UDL: cos’è e come usarlo per una formazione inclusiva
Creare un corso che sia efficace e coinvolgente per tutti gli studenti è un’attività tutt’altro che semplice. In quest’ottica, adottare i principi dell’Universal Design for Learning (UDL) offre molti vantaggi sia per i docenti che per gli studenti.
In questo articolo, vedremo cos’è l’UDL, su quali principi si basa e come sfruttarlo per creare corsi di formazione adatti ad ogni tipologia di studente.
Cos’è l’Universal Design for Learning (UDL)
L’ Universal Design for Learning – UDL (o PUA, Progettazione Universale per l’Apprendimento) è un approccio all’insegnamento finalizzato ad offrire pari opportunità di successo a tutti gli studenti.
Il principio fondamentale dell'UDL è che non esiste uno studente “medio” e che, anzi, ogni individuo impara in modo diverso sulla base di molteplici fattori: fisici, emotivi, comportamentali, neurologici e culturali. Scopo dell’Universal Design for Learning è dunque quello di migliorare l'esperienza educativa di tutti gli studenti introducendo metodi più flessibili di insegnamento e valutazione e dando vita a lezioni realmente inclusive che si adattino a tutte le tipologie di studenti.
In altre parole, l’UDL promuove l’utilizzo di una varietà di metodi di insegnamento allo scopo di rimuovere qualsiasi ostacolo all’apprendimento e fare in modo che gli studenti imparino nelle modalità con cui si trovano più a loro agio.
Invece di una soluzione valida per tutti, i corsi progettati con UDL offrono quindi ampia flessibilità. Questo è importante perché il processo di apprendimento avviene in modo estremamente diverso da una persona all’altra. Ogni studente ha infatti specifiche modalità di coinvolgimento, specifici metodi di acquisizione delle informazioni e diversi mezzi di espressione con cui dimostrare ciò che ha imparato.
Mentre alcuni si divertono a leggere un testo, altri imparano facendo; mentre alcuni preferiscono completare le attività manualmente, altri preferiscono usare materiali didattici digitali; etc.
I benefici dell’UDL
Progettare un corso secondo i principi dell’Universal Design for Learning – UDL consente di:
- fare affidamento su una struttura studiata per ridurre le barriere all’apprendimento;
- fare in modo che gli studenti abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per raggiungere gli obiettivi di apprendimento;
- presentare le informazioni in modi che si adattano allo studente, invece di chiedere allo studente di adattarsi ai contenuti forniti;
- aumentare il coinvolgimento di tutti gli studenti;
- rendere gli studenti più consapevoli e sicuri.
I principi base dell’UDL
L’Universal Design for Learning – UDL si basa su 3 principi fondamentali:
1. Fornire molteplici mezzi di coinvolgimento
Diversi studi confermano la stretta connessione tra processi cognitivi e sistemi motivazionali. Uno studente motivato comprende i motivi per cui dovrebbe imparare ciò che sta imparando e ne riconosce la rilevanza.
Tuttavia, un unico mezzo di coinvolgimento non è adatto a tutti gli studenti in ogni contesto. Eccoti, quindi, alcuni spunti per fornire più opzioni per il loro coinvolgimento:
- dai allo studente la possibilità di fare delle scelte. Ad esempio, scelte su come l’obiettivo di apprendimento potrà essere raggiunto oppure sugli strumenti e i supporti da utilizzare;
- evidenzia l’utilità e la rilevanza che l’argomento trattato ha per lo studente;
- riduci al minimo le potenziali minacce e distrazioni nell’ambiente di apprendimento;
- crea un clima di accettazione e supporto;
- favorisci la collaborazione;
- fornisci attività che consentano la partecipazione attiva degli studenti e la sperimentazione;
- sottolinea il ruolo dell’impegno e della pratica piuttosto che dell’intelligenza o dell’abilità come fattori di successo;
- fornisci feedback continui che incoraggino la perseveranza più che la competizione;
- gestisci adeguatamente la frustrazione o il senso di inadeguatezza degli studenti (ad esempio, quando riscontrano difficoltà nell’apprendimento o patiscono il confronto con gli altri studenti).
2. Fornire molteplici mezzi di rappresentazione
Fornire agli studenti diversi modi per assimilare i contenuti (libri di testo, video, file audio, etc.) consente loro di scegliere i materiali che più si adattano alle loro esigenze, favorendone il successo didattico.
Questo è utile non solo per gli studenti con disabilità, ma anche per tutti gli studenti, poiché ognuno differisce nel modo in cui percepisce, conserva ed elabora le informazioni. Per ulteriori approfondimenti su questo tema, leggi anche Stili di apprendimento: come imparano i tuoi studenti?
A tal fine, ti consigliamo di:
- offrire modi per personalizzare la fruizione dei materiali (ad esempio, dando la possibilità di modificare la dimensione di testo, immagini e grafici; regolare il contrasto e i colori utilizzati; regolare il volume o la velocità del parlato; etc.);
- offrire alternative ai materiali audio (ad esempio, fornendo trascrizioni scritte, sottotitoli, analoghi visivi, etc.);
- offrire alternative ai materiali visivi (ad esempio, fornendo descrizioni testuali o parlate, oggetti fisici e modelli, spunti uditivi, etc.);
- fornire glossari, vocabolari e strumenti che aiutino gli studenti a comprendere espressioni arcaiche, slang, simboli complessi;
- evidenziare o enfatizzare gli elementi chiave dei materiali forniti;
- evidenziare le abilità apprese in precedenza che possono essere utili per la comprensione dei nuovi argomenti trattati;
- suddividere le informazioni in elementi più piccoli;
- fornire supporti per la memorizzazione e il trasferimento dei contenuti appresi.
3. Fornire molteplici mezzi di espressione
Una volta che gli studenti hanno acquisito le informazioni, è tempo per loro di esprimere e mostrare ciò che hanno imparato. Come?
- Metti a disposizione diverse forme di verifica affinché gli studenti possano esprimere ciò che hanno appreso nelle modalità ad essi più congeniali (ad esempio, potrebbero scegliere se sostenere un test scritto o fare una presentazione orale o, ancora, svolgere un lavoro di gruppo);
- offri agli studenti la possibilità di scegliere tra diversi metodi di valutazione;
- incorpora tecnologie che facilitino la comunicazione e la partecipazione;
- fornisci alternative di interazione con i materiali didattici;
- ottimizza l’accesso a strumenti e tecnologie assistive (ad esempio, fornisci comandi da tastiera alternativi per l’azione del mouse).
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