dato necessiti di maggiori informazioni relative alle gestioni nei territori”, rappresenta una “rilevante percentuale nell’ambito del sistema di raccolta”.

 

A ricordarlo è un recente documento prodotto dalla Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza (CTSS) dell’ Inail che, partendo dalla dimensione del settore che si occupa della raccolta e gestione dei rifiuti urbani, si sofferma ampiamente sui rischi e la prevenzione per coloro che ci operano.

 

Il nuovo documento – dal titolo  “Salute e Sicurezza per gli Operatori della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana” e curato da Annalisa Guercio (Inail, Direzione generale Ctss) - si basa anche su quanto riportato in alcuni precedenti documenti Inail: l’opuscolo “ La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell’igiene urbana” (Inail, 2009) e la pubblicazione “ Linee di indirizzo SGSL-U - Sistema di gestione della salute e della sicurezza per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari”.

 

 

Il documento, come indicato in premessa, è frutto di uno studio di settore condotto dalla CTSS dell’Inail e sviluppato negli anni attraverso “l’osservazione diretta di molteplici realtà produttive e con attività messe in campo dall’Inail consistenti in accordi e protocolli, fin dal 2009, con Federambiente, Fondazione Rubes Triva e Utilitalia”. E il suo obiettivo è quello, “dopo un’attenta valutazione dei rischi lavorativi, potenzialmente sinergici, presenti in queste operazioni di complessità elevata”, di illustrare “gli opportuni sistemi di prevenzione e protezione, sia collettivi sia individuali, di tipo gestionale, organizzativo e tecnologico-progettuale, indicando gli interventi per migliorare le condizioni di lavoro”.

 

Nell’articolo di presentazione del documento ci soffermiamo sui seguenti argomenti:


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Modello DVR
Sicurezza Ecologia (Servizi Di Settore) - Categoria Istat: E - Fornitura Di Acqua Reti Fognarie, Attività Di Gestione Dei Rifiuti E Risanamento

 

Raccolta rifiuti: andamento infortunistico nel settore dell’igiene urbana

Ci soffermiamo innanzitutto su una scheda del documento che presenta l’andamento infortunistico nel settore dell’igiene urbana.

 

Si indica che nell’ambito del Protocollo d’intesa tra Inail e Utilitalia (federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell'acqua, dell'ambiente, dell'energia elettrica e del gas), sono stati svolti “numerosi studi di raccolta, analisi e reporting delle statistiche degli infortuni e delle malattie professionali”. E da una analisi, riferita al quinquennio 2013-2017 per lo specifico settore di interesse, “risulta una diminuzione degli infortuni pari al 6,4% rispetto al 2013 a fronte di un aumento degli addetti-anno del 13% ed è sovrapponibile al trend riscontrato per il complesso di aziende che si occupano di igiene urbana in Italia (-2%) a fronte di un analogo incremento del numero degli addetti-anno (+13% contro +10%)”.

 

Tuttavia, nonostante questa diminuzione, “l’indice di frequenza infortunistica (62,93 infortuni ogni 1.000 addetti/anno) risulta essere più di tre volte quello della gestione Industria e Servizi della Tariffa dei Premi Inail nel suo complesso, connotando il settore dell’igiene urbana come un settore ad alta frequenza infortunistica”.

 

Si segnala poi che la maggior parte degli infortuni “avviene senza il coinvolgimento del mezzo di trasporto e conduce a una media di circa 30 giorni all’anno di assenza dal lavoro di operatori, prevalentemente uomini italiani; la fascia di età degli operatori più colpita è 50-64 anni e i principali danni sono lussazioni, distrazioni, distorsioni e contusioni”. Inoltre dall’analisi delle cause e delle circostanze degli infortuni, risulta che “le modalità più frequenti con cui si è verificata la lesione sono lo sforzo fisico o psichico, lo schiacciamento su/contro un oggetto e il contatto con agente materiale contundente, dovuti a movimenti del corpo, scivolamenti, perdita di controllo”. Il luogo maggiormente interessato agli eventi infortunistici è “il luogo aperto al transito pubblico senza restrizioni, quindi la pubblica via; il tipo di lavoro più a rischio è quello legato ad attività complementari (in particolare gestione, raccolta e trattamento dei rifiuti) e alla circolazione con e senza mezzi di trasporto”.

Infine “le dorsopatie e le lesioni alla spalla sono le principali malattie professionali riconosciute alle aziende del settore”.

 

Sicurezza nella raccolta dei rifiuti: cosa si intende per igiene urbana?

Prima di presentare l’indice del documento e di fare successivi approfondimenti sulla salute e sicurezza nel settore, ricordiamo che con il termine “igiene urbana” si intende “un servizio che si inquadra nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti urbani, comprendente anche le fasi successive alla raccolta: riciclaggio, riutilizzo, recupero, trattamento e smaltimento”.

 

Le principali attività di igiene urbana si possono poi suddividere nei tre processi: “raccolte differenziate, raccolta rifiuti indifferenziati, pulizia delle aree urbane (spazzamento, lavaggio, diserbo, ecc). In quest’ambito, le attività saranno suddivise in raccolta e spazzamento, sia manuali sia meccanizzati”.

 

In particolare, la raccolta dei rifiuti e le attività di igiene urbana, “hanno la particolarità di svolgersi ‘su strada’, ossia in un luogo, pubblico o privato, non direttamente gestito dall’azienda cui fanno capo i lavoratori che le effettuano”. E il “lavoro su strada” consiste – continua il documento – “in una serie di attività di tutela e decoro del territorio, di spazzamento, raccolta, trasporto e movimentazione di rifiuti, effettuate manualmente e con mezzi meccanici, ossia con attrezzature di lavoro adibite al trasporto di persone e materiali”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale del documento Inail che si sofferma ampiamente sul lavoro in strada con riferimento anche a quanto prescritto dalla normativa e specialmente dal Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

 

L’indice del documento Inail

Riportiamo, in conclusione, l’indice del documento Inail “Salute e Sicurezza per gli Operatori della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana”.

 

Prefazione

Il Quadro attuale della gestione dei rifiuti

 

1 Metodologia di valutazione del rischio

 

2 Attività di igiene urbana

2.1 Raccolta dei rifiuti

2.1.1 Raccolta manuale

2.1.2 Raccolta meccanizzata

2.2 Spazzamento stradale

2.2.1 Spazzamento meccanizzato

2.2.2 Spazzamento manuale

2.3 Altre attività

2.4 Sistemi innovativi di raccolta e di igiene urbana

 

3 I rischi professionali

3.1 Rischi per la sicurezza

3.1.1 Rischi da lavoro sulla strada

3.1.2 Rischi da interazioni con macchine e attrezzature

3.1.3 Rischio da infortuni legati alla presenza di rifiuti

3.2 Rischi per la salute

3.2.1 Agenti biologici

3.2.2 Rischio da movimentazione manuale dei marichi (MMC)

3.2.3 Agenti fisici

3.2.3.1 Rischio vibrazioni

3.2.3.2 Rischio rumore

3.2.3.3 Rischi da esposizione a radiazioni ottiche naturali e microclimatici

3.2.4 Agenti chimici

3.3 L’impatto dell’organizzazione sulle condizioni di lavoro e sull’ambiente di lavoro fisico e sociale

 

4 Sistemi di prevenzione e protezione

4.1 Sistemi di prevenzione

4.1.1 Misure organizzative generali

4.1.2 Misure organizzative specifiche

4.1.3 Misure tecniche

4.1.4 Misure procedurali

4.1.5 Iniziative “politiche”

4.2 Sistemi di protezione

 

5 Per ricordare meglio: le schede di rischio e dei sistemi di prevenzione e protezione

 

Glossario

Approfondimenti

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza, “ Salute e Sicurezza per gli Operatori della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana”, a cura di Annalisa Guercio (Inail, Direzione generale Ctss) - collana Salute e Sicurezza, edizione 2024 (formato PDF, 8.23 MB).

 

 

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