Gruppo Tecnico Interregionale: attività su edilizia, sovraccarico e stress
Infatti, come ricordato nell’intervento “ Self-Portrait del Gruppo Tecnico Interregionale per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori”, a cura di Nicoletta Cornaggia (Coordinamento Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza Luoghi Lavoro - Regione Lombardia - DG Welfare - Struttura Ambienti di vita e di lavoro), il Gruppo Tecnico Interregionale affronta il cambiamento organizzandosi in Gruppi Tematici, che “presidiano Programmi e Piani di settore”, “consapevole che su temi vecchi e nuovi è importante mantenere il presidio, aperto al confronto interno ed esterno:
- tra operatori dei servizi delle diverse Regioni/ASL;
- con operatori delle altre Istituzioni - INAIL, DIL, INPS, VVF - e con le parti sociali, con gli ordini e le associazioni scientifiche”.
Per permettere ai nostri lettori di conoscere le competenze, gli obiettivi, i punti di forza, i lavori in corso di questi importanti gruppi, che affrontano varie criticità relative alla prevenzione e ai rischi presenti nei luoghi di lavoro, ci soffermiamo oggi su uno degli interventi relativo ai gruppi di lavoro.
Gli obiettivi dei gruppi tematici
Nell’intervento “Gruppi di Lavoro” - dedicato a stress lavoro correlato, edilizia, agricoltura, cancerogeni occupazionali, tumori professionali, sovraccarico biomeccanico – si ricordano il Piano nazionale della prevenzione e gli obiettivi generali e trasversali ai Gruppi di Lavoro:
- “Applicazione di criteri omogenei e condivisi su tutto il territorio nazionale in ordine a: processo di graduazione del rischio (importanza delle fonti informative e della solidità dei dati disponibili); procedure di prevenzione e controllo ‘impresa mirata’;
- Consolidamento e più efficace strutturazione delle azioni di derivazione dal Coordinamento ex art. 7 D. Lgs 81/08;
- Potenziamento della collaborazione dei Servizi con i Medici Competenti e i Consulenti per le imprese al fine di favorire l’emersione del fenomeno tecnopatico per un suo reale contenimento e adeguato riconoscimento;
- Integrazione tra diversi Gruppi di Lavoro su focus comuni;
- Realizzazione di reservoir di Buone Prassi e soluzioni tecniche facilmente fruibili da parte delle Imprese;
- Individuazione di strategie puntualmente definite dai Servizi a favore di processi di assistenza alle imprese, nell’ottica del ‘rendere le imprese capaci di’, in coerenza con i principi della Responsabilità Sociale di Impresa”.
Le patologie da sovraccarico biomeccanico
Riguardo al Piano Nazionale Patologie da Sovraccarico Biomeccanico questi sono gli obiettivi specifici del gruppo:
- “Integrazione con Piano Nazionale Edilizia:
- Partecipazione a programmi formativi mirati;
- Previsione di attività specifica sul MSK durante l’attività di vigilanza;
- Integrazione con Piano Nazionale Agricoltura;
- Schede di prevalutazione dei rischi per coltivazioni specifiche”.
Le “competenze/attuazioni tecniche” riguardano la “definizione di strumenti per la valutazione semplificata dei rischi da sovraccarico biomeccanico dell’apparato muscolo scheletrico con particolare riferimento alle piccole e micro imprese verso la definizione di strumenti per l’autovalutazione”.
Riguardo, invece, ai punti di forza/lavori in corso si ricorda che è “concluso il percorso di condivisione nazionale degli indirizzi per l’applicazione del titolo VI del D.Lgs. 81/08 e per la valutazione e gestione del rischio connesso alla Movimentazione MMC”. Ed è in corso la “condivisione di:
- Indirizzi per la valutazione e gestione del rischio connesso ai movimenti ripetuti degli arti superiori;
- Indirizzi per la valutazione e gestione del rischio connesso alla movimentazione dei pazienti non autosufficienti”.
Stress lavoro correlato
In merito al Piano Nazionale Stress Lavoro-correlato questi sono gli obiettivi specifici di rilievo in relazione ai bisogni di prevenzione:
- “Assicurare la trasferibilità delle conoscenze ed esperienze maturate con il progetto CCM ai Servizi e alle Aziende;
- Definire metodologie e strumenti condivisi di prevenzione e controllo che tengano conto delle specificità aziendali e propongano soluzioni facilmente fruibili dalle aziende;
- Sviluppare l’attività di assistenza, con attenzione alle caratteristiche proprie delle micro e piccole imprese;
- Produrre e diffondere materiale documentale a supporto della corretta gestione del rischio”.
Le competenze/attuazioni tecniche riguardano la “definizione puntuale degli elementi oggetto del controllo, della tipologia della struttura oggetto del controllo e della motivazione del controllo”. Ed è importante “favorire l’utilizzo di metodologie e strumenti per la valutazione dei rischi adeguati a supportare il processo di autovalutazione da parte delle aziende”.
Rimandando ad altri articoli del nostro giornale la presentazione degli altri gruppi tematici e degli obiettivi dati dal Gruppo Tecnico a metà 2017, ci soffermiamo in conclusione sulll’edilizia.
La prevenzione in edilizia
In merito al lavoro del GTI relativo al Piano Nazionale Edilizia sono presentati innanzitutto gli obiettivi specifici:
- “Vigilanza e controllo del territorio con criteri di ‘intelligence’ per la selezione dei cantieri notificati, con controlli ‘a vista’ su tutte le situazioni a rischio grave principalmente quelle ‘sotto il minimo etico di sicurezza’;
- Coinvolgimento di tutti gli Enti preposti al controllo affinché siano garantiti idonei livelli di salute e di sicurezza dei lavoratori nonché il rispetto delle regole assicurative, previdenziali e contrattuali;
- Sviluppo dei sistemi delle notifiche on-line in tutte le regioni;
- Sostegno al ruolo della bilateralità;
- Promozione della Sorveglianza sanitaria nel comparto per favorire l’emersione e il riconoscimento delle MP e verifica della sorveglianza sanitaria;
- Incentivazione dei percorsi formativi, informativi e di assistenza mirati ad ogni categoria di lavoratori e ai professionisti del settore;
- Realizzazione di accordi di collaborazione con gli enti bilaterali/organismi paritetici, le parti sociali, gli ordini professionali, altre Istituzioni anche al fine di produrre soluzioni di sicurezza e/o promuovere lo sviluppo di modelli di organizzazione e gestione”.
Rimandando alla lettura integrale del documento agli atti, che si sofferma anche sui vari punti di forza (relativi ad esempio alla vigilanza, alla promozione della sorveglianza sanitaria e alla sottoscrizione di protocolli d’intesa), concludiamo segnalando il “work in progress”, alla data del forum, con riferimento all’adozione di atti di indirizzo nazionali “finalizzati a garantire uniformità e trasparenza nell’attività di vigilanza in particolare riguardo a problematiche su:
- Grandi Opere;
- Palchi e fiere;
- Lavori sulle coperture;
- Stipula protocolli d’intesa con Consiglio Nazionale Ingegneri Attivazione tavolo tecnico con INAIL per lo sviluppo di iniziative previste dal PNE con particolare riferimento ad archivio di bune pratiche, campagne di comunicazione, etc.;
- Attivazione Comitato paritetico previsto dal protocollo con CNCPT e Formedil”.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
“ Gruppi di Lavoro - Piano Nazionale Stress Lavoro Correlato, Piano Nazionale Edilizia, Piano Nazionale Agricoltura, Piano Nazionale Cancerogeni Occupazionali e i Tumori Professionali, Piano Nazionale Patologie da Sovraccarico Biomeccanico”, intervento al “Forum del Gruppo Tecnico Interregionale per la salute e sicurezza sul lavoro” (formato PPT, 733 kB).
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