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eLearning: verso la democratizzazione digitale

eLearning: verso la democratizzazione digitale
Anthea De Domenico

Autore: Anthea De Domenico

Categoria: Elearning

29/05/2020

Dopo aver investito tempo e risorse per sviluppare soluzioni per l’eLearning, è difficile che aziende e istituzioni decidano di smantellare i sistemi di apprendimento online una volta che l’emergenza sarà passata.

Negli ultimi anni è avvenuto un vero e proprio boom dell’eLearning grazie alle piattaforme LMS, strumenti efficaci per la formazione aziendale e nel campo dell'educazione specialistica.

Quali sono i motivi del successo dell'eLearning?

L’eLearning è la migliore risposta ai nuovi stili di vita e di formazione aziendale, che richiedono sempre più flessibilità ed economicità. I motivi del successo dell'eLearning possono essere riassunti in due punti:

  • l’eLearning permette allo studente di gestire i tempi e i luoghi della didattica autonomamente, dunque facilita la partecipazione dei lavoratori alla formazione aziendale;
  • la didattica online è meno costosa della didattica d'aula tradizionale, anche in termini di spostamenti e affitti.

Secondo alcuni queste caratteristiche si possono riassumere in un’affermazione: "l’eLearning è la cosa che più si avvicina alla democratizzazione dello studio e a un’esperienza di formazione libera".

Inoltre, il mondo del lavoro di oggi richiede a tutti una formazione costante, in ottica di life long learning. Questo perchè le tecnologie e le metodologie cambiano velocemente, dunque aggiornarsi rapidamente è indispensabile.

Conseguentemente all'esperienza mondiale di questi ultimi mesi, data dalla situazione di emergenza pandemica del coronavirus, la didattica online ha dimostrato sul campo la sua natura flessibile: gli istituti che disponevano di strumenti per l’e-Learning hanno continuato a lavorare, coloro che offrivano esclusivamente corsi in presenza hanno dovuto rivoluzionare la propria didattica. Ciò vale anche per coloro che fino a poco tempo fa asserivano che la didattica telematica non potesse essere una valida sostituta di quella tradizionale per via della "mancanza" dei rapporti umani fra insegnanti e studenti.

Invece, la strada per il futuro ha una direzione chiara: risulta molto difficile credere che, dopo aver investito nello sviluppo di soluzioni eLearning e averle toccate con mano, le istituzioni tradizionali decidano di smantellare tutto una volta passata l’emergenza. È più probabile che anche loro comincino a offrire una didattica blended, ovvero mista online-in presenza.

A riprova di ciò, è importante considerare anche i numeri che le università telematiche sono riuscite a raggiungere negli anni (anche prima della crisi sanitaria in Italia e negli USA). Secondo i dati del MIUR nel contesto italiano gli iscritti sono aumentati dai 40 mila del 2010/11 ai quasi 100 mila del 2017/18, con una crescita superiore al 100%.


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