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Un "bruco" salvera' le vittime dei terremoti?
E’ prendendo spunto dalla natura che sono stati realizzati, da due università giapponesi, due robot per la ricerca e salvataggio di eventuali superstiti in caso di crolli di edifici.
I robot, che sono ancora in fase sperimentale, hanno la forma di bruco, possono muoversi tra le macerie agevolmente e, grazie al loro peso ridotto, senza provocare ulteriori crolli.
Il robot “Kohga”, elaborato da Fumitoshi Matsuno un professore della facoltà di ingegneria di Tokyo, è lungo 2 metri ed è telecomandato a distanza. I soccorritori possono indirizzarlo in base a quanto rilevato dalla telecamera posta sulla “fronte” del bruco.
Il bruco ha una autonomia di 30 minuti; batterie più potenti avrebbero infatti comportato un maggiore peso.
Il robot Moira è invece una creazione dell’università delle scienze di Kyoto ed ha una lunghezza inferiore rispetto a Kohga.
I robot, che sono ancora in fase sperimentale, hanno la forma di bruco, possono muoversi tra le macerie agevolmente e, grazie al loro peso ridotto, senza provocare ulteriori crolli.
Il robot “Kohga”, elaborato da Fumitoshi Matsuno un professore della facoltà di ingegneria di Tokyo, è lungo 2 metri ed è telecomandato a distanza. I soccorritori possono indirizzarlo in base a quanto rilevato dalla telecamera posta sulla “fronte” del bruco.
Il bruco ha una autonomia di 30 minuti; batterie più potenti avrebbero infatti comportato un maggiore peso.
Il robot Moira è invece una creazione dell’università delle scienze di Kyoto ed ha una lunghezza inferiore rispetto a Kohga.
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