PIANO ANTITERRORISMO: ROMA NEL MIRINO
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In una giornata sotto la pioggia battente, l'attentatore virtuale, ovvero un manichino vestito con una tuta kaki e un passamontagna nero, si è lasciato esplodere sulle strisce pedonali di fronte all'anfiteatro Flavio, a circa trenta metri dalla fermata Colosseo della linea B della metropolitana.
Dopo l'esplosione del kamikaze, diversi volontari della protezione civile si sono sdraiati in terra, in punti diversi, simulando persone morte e ferite nell'esplosione. Una delle autovetture parcheggiate per l'occasione nei pressi del luogo dell'attentato e con all'interno dei manichini ha preso fuoco. Nell'aria risuonano le urla dei volontari che fingono di essere feriti. Quattro bracieri sono stati incendiati per simulare roghi innescati dall'esplosione. Si sentono le sirene dei primi soccorsi in arrivo.
Passati pochi minuti dall'esplosione, via dei Fori Imperiali si è riempita del suono delle sirene di macchine dei vigili del fuoco e di ambulanze, ed è stata transennata. I vigili del fuoco, protetti da caschi e attrezzati con bombole di ossigeno, hanno subito controllato uno ad uno i feriti e hanno spento le fiamme.
Con l'esplosione alle 9:45 di un fumogeno nei pressi della banchina della fermata Repubblica della linea A della metropolitana è scattata la seconda fase dell' esercitazione antiterrorismo nella Capitale. In un vagone vuoto della metropolitana, le cui corse tra le fermate Ottaviano e Manzoni sono state sospese alle 8:45, è stata simulata l'esplosione di un ordigno. Prima dell'esercitazione un manichino, che fungeva da passeggero, era stato posizionato sulla banchina.
Con un' esplosione su un autobus della linea 64 a Largo san Pantaleo, tra piazza Navona e Campo dè Fiori, è iniziata la terza fase dell'esercitazione antiterrorismo a Roma. Dopo l'esplosione alcuni operatori si sono finti feriti e si sono sdraiati a terra. Anche l'autista del mezzo si è finto ferito ed è riverso sul volante. Oltre cento ambulanze sono state impiegate per simulare il trasporto dei feriti in ospedale.
Nella Prefettura di Roma il comando delle operazioni: il Prefetto Achille Serra era presente nella sala decisionale di Palazzo Valentini, accanto al sindaco Walter Veltroni, al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, al questore Marcello Fulvi, al comandante dei Carabinieri Riccardo Amato e a quello della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana.
Dalla sala decisionale, pochi minuti dopo il primo attacco virtuale é scattato il collegamento, tramite una webcam, e con la sala operativa del 113. Accanto alla sala decisionale c'era la sala operativa della Prefettura, coordinata da un viceprefetto e nella quale sono presenti i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni della capitale.
L'intero piano di emergenza e il coordinamento di tutti gli interventi, sotto una stessa linea di comando, ha fatto capo al Questore, responsabile provinciale dell'ordine pubblico.
Hanno partecipato all'intervento:
- Prefettura di Roma - Coordinamento generale delle attività;
- Questura di Roma - Coordinamento tecnico-operativo ordine e sicurezza Pubblica;
- Comando Provinciale dell´Arma dei Carabinieri - ordine e sicurezza pubblica;
- Comando Provinciale della Guardia di Finanza - ordine e sicurezza pubblica;
- Comando Vigili del Fuoco di Roma - intervento tecnico e direzione soccorsi in scena;
- ARES Lazio 118 (Croce Rossa Italiana, i seguenti Dea di I e II livello della Città di Roma: S. Giovanni Addolorata – S. Camillo Forlanini – Policlinico U. I -Policlinico Gemelli – S. Filippo Neri - S. Eugenio CTO – S. Spirito – S. Giacomo) per il soccorso sanitario, e Ordine dei psicologi del Lazio per il supporto alla popolazione;
- Comune di Roma: Comando Polizia Municipale - viabilità;
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