LUOGHI APERTI AL PUBBLICO considerati come AMBIENTI DI LAVORO

Sicurezza LUOGHI APERTI AL PUBBLICO

Categoria: Luoghi di lavoro. Aperta il 22/06/2018 da Jessica Marabello. Messaggi postati: 2.

Solo gli utenti registrati possono partecipare alla discussione.

Se fai già parte della community di PuntoSicuro effettua il Login, altrimenti iscriviti subito.

ACCEDIISCRIVITI
AutoreMessaggio
Immagine di profilo di Jessica Marabello (JessicaM)

Jessica Marabello
(JessicaM)

Voto utente:
n.d. 
Buongiorno a tutti,
di recente mi è stata sottoposta la questione relativa ad ambienti dove non è prevista la presenza di lavoratori cosi come definiti dal T.U. ma vi è la possibilità di presenza di terzi quali clienti e/o personale di ditte esterni (es. impresa pulizie). I casi specifici che mi trovo ad affrontare sono un'attività di coworking in cui il titolare è unico e gestisce in autonomia gli uffici che vengono affittati ad ore/giorni ai propri clienti e un ufficio di avvocati (per la precisione 3) che condividono le spese ma che di fatto non sono soci o collaboratori tra loro (p.iva diversa, ambiti di lavoro diversi, etc).

In questi due casi mi si chiede di definire se suddetti luoghi sono conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza. Facendo una ricerca mi sono imbattuta in più sentenze, una tra tutte la sentenza della Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, n. 9870 depositata il 7 maggio 2014, in cui il giudice ha confermato le sanzioni a carico di una società che gestiva un'impresa in luogo aperto al pubblico (sala videogiochi e bar) in quanto i soggetti tutelati dalla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro devono ritenersi essere anche i terzi che, utilizzando le strutture ed i macchinari, si trovino esposti ai rischi di quello specifico ambiente.

Detto questo la mia domanda è: per la verifica della confomità degli ambienti di lavoro devo quindi secondo voi considerare tutti i requisiti richiesti dal T.U. e mi vien da dire anche della normativa antincendio?

Postato il 22/06/2018 alle 12:59

Immagine di profilo di Emanuele Rizzato (Quadrato)

Emanuele Rizzato
(Quadrato)

Voto utente:
4,0 

So di non sapere Socrate
credo sia difficile dare una risposta ad una domanda così teorica e vaga.
Certamente chi da in uso dei locali deve garantirne la salubrità e la sicurezza. Ma è anche vero che chi vi opera deve mantenerne o migliorarne il grado di sicurezza.

Ad esempio. Immobiliare da in locazione un ufficio all'interno di un condominio ad un impresa.
l'impresa nel proprio DVR valuta che le scale hanno bisogno di dispositivi antisdrucciolo come stringhe adesive sui gradini della scala interna, a chi tocca metterle al locatore o al datore di lavoro dell'impresa utilizzatrice? credo la seconda, se non l'intero condominio per quote. (non lo so)


una impresa da in locazione un magazzino con CPI a rischio medio, l'impresa che vi entra ha un rischio incendio alto, a chi spetta l'adeguamento? alla seconda.


l'impresa da in locazione un magazzino privo di agibilità ad un impresa locataria, a chi spetta l'adeguamento? al proprietario ovviamente.

poi ci sono mille altre sfumature, che anche contrattualmente possono essere risolte verso una o l'altra parte.
quindi credo che per questo non avrai una risposta univoca a mio modesto avviso.

Un saluto.

Postato il 26/06/2018 alle 16:22


1

Torna all'elenco delle discussioni Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'