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Toscana: sicuri...dall’alto
Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato in via definitiva il 17 dicembre 2003 una legge contenente “Norme straordinarie per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili”.
Con l’applicazione del provvedimento, la Regione auspica di ridurre le morti bianche nel settore delle costruzioni, in particolare quelle dovute alle cadute dall’alto.
Gli infortuni mortali nel comparto edilizia nell’anno 2001 e 2002, registrati dalle Aziende USL in Toscana, evidenziano la caduta dall’alto come principale causa, registrando 13 morti per caduta dall’alto su un totale di 22, pari al 59% nel 2001 e 11 morti su 18 pari al 61% nel 2002.
Le cadute dall’alto uccidono in Italia ogni anno 160 lavoratori di cui un centinaio nelle costruzioni.
In Toscana la caduta dall’alto è al primo posto delle cause di incidenti mortali e parallelamente è al primo posto dei i casi di violazione riscontrate nei cantieri edili della Toscana. Nei 3.345 cantieri visitati nel 2002, dai Dipartimenti prevenzione delle USL, tra le principali violazioni riscontrate il 44% è risultato rappresentato dai pericoli di caduta dall’alto, il 21% dalle violazioni delle procedure per pianificazione del cantiere e il 10% dagli obblighi non rispettati dai datori di lavoro.
Il provvedimento approva le ““Linee guida per l’individuazione e l’uso di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto. Sistemi di arresto cadute”.
Il rispetto delle linee guida è obbligatorio dall’entrata in vigore della legge (che deve essere ancora pubblicata sul Bollettina Ufficiale) e fino all’adeguamento dei regolamenti edilizi comunali alle linee guida medesime.
La legge modifica inoltre la legge regionale 52/1999 relativamente ai piani di sicurezza e coordinamento e prevede un programma straordinario di controllo e prevenzione delle cadute dall’alto. A tal fine è previsto un apposito progetto obiettivo della durata di tre anni, finalizzato allo svolgimento di un programma straordinario di controlli nei luoghi di lavoro, atto a prevenire le cadute dall’alto, e a realizzare un’intensa campagna di formazione e informazione delle imprese e delle maestranze.
Con l’applicazione del provvedimento, la Regione auspica di ridurre le morti bianche nel settore delle costruzioni, in particolare quelle dovute alle cadute dall’alto.
Gli infortuni mortali nel comparto edilizia nell’anno 2001 e 2002, registrati dalle Aziende USL in Toscana, evidenziano la caduta dall’alto come principale causa, registrando 13 morti per caduta dall’alto su un totale di 22, pari al 59% nel 2001 e 11 morti su 18 pari al 61% nel 2002.
Le cadute dall’alto uccidono in Italia ogni anno 160 lavoratori di cui un centinaio nelle costruzioni.
In Toscana la caduta dall’alto è al primo posto delle cause di incidenti mortali e parallelamente è al primo posto dei i casi di violazione riscontrate nei cantieri edili della Toscana. Nei 3.345 cantieri visitati nel 2002, dai Dipartimenti prevenzione delle USL, tra le principali violazioni riscontrate il 44% è risultato rappresentato dai pericoli di caduta dall’alto, il 21% dalle violazioni delle procedure per pianificazione del cantiere e il 10% dagli obblighi non rispettati dai datori di lavoro.
Il provvedimento approva le ““Linee guida per l’individuazione e l’uso di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto. Sistemi di arresto cadute”.
Il rispetto delle linee guida è obbligatorio dall’entrata in vigore della legge (che deve essere ancora pubblicata sul Bollettina Ufficiale) e fino all’adeguamento dei regolamenti edilizi comunali alle linee guida medesime.
La legge modifica inoltre la legge regionale 52/1999 relativamente ai piani di sicurezza e coordinamento e prevede un programma straordinario di controllo e prevenzione delle cadute dall’alto. A tal fine è previsto un apposito progetto obiettivo della durata di tre anni, finalizzato allo svolgimento di un programma straordinario di controlli nei luoghi di lavoro, atto a prevenire le cadute dall’alto, e a realizzare un’intensa campagna di formazione e informazione delle imprese e delle maestranze.
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