Una proposta dell’AiFOS alle Regioni
Nei giorni scorsi la presidenza dell’AIFOS ha avanzato alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni una seria proposta di lavoro sulla formazione dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro.
Una lettera è stata inviata al Dott. Vasco Errani, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Provincie Autonome ed al suo vice dott. Angelo Michele Iorio.
Nelle sue premesse l’AIFOS ha ricordato come la nota questione del D.Lgs. 195/03 che prevede l’accordo Sato-Regioni al fine di emanare i contenuti minimi della formazione per i Responsabili del Servizio di Prevenzione e protezione stabilito dal D.Lgs. 626/94 non sia stato ancora approvato.
Dal giugno 2003 ad oggi, sono passati oltre due anni ed ancora l’intesa non è stata sottoscritta. Tutti sono d’accordo ma…adesso la Regione Lazio, capofila per la Formazione, ha ripreso in mano l’accordo per cercare di portarlo a conclusione.
L’iter di questo accordo è stato lungo, travagliato più nelle forme che nella sostanza. In poche parole la palla è continuamente passata, dopo gli accordi con lo stato, all’interno delle stesse regioni tra la Sanità e la Formazione.
Le preoccupazioni dell’Aifos, però aumentano e – se si prosegue su questa strada – se ne prevede un peggioramento.
Infatti vi è un altro decreto, il D.Lgs. N. 235 dell’8 luglio 2003, sulla sicurezza per i lavori dall’alto (ponteggi, ecc.) entrato in vigore il 19 luglio: anche in questo caso deve essere la Conferenza Stato Regioni ad approvare i contenuti dei corsi. Ma a due anni di distanza non si è fatto ancora nulla. Neppure una proposta di lavoro.
Su uno degli elementi portanti del decreto – la formazione – che prevede l’intesa Stato Regioni non si è fatto letteralmente nulla. Tutti, ormai, riconoscono l’importanza della formazione quale importante strumento di prevenzione per la sicurezza sul lavoro e per ridurre gli infortuni.
Ebbene, nel settore dove avvengono più infortuni mortali, si è solo parlato e scritto ma non si è fatta la cosa più importante, del resto prevista dal decreto, come l’individuazione dei percorsi per la formazione dei lavoratori.
Quello che più preoccupa l’Aifos riguarda proprio il modo e la prassi dell’agire.
Il sistema attuale, con i rituali cui abbiamo assistito, certamente non vanno incontro allo sviluppo della prevenzione della sicurezza sul lavoro. Infatti gli attuali Comitati tecnici operano staccati fra loro, spesso con pressapochismo finalizzato all’immediato senza una visione chiara e precisa.
Del resto, ormai, la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro sono una competenza regionale e le Regioni, pur nelle loro singole determinazioni autonome, devono a livello nazionale agire come soggetto univoco e serio.
L’AIFOS propone al Presidente dott. Errani la proposta di istituire, all’interno della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Provincie autonome, un “Gruppo Tecnico sulla Sicurezza sul Lavoro”. Si tratta di proporre una struttura tecnica di lavoro “Permanente” che sia sempre attiva e, soprattutto avanzi l’iter della proposta. Si verrebbero così ad evitare i passaggi, non sempre chiari, tra gruppi tecnici di diverse materie (sanità e formazione).
Questo Gruppo Tecnico Permanente potrebbe bene far capo all’Area di lavoro IV della “Conferenza” ed essere di supporto tecnico ed avanzare proposte nel settore della sicurezza sul lavoro.
“Noi, signor Presidente, conclude la lettera dell’AIFOS, siamo una piccola parte che opera nel settore . Ogni giorno, tutti i giorni, lavoriamo attraverso la formazione per formare i lavoratori e le persone ai fini della prevenzione e della salute. Sono migliaia e migliaia le persone che noi formiamo e siamo, quelli, che hanno un vero, semplice e serio rapporto con le aziende e con i lavoratori.”
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