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Alta velocita' ferroviaria: sicurezza sotto accusa

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

24/02/2003

I Cantieri nell'Appennino per la costruzione della linea ad alta velocità hanno registrato 4 morti e 2.500 infortuni in 4 anni di lavori

Quattro morti e 2.532 infortuni sul lavoro si sono verificati dal 1998 al primo semestre 2002 nei cantieri dell' Alta velocità ferroviaria Firenze-Bologna. 692 sono stati gli incidenti gravi pari al 27,3%, quasi uno su quattro.
La denuncia della situazione infortuni nei Cantieri della TAV nell'Appennino per la costruzione della linea ad alta velocità è pubblicata dal quotidiano La nuova Ferrara.

Punto sicuro si è già occupato della sicurezza nei cantieri dell'alta velocità nel numero del 13/12/2002 segnalando le iniziative di prevenzione promosse dalla Regione Piemonte.

Nei cantieri dell'appennino "sono stati 1.924 i provvedimenti emessi dai servizi di prevenzione per inosservanze della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro".
"In base ad un rapporto dell' Osservatorio congiunto sulla Tav delle Regioni Emilia Romagna e Toscana, il 13% dei 2.532 infortuni è stato di entità lieve (328 casi per prognosi da 1 a 3 giorni), il 59,7% per prognosi da 4 a 30 giorni (1.512), il 27,3% (692) per oltre 30 giorni a causa di incidenti che comprendono tutte le inabilità ed invalidità più gravi, anche quelle permanenti di cui però non è possibile avere conoscenza esatta.
Il 68,4% degli incidenti si è verificato nelle gallerie ferroviarie di nuova costruzione; il 13,6% in attività all' aperto (piazzali); il 10,6% in servizi ai cantieri.

Nel periodo 1997-2001 sono stati 934 i lavoratori della Tav che hanno riportato «sordità neurosensoriale» dovuta al rumore emesso da macchinari ed attrezzature. I più esposti agli infortuni sono minatori (33%) e carpentieri (34%).

Secondo un'associazione ambientalista, "Inoltre, nelle ore notturne i controlli della Asl precipitano sotto il 5%, contro l' oltre 80% dei sopralluoghi svolti nei cantieri in orario diurno dalle 6 alle 14. Ma è proprio di notte che aumentano i rischi di infortunio".

Inoltre, altri 5 decessi non ufficialmente registrati sono invece da ricondurre all'attività dei cantieri: "tre lavoratori deceduti in incidenti stradali mentre erano in viaggio verso il Mugello provenendo dalle regioni di residenza (il 90% degli operai proviene dall' Italia centromeridionale); un camionista morto sulla statale Barberinese mentre trasportava materiale dai cantieri; un' anziana passante travolta a Sesto Fiorentino da un Tir impegnato per la Tav".
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