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Lavoratori “inesistenti” e infortuni mortali: le due facce di uno stesso problema

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

18/12/2006

In quattro mesi di controlli del Ministero del lavoro nei cantieri edili sono emersi 36.000 lavoratori “inesistenti”… e intanto si continua a morire sul lavoro. L’ultima conferma arriva dal rapporto Inail sulla Basilicata.

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Sono 36.000 i lavoratori emersi e fino ad oggi sconosciuti, secondo i dati dell’INAIL. Lo ha reso noto il ministro del Lavoro e della Previdenza sociale illustrando le ispezioni effettuate nei cantieri edili: “Tra il 12 agosto e il 30 novembre sono stati effettuati 6.989 accessi nei cantieri, durante i quali è emerso che le aziende ispezionate presentavano il 44,93% (4.360) di lavoratori regolari e il 55% (5.343) di lavoratori irregolari. E in 423 casi si è provveduto alla sospensione”.

E dove non c’è legalità non c’è sicurezza: i dati sugli infortuni che Inail sta rendendo noto in questi giorni lo confermano, pur in una differenziazione regionale (vedere PuntoSicuro n. 1612) in cui spiccano alcune regioni più “virtuose” ma che si affiancano ad altre, come la Basilicata, in cui diminuiscono sì gli infortuni, ma aumentano le morti bianche (più difficili da “nascondere”).

Da un’analisi delle denunce relative agli infortuni nel 2005 si nota come, a fronte di una diminuzione complessiva degli infortuni (6.878 contro 7.055), gli incidenti mortali siano aumentati rispetto al 2004 (12 contro 8 sono infatti le denunce di infortuni mortali del 2005 rispetto al 2004).

Industria.La maggiore quantità di infortuni, compresi quelli mortali, è stata registrata nel settore industriale dove le denunce di infortuni nel 2005 sono state 5.331 contro le 5.428 del 2004. Ed infatti, non a caso, è proprio rispetto a questo settore che l’INAIL Basilicata esprime maggiore preoccupazione. Comparando il dato regionale con quello nazionale, il Rapporto fa notare: “Ogni giorno, per 365 giorni, 4 persone muoiono per infortunio sul lavoro e circa 75 persone riportano conseguenze di natura permanente e tra queste si registrano 15 infortuni con postumi superiori al 16%. Conseguenze pesanti che trovano una conferma in negativo nella nostra regione, basti pensare che in Basilicata si verificano quasi 15 infortuni al giorno e una media mensile di 20 infortuni con postumi e 1,5 morti”.

 

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