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Soccorso e scena del delitto
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Gli operatori del 118 nello svolgere l’attività di soccorso possono trovarsi ad agire nella “scena di un crimine”. Il loro obiettivo è quello di portare assistenza sanitaria, ma il loro intervento può portare all’involontaria compromissione di tracce utili per le successive indagini.
Sul tema si sono confrontati a Brescia, in un convegno svoltosi sabato, operatori del 118 e rappresentanti delle forze dell’ordine per analizzare le rispettive esigenze ed eventualmente modificare i protocolli di intervento.
L’azione dei soccorritori non deve essere certo snaturata, ma bastano alcuni accorgimenti per non eliminare quelle tracce “invisibili” che la successiva azione degli investigatori e dei tecnici della Scientifica possono portare alla luce.
Nel corso dell’incontro, al quale è intervenuto anche il colonnello Luciano Garofano -Comandante dei RIS di Parma, è stato suggerito ad esempio ai soccorritori di calzare copriscarpe, indossare mascherina e un copricapo. In questo modo potrà risultare più semplice agli investigatori distinguere le tracce fisiche dei soccorritori da quelle delle persone coinvolte nel reato. Fotografie, riprese video possono poi fornire agli inquirenti indicazioni utili.
Nel corso del convegno sono state presentate anche scene del crimine di recenti episodi di cronaca.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Gli operatori del 118 nello svolgere l’attività di soccorso possono trovarsi ad agire nella “scena di un crimine”. Il loro obiettivo è quello di portare assistenza sanitaria, ma il loro intervento può portare all’involontaria compromissione di tracce utili per le successive indagini.
Sul tema si sono confrontati a Brescia, in un convegno svoltosi sabato, operatori del 118 e rappresentanti delle forze dell’ordine per analizzare le rispettive esigenze ed eventualmente modificare i protocolli di intervento.
L’azione dei soccorritori non deve essere certo snaturata, ma bastano alcuni accorgimenti per non eliminare quelle tracce “invisibili” che la successiva azione degli investigatori e dei tecnici della Scientifica possono portare alla luce.
Nel corso dell’incontro, al quale è intervenuto anche il colonnello Luciano Garofano -Comandante dei RIS di Parma, è stato suggerito ad esempio ai soccorritori di calzare copriscarpe, indossare mascherina e un copricapo. In questo modo potrà risultare più semplice agli investigatori distinguere le tracce fisiche dei soccorritori da quelle delle persone coinvolte nel reato. Fotografie, riprese video possono poi fornire agli inquirenti indicazioni utili.
Nel corso del convegno sono state presentate anche scene del crimine di recenti episodi di cronaca.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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