Addetto Antincendio

Categoria: Prevenzione Incendi. Aperta il 04/12/2017 da Guido Striani. Messaggi postati: 9.

Solo gli utenti registrati possono partecipare alla discussione.

Se fai già parte della community di PuntoSicuro effettua il Login, altrimenti iscriviti subito.

ACCEDIISCRIVITI
AutoreMessaggio
Immagine di profilo di Guido Striani (tdp.Ragusa)

Guido Striani
(tdp.Ragusa)

Voto utente:
3,0 

"Homo faber fortunae suae"
Buongiorno a tutti, mi assale un dubbio che spero possiate chiarirmi:
In uno studio professionale in cui i dipendenti sono part time, c'è il figlio del titolare che non è dipendente, ma è a partita iva e fattura per l'azienda, lavora nei locali della suddetta ed è la persona più presente da tutti, nonchè la più indicata per svolgere i ruoli di addetto antincendio e primo soccorso (soprattutto considerando che il DDL non c'è mai), il dubbio è: essendo lui libero professionista, e quindi iscritto all'albo, può essere considerato un addetto e svolgere questi compiti oppure no?

Grazie a tutti

Postato il 04/12/2017 alle 09:48

Immagine di profilo di Michele Rabolini (ilsignoreinesistente)

Michele Rabolini
(ilsignoreinesistente)

Voto utente:
3,8 

In risposta al messaggio di Guido Striani:
Buongiorno a tutti, mi assale un dubbio che spero possiate chiarirmi:
In uno studio professionale in cui i dipendenti sono part time, c'è il figlio del titolare che non è dipendente, ma è a partita iva e fattura per l'azienda, lavora nei locali della suddetta ed è la persona più presente da tutti, nonchè la più indicata per svolgere i ruoli di addetto antincendio e primo soccorso (soprattutto considerando che il DDL non c'è mai), il dubbio è: essendo lui libero professionista, e quindi iscritto all'albo, può essere considerato un addetto e svolgere questi compiti oppure no?

Grazie a tutti
Buongiorno,
nel computo dei lavoratori in azienda il T.U. 81/08 non fa distinzione tra dipendenti e liberi professionisti, perciò credo che lo stesso valga per la designazione degli addetti antincendio e primo soccorso.
In più, come giustamente sottolinei, è la persona sempre presente, quindi credo anch'io che sia la più indicata ad un presidio così importante e delicato.

Buon lavoro.

Postato il 04/12/2017 alle 10:12

Immagine di profilo di Moreno Rapo (Moreno Rapo)

Moreno Rapo
(Moreno Rapo)

Voto utente:
4,0 

Gli infortuni si evitano, ma non tutti sanno farlo
In risposta al messaggio di Guido Striani:
Buongiorno a tutti, mi assale un dubbio che spero possiate chiarirmi:
In uno studio professionale in cui i dipendenti sono part time, c'è il figlio del titolare che non è dipendente, ma è a partita iva e fattura per l'azienda, lavora nei locali della suddetta ed è la persona più presente da tutti, nonchè la più indicata per svolgere i ruoli di addetto antincendio e primo soccorso (soprattutto considerando che il DDL non c'è mai), il dubbio è: essendo lui libero professionista, e quindi iscritto all'albo, può essere considerato un addetto e svolgere questi compiti oppure no?

Grazie a tutti
Buongiorno.

Per quanto riguarda gli addetti al servizio di prevenzione e protezione il T.U. prevede che :

ART. 31
1. Salvo quanto previsto dall’articolo 34, il datore di lavoro organizza il servizio di prevenzione e protezione
prioritariamente all’interno della azienda o della unità produttiva, o incarica persone o servizi esterni costituiti anche
presso le associazioni dei datori di lavoro o gli organismi paritetici, secondo le regole di cui al presente articolo.49.

In primo luogo un lavoratore non è esclusivamente chi ha un contratto di lavoro dipendente, ma la definizione di lavoratore stabilisce che :
"«lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa
nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione,.... omissis"
(ART 2 (definizioni) ).

Rientrano in questa categoria anche professionisti con un contratto di prestazione professionale.

In secondo luogo in base a quanto da lei argomentato il figlio del D.L. è in realtà "interno" all'organizzazione aziendale, in quanto ne fa parte a tutti gli effetti.

Pertanto non solo sembra, almeno a mio parere, non esserci nessun impedimento allo svolgimento delle funzioni da parte di un professionista, ma la figura sembra la più indicata a farlo anche per la presenza sul luogo di lavoro.

L'unica questione sulla quale si potrebbe obiettare è invece il numero di addetti designati, in quanto, designando un solo addetto, una sua eventuale assenza lascerebbe il luogo di lavoro senza persone formate per affrontare eventuali emergenze.

Postato il 04/12/2017 alle 10:14

Immagine di profilo di Guido Striani (tdp.Ragusa)

Guido Striani
(tdp.Ragusa)

Voto utente:
3,0 

"Homo faber fortunae suae"
In risposta al messaggio di Michele Rabolini:
Buongiorno,
nel computo dei lavoratori in azienda il T.U. 81/08 non fa distinzione tra dipendenti e liberi professionisti, perciò credo che lo stesso valga per la designazione degli addetti antincendio e primo soccorso.
In più, come giustamente sottolinei, è la persona sempre presente, quindi credo anch'io che sia la più indicata ad un presidio così importante e delicato.

Buon lavoro.
Vedo che la pensa come me, anche io non ho trovato nulla in merito che specificasse una distinzione. Grazie per la risposta e la delucidazione, Buon lavoro!

Postato il 04/12/2017 alle 11:48

Immagine di profilo di Guido Striani (tdp.Ragusa)

Guido Striani
(tdp.Ragusa)

Voto utente:
3,0 

"Homo faber fortunae suae"
In risposta al messaggio di Moreno Rapo:
Buongiorno.

Per quanto riguarda gli addetti al servizio di prevenzione e protezione il T.U. prevede che :

ART. 31
1. Salvo quanto previsto dall’articolo 34, il datore di lavoro organizza il servizio di prevenzione e protezione
prioritariamente all’interno della azienda o della unità produttiva, o incarica persone o servizi esterni costituiti anche
presso le associazioni dei datori di lavoro o gli organismi paritetici, secondo le regole di cui al presente articolo.49.

In primo luogo un lavoratore non è esclusivamente chi ha un contratto di lavoro dipendente, ma la definizione di lavoratore stabilisce che :
"«lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa
nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione,.... omissis"
(ART 2 (definizioni) ).

Rientrano in questa categoria anche professionisti con un contratto di prestazione professionale.

In secondo luogo in base a quanto da lei argomentato il figlio del D.L. è in realtà "interno" all'organizzazione aziendale, in quanto ne fa parte a tutti gli effetti.

Pertanto non solo sembra, almeno a mio parere, non esserci nessun impedimento allo svolgimento delle funzioni da parte di un professionista, ma la figura sembra la più indicata a farlo anche per la presenza sul luogo di lavoro.

L'unica questione sulla quale si potrebbe obiettare è invece il numero di addetti designati, in quanto, designando un solo addetto, una sua eventuale assenza lascerebbe il luogo di lavoro senza persone formate per affrontare eventuali emergenze.
Sono d'accordo con tutte quello che ha scritto, il dubbio mi è sorto in seguito alla lettura di alcune circolari ministeriali che escludono dalla definizione di lavoratore o addetto, i liberi professionisti iscritti ad un albo.
Credo comunque a prescindere da tutto che sia la decisione più sensata ai fini di una sicurezza razionale.

In ultimo nei locali dello studio coesiste un'altra azienda, che ha già nominato e formato il suo addetto, quindi, nella pratica, in caso di assenza del futuro addetto antincendio, sarebbe comunque presente nei locali una persona capace di agire in caso di emergenza, e viceversa.

La ringrazio per la risposta.
Buon Lavoro.

Postato il 04/12/2017 alle 11:55

Immagine di profilo di Moreno Rapo (Moreno Rapo)

Moreno Rapo
(Moreno Rapo)

Voto utente:
4,0 

Gli infortuni si evitano, ma non tutti sanno farlo
In risposta al messaggio di Guido Striani:
Sono d'accordo con tutte quello che ha scritto, il dubbio mi è sorto in seguito alla lettura di alcune circolari ministeriali che escludono dalla definizione di lavoratore o addetto, i liberi professionisti iscritti ad un albo.
Credo comunque a prescindere da tutto che sia la decisione più sensata ai fini di una sicurezza razionale.

In ultimo nei locali dello studio coesiste un'altra azienda, che ha già nominato e formato il suo addetto, quindi, nella pratica, in caso di assenza del futuro addetto antincendio, sarebbe comunque presente nei locali una persona capace di agire in caso di emergenza, e viceversa.

La ringrazio per la risposta.
Buon Lavoro.
In effetti il confine è sottile, credo che le circolari di cui parla siano volte a far emergere le così dette finte partite iva.

Per quanto riguarda l'applicazione del testo unico tutto si gioca sulle parole "indipendentemente dalla tipologia contrattuale".

Attenzione però, perché se il professionista è considerato come "lavoratore" in merito all'affidamento degli incarichi di prevenzione e protezione altrettanto deve essere fatto per gli altri obblighi quali formazione, sorveglianza sanitaria ecc...

Buon lavoro anche a lei

Postato il 04/12/2017 alle 12:36

Immagine di profilo di CARLO TIMILLERO (CARTIM)

CARLO TIMILLERO
(CARTIM)

Voto utente:
4,3 

OGGI PIU' SICURO DI IERI E MENO DI DOMANI
Concordo con tutto quanto detto da Rapo con un'osservazione: il lavoratore autonomo non è definibile come lavoratore. E' definibile come tale il soggetto che abbia un rapporto di lavoro con un datore di lavoro che ne detenga la titolarità. In sostanza la definizione di lavoratore implica una posizione di subordinazione che fa scattare un credito di sicurezza nei confronti del datore di lavoro. Il lavoratore autonomo invece, se rimane tale, non ha crediti di sicurezza nei confronti di alcuno non essendo in una pozione di subordinazione. Per la prima volta il D.Lgs 81 gli ha dato una tutela obbligatoria, ed è quella limitata prevista dall'art.21.
Questo dal punto di vista formale. Nella sostanza, che prevale ( vedi art.299 - principio di effettività), può accadere che un autonomo nella realtà sia un subordinato "mascherato" ( quanti ne ho visiti!).
Quindi: attenzione ad attribuire un incarico di addetto antincendio/primo soccorso a un lavoratore autonomo. E' un buon metodo per dargli sostanza di lavoratore subordinato, con tutto ciò che può comportare anxche dal punto di vista degli obblighi previdenziali.

Postato il 11/12/2017 alle 14:09

Sulla questione Addetti antincendio e Primo soccorso, vorrei capire se un Datore di Lavoro, trovandosi in condizioni di prestare un servizio presso una struttura come un ospedale o i VVF, sia legittimato a gestire nel DUVRI la questione delle squadre di emergenza nel senso che l'obbligo previsto dall'81/08 venga assolto utilizzando il personale "Esperto" già presente sul posto e condiviso con il committente o sia comunque necessario che il datore di lavoro nomini e formi il PROPRIO Personale.
Grazie

Postato il 01/02/2018 alle 13:27

Immagine di profilo di Moreno Rapo (Moreno Rapo)

Moreno Rapo
(Moreno Rapo)

Voto utente:
4,0 

Gli infortuni si evitano, ma non tutti sanno farlo
In risposta al messaggio di Sebastiano Sampieri:
Sulla questione Addetti antincendio e Primo soccorso, vorrei capire se un Datore di Lavoro, trovandosi in condizioni di prestare un servizio presso una struttura come un ospedale o i VVF, sia legittimato a gestire nel DUVRI la questione delle squadre di emergenza nel senso che l'obbligo previsto dall'81/08 venga assolto utilizzando il personale "Esperto" già presente sul posto e condiviso con il committente o sia comunque necessario che il datore di lavoro nomini e formi il PROPRIO Personale.
Grazie
Buongiorno.

Ammesso che i lavoratori svolgano le loro mansioni esclusivamente presso tali strutture, iniziandovi e finendovi il loro turno di lavoro e che non ci sono altri luoghi di lavoro che fanno riferimento allo stesso D.L. dove sono presenti altri lavoratori, c'è da distinguere tra cosa è sufficiente e cosa è necessario.

In pratica sarebbe sufficiente coordinare con il committente il servizio di primo soccorso e gestione delle emergenze, e questo basterebbe e sarebbe quanto di meglio auspicabile per l'effettiva sicurezza del lavoratore.

Tuttavia il D.L. non avrebbe però assolto al suo obbligo art. 18 comma b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;

Che detto tra noi non è sanzionato.

Postato il 01/02/2018 alle 15:29


1

Torna all'elenco delle discussioni Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'