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Cantieri alta velocita' in Piemonte: in aumento gli infortuni

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

10/06/2004

L’indice di gravità degli incidenti è tuttavia minore rispetto a quello generale del comparto costruzioni. I risultati del monitoraggio Orme-Tav.

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In Piemonte un’interessante iniziativa di monitoraggio degli infortuni è realizzata dall’Osservatorio Orme-Tav relativamente ai cantieri di costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Novara.
Nei giorni scorsi l’osservatorio ha presentato la bozza della terza rilevazione relativa al secondo semestre 2003.

Nel periodo luglio-dicembre 2003 sono state autorizzate a lavorare sui cantieri 461 ditte, 108 delle quali collaborano con ORME-TAV con una copertura del 95% dei lavoratori.
A dicembre 2003 il numero di lavoratori sui cantieri è di 5404, per l’80% con qualifica di operaio o apprendista.

Il numero assoluto di infortuni è aumentato nei tre semestri considerati, parallelamente all’aumento delle ditte impegnate nella costruzione. Sono infatti passati dai 91 del secondo semestre 2002 a 141 nel primo semestre 2003 e hanno raggiunto i 414 casi nel secondo semestre 2003 (385 tra le ditte collaboranti).
Una elevata percentuale degli infortuni (40%) riguarda i carpentieri.

Per interpretare l’andamento infortunistico, l’Osservatorio ha confrontato l’indice di frequenza degli infortuni con il dato nazionale e regionale.
Il comparto della costruzione di strade e ferrovie risulta ad alto rischio infortunistico in Italia (7,21 infortuni ogni cento addetti nel triennio 1999-2001) ed in Piemonte (6,23 infortuni ogni cento addetti nel triennio 1999-2001): il tasso infortunistico medio per tutti i comparti nello stesso periodo è rispettivamente di 3,98 e 3,66 infortuni per cento addetti.
Sulla tratta Torino-Novara si misura però un indice di frequenza di molto superiore: 16,3 infortuni per cento addetti.
“Tale osservazione - rilevano gli esperti dell’osservatorio - può essere considerata un effetto positivo del sistema di monitoraggio sulla sicurezza istituito ad hoc sulla tratta, che indurrebbe ad una segnalazione puntuale di eventi infortunistici a prognosi molto lieve che “solitamente” sfuggono alla notifica Inail. Ciò sarebbe confermato dalla gravità media decisamente inferiore rispetto a quella misurata in Italia ed in Piemonte. Inoltre, analizzando la distribuzione percentuale per classe di gravità, è proprio nel gruppo di infortuni con prognosi compresa tra 4 e 7 giorni che si osservano le differenze maggiori con la distribuzione degli infortuni in Italia.”

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