Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing' ![Crea PDF]( "Crea PDF")
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
![Banca dati, normativa sulla sicurezza]()
Lavoratori edili a rischio
Sono 104 le persone che dal gennaio 2003 hanno perso la vita nei cantieri italiani.
Il dato emerge dal monitoraggio realizzato dalla Fillea Cgil sull’andamento infortunistico del settore costruzioni.
La causa più frequente degli infortuni mortali avvenuti è la caduta dall’alto (39%). Le altre cause sono: il crollo di un muro (13%), travolto da gru, carrello elevatore o ruspa (10%), colpito da materiali di lavoro (8%), folgorato (7%), schiacciato da macchina operatrice (6 %), ribaltamento automezzo (4 %), travolto da mezzo trasporto in autostrada (3 %), investito da gettata calcestruzzo (1 %), caduta improvvisa materiale (1 %). Nell’8% dei casi il dato relativo alla causa dell’infortunio non è disponibile.
La maggior parte degli infortuni mortali nel settore costruzioni è avvenuta al Nord (68 %); nel centro e nel Sud si sono verificati rispettivamente il 13% ed il 19% dei casi.
L’età media degli edili morti nel primo semestre 2003 è di 40 anni; in 90 casi si trattava di lavoratori italiani, in 14 casi di stranieri in prevalenza dell’est Europeo.
Ricordiamo che per la prevenzione degli infortuni nel settore costruzioni, ed in particolare della tipologia della “caduta dall’alto”, è in atto una campagna al livello europeo articolata in programmi di informazione-formazione ed in attività ispettive. (Si veda Puntosicuro n.787):
I risultati del monitoraggio sono costantemente aggiornati sul sito di Fillea Cgil.
Il dato emerge dal monitoraggio realizzato dalla Fillea Cgil sull’andamento infortunistico del settore costruzioni.
La causa più frequente degli infortuni mortali avvenuti è la caduta dall’alto (39%). Le altre cause sono: il crollo di un muro (13%), travolto da gru, carrello elevatore o ruspa (10%), colpito da materiali di lavoro (8%), folgorato (7%), schiacciato da macchina operatrice (6 %), ribaltamento automezzo (4 %), travolto da mezzo trasporto in autostrada (3 %), investito da gettata calcestruzzo (1 %), caduta improvvisa materiale (1 %). Nell’8% dei casi il dato relativo alla causa dell’infortunio non è disponibile.
La maggior parte degli infortuni mortali nel settore costruzioni è avvenuta al Nord (68 %); nel centro e nel Sud si sono verificati rispettivamente il 13% ed il 19% dei casi.
L’età media degli edili morti nel primo semestre 2003 è di 40 anni; in 90 casi si trattava di lavoratori italiani, in 14 casi di stranieri in prevalenza dell’est Europeo.
Ricordiamo che per la prevenzione degli infortuni nel settore costruzioni, ed in particolare della tipologia della “caduta dall’alto”, è in atto una campagna al livello europeo articolata in programmi di informazione-formazione ed in attività ispettive. (Si veda Puntosicuro n.787):
I risultati del monitoraggio sono costantemente aggiornati sul sito di Fillea Cgil.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.
Pubblica un commento
Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.Banca Dati di PuntoSicuro
