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Arrivano i primi risultati della task force di ispettori ministeriali nei cantieri edili bergamaschi
La task force di ispettori ministeriali, istituita per il controllo dell'applicazione della normativa antinfortunistica nei cantieri edili bergamaschi, comincia a fornire i primi resoconti. E sono dati impressionanti, anche se probabilmente non inattesi: dopo tre settimane di controlli a campione, la percentuale di aziende dove sono state riscontrate violazioni è del 95.5%.
E' pur vero che molte delle contestazioni sono di carattere formale, come la mancanza del registro infortuni, ma è comunque da notare che in ben 27 casi sono stati emessi provvedimenti di sospensione dei lavori per gravi carenze nella prevenzione antinfortunistica, e in 5 casi i cantieri sono stati addirittura messi sotto sequestro.
Inoltre, il 33.7% dei lavoratori trovati sui cantieri è risultato irregolare, compresi sedici minori.
Sul fronte delle sanzioni, omettendo quelle di natura amministrativa, per quelle relative a reati penali, ne sono state comminate per 370 milioni, a cui si aggiungono 285 milioni di evasioni contributive all'Inps.
C'è comunque di che rallegrarsi, a detta di Giovanni Gurrado, Coordinatore nazionale degli ispettori ministeriali, visto che questi dati sono comunque migliori di quelli registrati due anni fa in analoghi controlli.
E' pur vero che molte delle contestazioni sono di carattere formale, come la mancanza del registro infortuni, ma è comunque da notare che in ben 27 casi sono stati emessi provvedimenti di sospensione dei lavori per gravi carenze nella prevenzione antinfortunistica, e in 5 casi i cantieri sono stati addirittura messi sotto sequestro.
Inoltre, il 33.7% dei lavoratori trovati sui cantieri è risultato irregolare, compresi sedici minori.
Sul fronte delle sanzioni, omettendo quelle di natura amministrativa, per quelle relative a reati penali, ne sono state comminate per 370 milioni, a cui si aggiungono 285 milioni di evasioni contributive all'Inps.
C'è comunque di che rallegrarsi, a detta di Giovanni Gurrado, Coordinatore nazionale degli ispettori ministeriali, visto che questi dati sono comunque migliori di quelli registrati due anni fa in analoghi controlli.
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