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Amianto in Emilia-Romagna
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Un’indagine svolta dall’Arpa dell’Emilia-Romagna ha reso noti i dati relativi a un censimento svolto su base regionale per verificare la presenza di amianto negli edifici. Sono 1178 i siti in Emilia-Romagna con presenza di materiale contenente amianto. La maggior parte, 1037, riguarda edifici pubblici in centri urbani, 141 impianti industriali e 20 ambienti naturali.
In Emilia-Romagna l’individuazione dei siti con presenza di amianto friabile è iniziata nel 1985, a seguito del primo censimento riservato a scuole e ospedali ed è continuata con il successivo censimento del 1997 a cui il Laboratorio amianto di Reggio Emilia di Arpa ha collaborato attivamente. Questo ha consentito un intervento capillare nel territorio regionale con oltre 4000 contatti di strutture pubbliche e private e più di 1300 sopralluoghi, che hanno permesso la raccolta di informazioni per oltre mille edifici e più di un centinaio tra siti dismessi e impianti industriali.
In ogni provincia, mediamente, oltre il 60 per cento degli edifici sono di pubblico accesso. Tutti i siti sono stati georeferenziati su mappe digitalizzate e classificati secondo le indicazioni di legge in 4 categorie: impianti industriali attivi o dismessi (categoria 1), edifici pubblici o privati (categoria 2), aree con presenza naturale di amianto (categoria 3) e altra presenza di amianto da attività antropica (categoria 4). In aggiunta a queste categorie sono stati catalogati anche i siti dismessi e non ancora bonificati.
Il maggior numero degli edifici censiti è a Modena (206), seguita da Reggio Emilia (183), Bologna (167), Ferrara (115) e Rimini (107). Agli ultimi posti Piacenza (98), Forlì-Cesena (97), Parma (95) e Ravenna (93).
In Emilia-Romagna l’individuazione dei siti con presenza di amianto friabile è iniziata nel 1985, a seguito del primo censimento riservato a scuole e ospedali ed è continuata con il successivo censimento del 1997 a cui il Laboratorio amianto di Reggio Emilia di Arpa ha collaborato attivamente. Questo ha consentito un intervento capillare nel territorio regionale con oltre 4000 contatti di strutture pubbliche e private e più di 1300 sopralluoghi, che hanno permesso la raccolta di informazioni per oltre mille edifici e più di un centinaio tra siti dismessi e impianti industriali.
In ogni provincia, mediamente, oltre il 60 per cento degli edifici sono di pubblico accesso. Tutti i siti sono stati georeferenziati su mappe digitalizzate e classificati secondo le indicazioni di legge in 4 categorie: impianti industriali attivi o dismessi (categoria 1), edifici pubblici o privati (categoria 2), aree con presenza naturale di amianto (categoria 3) e altra presenza di amianto da attività antropica (categoria 4). In aggiunta a queste categorie sono stati catalogati anche i siti dismessi e non ancora bonificati.
Il maggior numero degli edifici censiti è a Modena (206), seguita da Reggio Emilia (183), Bologna (167), Ferrara (115) e Rimini (107). Agli ultimi posti Piacenza (98), Forlì-Cesena (97), Parma (95) e Ravenna (93).
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