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Imparare dagli errori: sottovalutare i rischi nell’uso dei trabattelli

Imparare dagli errori: sottovalutare i rischi nell’uso dei trabattelli
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Edilizia

15/09/2022

Esempi di infortuni di lavoro correlati all’uso di ponti mobili su ruote. Il montaggio di una tettoia fissa metallica e la discesa da un trabattello. La valutazione dei rischi, i rischi prevalenti e l’uso scorretto delle attrezzature.


Brescia, 15 Set – I trabattelli (UNI EN 1004-1:2021) e i piccoli trabattelli (UNI 11764:2019) sono attrezzature provvisionali spesso utilizzate, generalmente per lavori di breve durata, nei luoghi di lavoro in cui ci sia necessità di lavorare in altezza. Ad esempio sono impiegati in interventi di manutenzione, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione, di manutenzione di infrastrutture e impianti”.

 

Il problema è che spesso per queste attrezzature si tende non solo a ignorare i giusti criteri di scelta ai fini della tutela della sicurezza dei lavoratori, ma anche a sottovalutare i tanti rischi connessi al loro impiego.

 

Per questo motivo, dopo esserci soffermati nella scorsa puntata sull’uso di trabattelli/ponti mobili su ruote inadeguati, continuiamo il nostro viaggio attraverso gli infortuni gravi e mortali che ancora oggi avvengono nell’uso di queste particolari attrezzature.

 

Come sempre le dinamiche infortunistiche presentate sono tratte dalle schede dell’archivio di  INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti trattati nell’articolo:


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La sicurezza nel cantiere edile - 1 ora
Informazione ai lavoratori sui rischi specifici ai sensi dell'art. 36 del D.Lgs. 81/2008 - La sicurezza nel cantiere edile

 

Ancora infortuni nell’impiego dei trabattelli

Il primo caso riguarda il montaggio di una tettoia fissa metallica in ampliamento di un fabbricato esistente.

Un titolare di un’impresa, unitamente a due suoi dipendenti, con l’ ausilio di un trabattello di proprietà, inizia il montaggio di pilastrini metallici alti 145 cm su di un muro in cemento prefabbricato alto 3,45 metri largo 50 centimetri che servono come base per il successivo montaggio delle capriate.

Rimanendo all’interno del trabattello sul piano di calpestio, i lavoratori forano sulla sommità del muro prefabbricato e fissano temporaneamente i pilastrini con un solo tassello per consentire le dovute regolazioni una volta che siano state posizionate le capriate. L’operazione sopra descritta continua per tutta la mattinata.

Dopo la pausa pranzo, poco dopo la ripresa dei lavori, il titolare viene ritrovato da un suo dipendente, steso a terra, dalla parte opposta del muro dove si trova il trabattello. Vicino all’infortunato è rinvenuto un pilastrino metallico che nella mattina era stato fissato al muro. All’evento infortunistico non ha assistito nessuno, “si suppone che l’infortunato sia salito dal trabattello sul muro, e probabilmente, perdendo l’equilibrio, abbia tentato di aggrapparsi ad un pilastrino, il quale, essendo però fissato in modo provvisorio e precario, non abbia resistito alla forza impressa e unitamente all’infortunato sia caduto a terra da un’altezza di 3,5 metri. Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che sopra il muro è stato rinvenuto un foro e una strisciata che compatibilmente si può ritenere sia dovuta al cedimento e caduta del pilastrino”.

 

Il fattore causale rilevato nella scheda è l’infortunato che “saliva dal trabattello sul muro perdendo poi l’equilibrio”.

 

Nel secondo caso un lavoratore si trova in un cantiere in fase di finitura presso il quale deve rilevare le quote per tagliare una lastra di vetro da posare sulla copertura di una galleria di collegamento tra due edifici.

Il lavoratore è su di un trabattello che ha il piano di lavoro a 5,30 m da terra e su cui lavorano altri due lavoratori. L'intavolato da cui sta facendo i rilievi metrici ha una botola cha dà accesso ad un semi intavolato sottostante, posto a circa 2,50 m da terra.

Il lavoratore anziché scendere attraverso la botola e quindi all'interno del trabattello, esce all'esterno di questo e cade sulla pavimentazione sottostante.

Non è dato sapere se l'infortunato sia caduto scivolando mentre è uscito all'esterno dell'intavolato scavalcando il parapetto o durante la fase di discesa vera e propria.

Il trabattello era a norma e montato correttamente come da istruzioni fornite dal fabbricante. A seguito del politrauma subito il lavoratore decedeva il giorno successivo.

 

Dunque il fattore causale è l’attività dell'infortunato che “scendeva dall'esterno del trabattello e scivolava”.

 

La valutazione dei rischi, i rischi prevalenti e l’uso scorretto

Come indicato in premessa, e come emerge anche dai casi evidenziati, spesso c’è una grande sottovalutazione dei rischi connessi all’uso dei trabattelli. E per avere informazioni sui rischi e sulla loro valutazione possiamo fare riferimento al documento Inail “ Trabattelli. Guida tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione” pubblicato nel 2022, anche in aggiornamento di precedenti pubblicazioni su questa attrezzatura.

 

Il documento indica che se i rischi legati all’utilizzo dei trabattelli possono essere classificati in rischi prevalenti, rischi complementari e rischi derivanti dall’attività lavorativa, “assume particolare importanza anche il rischio dipendente dal ‘fattore umano’”. Per valutarlo è bene tener conto di “tutti quei fattori legati allo stato psico-fisico del lavoratore, al grado di formazione, alla sua competenza, ed, in generale, alla adozione di comportamenti corretti nel contesto lavorativo”.

 

Le principali tipologie di rischi prevalenti “da considerare durante l’utilizzo del trabattello sono:

  1. rischio di caduta dall’alto del lavoratore durante il montaggio, la trasformazione, lo smontaggio, l’impiego e lo spostamento del trabattello;
  2. rischio di ribaltamento, cedimenti differenziali alla base, inclinazione rispetto alla verticale del trabattello durante il montaggio, la trasformazione, lo smontaggio, l’impiego e lo spostamento;
  3. rischio derivante dall’uso scorretto ragionevolmente prevedibile;
  4. rischio derivante dalla presenza di linee elettriche aeree durante il montaggio, la trasformazione, lo smontaggio, l’impiego e lo spostamento del trabattello”.

 

Se il rischio di caduta dall’alto indicato sopra può dipendere dal “mancato rispetto delle procedure stabilite dal fabbricante”, il ribaltamento, i cedimenti differenziali alla base, l’inclinazione rispetto alla verticale del trabattello durante il montaggio, la trasformazione, lo smontaggio, l’impiego e lo spostamento “possono dipendere ad esempio:

  • dal mancato rispetto delle procedure di montaggio, trasformazione, smontaggio, impiego e spostamento stabilite dal fabbricante;
  • dalla mancata o errata installazione di alcuni componenti quali gli stabilizzatori, i telai stabilizzatori, le zavorre, le diagonali, i correnti;
  • dall’esecuzione di attività lavorative che comportano carichi orizzontali aggiuntivi rispetto a quelli considerati dal fabbricante;
  • dalla presenza dell’azione del vento che comporti un carico maggiore rispetto al carico del vento di progetto considerato dal fabbricante;
  • dalla scarsa portanza del piano di appoggio e/o dall’assenza o inadeguatezza degli elementi di ripartizione del carico verticale quando necessari;
  • dal mancato blocco delle ruote”.

 

Sempre riguardo ai rischi prevalenti il documento si sofferma anche sull’uso scorretto ragionevolmente prevedibile che “si verifica ad esempio quando:

  • viene utilizzata una scala portatile sulla piattaforma del trabattello per aumentarne l’altezza;
  • il trabattello viene spostato mentre un lavoratore o dei materiali si trovano su una piattaforma;
  • il trabattello viene utilizzato per lo sbarco in quota”.

 

Nella valutazione dei rischi occorre, inoltre, considerare “gli eventuali fattori concorrenti che potrebbero contribuire al verificarsi degli eventi dannosi”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale del documento Inail che riporta ulteriori indicazioni sia sulla valutazione dei rischi che sugli stessi rischi prevalenti, complementari e derivanti dall’attività lavorativa.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato – le schede di Infor.mo. 4020 e 4850 (archivio incidenti 2002/2018).

 

 

Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori - sottovalutare i rischi nell’uso dei trabattelli – le schede di Infor.mo. 4020 e 4850.

 

 


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