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Il fenomeno infortunistico in Veneto
Calano gli infortuni, ma non quelli mortali. Nel settore delle costruzioni l’andamento infortunistico, in aumento, è in controtendenza rispetto al dato nazionale.
Questi alcuni punti salienti estrapolati dal Rapporto annuale Inail 2002 stilato dalla Direzione regionale del Veneto.
Il documento integra il Rapporto annuale nazionale ed è articolato in due parti.
Nella prima vengono esaminati, all’interno del contesto socioeconomico, i dati infortunistici e tecnopatici, in particolare nel biennio 2001-2002; nella seconda parte del rapporto regionale vengono invece illustrate iniziative di prevenzione sviluppate nel 2002, a favore di enti ed aziende private.
Riguardo all’andamento infortunistico, nel 2002 in Veneto si sono verificati circa 124.000 infortuni, rispetto al 2001 si è registrata una flessione del 5,7%; più accentuata rispetto al dato nazionale (-3,6%).
Un incremento, in controtendenza rispetto al dato nazionale, si è registrato invece per gli infortuni mortali, passati da 111 a 129 (+16%).
La tendenza all’aumento degli infortuni mortali si è purtroppo confermata nel primo semestre del 2003 (23 morti bianche in più rispetto all’analogo semestre 2002 - da 63 a 86; +36%). (Si veda PuntoSicuro del 6 ottobre 2003).
In particolare “il settore delle costruzioni, trainante per l’economia veneta in termini di reddito, di addetti e di sviluppo imprenditoriale ha registrato un aumento degli infortuni dell’1,6%, in controtendenza con la riduzione del 2,9% a livello nazionale.”
Tale settore, uno dei più rischiosi a livello nazionale con un indice di frequenza pari a 67,85 infortuni indennizzati per 1000 addetti (contro il valore medio generale di tutte le attività pari al 40,91) in Veneto raggiunge un indice di frequenza pari a 85,01.
Il testo integrale del Rapporto annuale Inail Veneto 2002 è scaricabile qui.
Questi alcuni punti salienti estrapolati dal Rapporto annuale Inail 2002 stilato dalla Direzione regionale del Veneto.
Il documento integra il Rapporto annuale nazionale ed è articolato in due parti.
Nella prima vengono esaminati, all’interno del contesto socioeconomico, i dati infortunistici e tecnopatici, in particolare nel biennio 2001-2002; nella seconda parte del rapporto regionale vengono invece illustrate iniziative di prevenzione sviluppate nel 2002, a favore di enti ed aziende private.
Riguardo all’andamento infortunistico, nel 2002 in Veneto si sono verificati circa 124.000 infortuni, rispetto al 2001 si è registrata una flessione del 5,7%; più accentuata rispetto al dato nazionale (-3,6%).
Un incremento, in controtendenza rispetto al dato nazionale, si è registrato invece per gli infortuni mortali, passati da 111 a 129 (+16%).
La tendenza all’aumento degli infortuni mortali si è purtroppo confermata nel primo semestre del 2003 (23 morti bianche in più rispetto all’analogo semestre 2002 - da 63 a 86; +36%). (Si veda PuntoSicuro del 6 ottobre 2003).
In particolare “il settore delle costruzioni, trainante per l’economia veneta in termini di reddito, di addetti e di sviluppo imprenditoriale ha registrato un aumento degli infortuni dell’1,6%, in controtendenza con la riduzione del 2,9% a livello nazionale.”
Tale settore, uno dei più rischiosi a livello nazionale con un indice di frequenza pari a 67,85 infortuni indennizzati per 1000 addetti (contro il valore medio generale di tutte le attività pari al 40,91) in Veneto raggiunge un indice di frequenza pari a 85,01.
Il testo integrale del Rapporto annuale Inail Veneto 2002 è scaricabile qui.
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