Medici del 118 ubriachi
Pubblicità
I tre medici del 118 di Ercolano, trovati dai Carabinieri in servizio in evidente stato di ubriachezza, rischiano di essere licenziati e radiati dall'albo professionale. Uno di loro è recidivo ed era già stato sospeso per un episodio analogo. Ma, fatto assurdo, la legge ha imposto all’ASL il reintegro dei tre nelle loro funzioni, ordine che il responsabile dell’Asl 5, seppur con rammarico, è stato costretto a eseguire.
Due bottiglie di vino e 4 di Vodka abbandonate in un angolo della stanza ma soprattutto l’esame alcolemico richiesto dai Carabinieri in ospedale, intervenuti fermando i tre a seguito di una segnalazione, ha incastrato i medici: le analisi del sangue hanno rilevato infatti che la soglia massima di tollerabilità era stata superata da tutti, ma uno dei medici, P.M. ha veramente esagerato; un livello di alcool, il suo, che ha raggiunto quota 152, mentre il limite fissato dalla legge è inferiore a dieci. Situazione difficile anche per gli altri due, G. G. e E. A., i cui valori oscillavano tra i 24 e i 37.
Il Ministro della Salute Francesco Storace, intervenuto sull'argomento, denuncia troppa malasanità in Campania: «Basta lassismo, sono troppo frequenti in Campania episodi di malasanità. Bisogna usare la mano pesante, molte cose non funzionano. Io non mi preoccuperei solo dei medici ubriachi, ma anche dell’assenteismo, eccessivamente diffuso». Storace invoca radiazione dall’albo e licenziamento se, a seguito delle indagini, i tre saranno ritenuti colpevoli.
Viene spontaneo chiedersi che indagini siano ulteriormente necessarie. Attendiamo comunque gli esiti anche perché è ingiusto che poche mele marce infanghino l’immagine di una categoria stimata come quella dei medici soccorritori.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.