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Le immagini dell’insicurezza

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

03/06/2011

Nel 2011 un cantiere stradale anni cinquanta con rischi di caduta da oltre 50 metri senza l’adozione della pur minima misura di protezione per i lavoratori.

        
Trento, 3 giugno 2011 - Se le fotografie pubblicate oggi fossero tutte in bianco e nero potremmo pensare che si tratti di fotogrammi scattati negli anni trenta, quando le normative in materia di prevenzione infortuni non erano ancora ben delineate ed anche le procedure erano meno puntuali: vediamo infatti un cantiere con numerose situazioni di mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro ed elevato rischio di caduta dall’alto da un’altezza di oltre 50 metri senza che nessuno si preoccupi di predisporre efficaci parapetti/barriere di protezione od altri sistemi di protezione collettiva e/o individuale.
 

 
 


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Invece la sequenza fotografica è stata scattata tra il 20 ed il 31 maggio 2011, ovvero nei giorni scorsi, e pur alla presenza di normative specifiche in materia di sicurezza sul lavoro, si nota come la reale applicazione di tale norme denoti notevoli carenze con conseguente rischio di infortunio inaccettabile per i lavoratori.
Dopo varie (o forse farei meglio dire numerose) segnalazioni ricevute, nelle quali mi veniva suggerito di “andare a vedere cosa succede - così puoi scrivere un articolo per PUNTOSICURO”, ho accettato tale invito e sono andato a vedere che succedeva.
La documentazione fotografica che ho prodotto non lascia dubbi: i rischi ci sono, sono molto evidenti e visto che si trattava di un cantiere pubblico ed i rischi per i lavoratori inaccettabili, ho effettuato anche una segnalazione al committente, ma in 10 giorni non si è visto alcun miglioramento effettivo nella sicurezza del cantiere.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In generale si evidenzia che le lavorazioni si svolgono senza la presenza di parapetti contro le cadute nel vuoto (tutte le foto), gli accessi alle zone di lavoro avvengono con metodologia che espone i lavoratori ad elevato rischio di caduta (foto 07). L’unica volta che e’ apparso un imbrago (foto 05) esso non era agganciato a nessun sistema di ritenuta anche se la lavorazione mette i brividi. Ogni tanto appaiono delle transenne mobili che poi vengono spostate lasciando i lavoratori totalmente senza protezione (foto 07 - 08).
 
 

 
 
Per una questione tecnica le foto sono state scattate quasi sempre dalla stessa posizione e si potrebbe pensare che la vista frontale – appiattendo la prospettiva – faccia apparire le situazioni in modo distorto, devo dire che mi sono posizionato anche in altri punti ma la prospettiva non cambia, anzi la sensazione di insicurezza diventa, se possibile, ancora più forte ed evidente.  Mi scuso se alcune foto risultano sfocate, ma operando da una discreta distanza non sempre la messa a fuoco era ottimale.
 
Pur non volendo fare il moralista, voglio ricordare che oltre agli obblighi normativi che ricadono su tutti i soggetti coinvolti, non è accettabile una situazione di lavoro dove i lavoratori sono costantemente esposti al rischio di infortunio: basta una svista, un capogiro, oppure incespicare od inciampare, per cadere nel dirupo sottostante.
 
Dopo la segnalazione al committente la mia speranza era quella di poter terminare questo articolo con le fotografie del cantiere riorganizzato. Ciò non è stato possibile infatti basta guardare le foto scattate il 31 maggio 2011 (foto nr. 09 - 10 - 11 ).
          

 
 

 
 
 
 
 
Farina Geom. Stefano, Consigliere Nazionale AiFOS
 
 


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Rispondi Autore: alfonso marchese - likes: 0
03/06/2011 (12:19:48)
non resta che inviare il materiale documentale all'organo di vigilanza locale ed alla procura competente, dovendo ritenere che il committente pubblico non abbia provveduto ai suoi incombenti tramite le figure istituzionali previste. Si tratta di fatti di gravità eccezionale.
Rispondi Autore: Geometri Di Perugia - likes: 0
03/06/2011 (12:34:53)
Quoto Alfonso!!!
Rispondi Autore: RAFFAELE Giovanni ( Ispettore Tecnico del Lavoro) - likes: 0
03/06/2011 (19:33:54)
Caro Stefano purtroppo sono lontano, altrimenti mi sarei subito recato ad effettuare un dovuto controllo con quanto ne consegue. Sembra strano ma nel mio lavoro trovo più difficoltà quando controllo lavori pubblici che privati. Poi non ti dico sulla preparazione tecnica in materia di sicurezza dei soggetti normalmente coinvolti , tranna poche eccezioni il resto è triste . Ciao Giovanni

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