Abbiamo già iniziato a presentare un opuscolo redatto nell’ambito di questa
campagna e dal titolo “
Alleggerisci il carico: informazioni per i datori di lavoro e i lavoratori del settore delle costruzioni”.
Con l’obiettivo di sensibilizzare datori di lavoro e lavoratori sui rischi e sui costi di una sottovalutazione del problema della
movimentazione manuale dei carichi, abbiamo descritto i fattori di rischio relativi al tipo di lavoro, al tipo di carico, alle caratteristiche del luogo di lavoro e del lavoratore.
Nel capitolo relativo alle
attività di prevenzione si ricorda che in Europa esiste la
direttiva 89/391/EEC che dà precise indicazioni ai diversi paesi in merito al miglioramento della sicurezza e per la protezione della salute dei lavoratori.
In particolare la direttiva implementa nove principi sulla prevenzione per i rischi professionali:
- evitare i rischi;
- valutare i rischi che non possono essere evitati;
- combattere i rischi alla fonte;
- adattare il lavoro al lavoratore;
- sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o è meno pericoloso;
- sviluppare una politica generale coerente di prevenzione che riguarda la tecnologia, l'organizzazione del lavoro, le condizioni di lavoro, i rapporti sociali e l'influenza di fattori relativi all’ambiente lavorativo;
- dare priorità a misure di protezione collettive sulle misure di protezione individuali;
- dare istruzioni adatte ai lavoratori.
Eliminazione del rischio
È possibile farlo con “la meccanizzazione o l'automazione delle attività di movimentazione”, ad esempio utilizzando
attrezzature di sollevamento come le gru.
Il conseguente aumento dei costi può essere in parte bilanciato “dalla riduzione del tempo impiegato” e “dalla diminuzione dei costi relativi ai periodi di congedo per malattia del lavoratore”.
Ecco alcuni esempi, riportati sia sull’opuscolo che su un manifesto prodotto per la campagna di comunicazione:
- per la movimentazione dei materiali edili, per esempio di lastre del marciapiede, si possono utilizzare gli attrezzi a magneti o a pressione montati sui sollevatori;
- per l’esecuzione di uno scavo in uno spazio stretto, se ci sono le condizioni adatte, si può usare una scavatrice accelerando notevolmente i tempi;
- per “il trasporto verticale di persone, materiali edili o attrezzi ausiliari può essere utilizzato un elevatore elettrico montato sulla parete esterna dell’edificio in costruzione o in ristrutturazione”.
Riduzione del rischio
Molte attività di movimentazione manuale possono essere inevitabili.
In questo caso devono essere applicate misure tecniche o organizzative per ridurre il rischio di infortunio:
- “le misure tecniche comprendono l'uso di nastri trasportatori, carrelli,
sollevatori, sistemi di trasporto pneumatico, attrezzature (sistemi di presa)”;
- “le misure organizzative possono comprendere un cambiamento dei metodi di lavoro o della loro sequenza, ordinando le merci in confezioni più maneggevoli, garantendo dei periodi di riposo ottimali sul lavoro”.
Ecco alcuni esempi di misure tecniche e organizzative:
- ridurre le fonti di pericolo ordinando le merci in confezioni più maneggevoli e più leggere o ordinandole “in imballaggi collettivi adattati al mezzo di trasporto a disposizione”;
- equipaggiare i posti di lavoro “con attrezzature e mezzi progettati specificatamente con i requisiti ergonomici”. Ad esempio nei lavori di lastricatura si possono dotare i lavoratori di idonee ginocchiere;
- applicare nuove soluzioni che possano ridurre gli incidenti dovuti alla fretta e allo stress. Ad esempio per la movimentazione dei materiali più piccoli si possono utilizzare i magneti manuali e le ventose;
- introdurre intervalli di tempo adeguati al luogo di lavoro.
Riguardo alle
pause il documento ricorda che per determinare le lunghezze degli intervalli sul lavoro si dovrebbe considerare quanto segue:
- “l’introduzione di intervalli supplementari sul lavoro è consigliabile nel caso esista un sforzo di intensità superiore alla media”;
- più il lavoro è gravoso ed oneroso, prima deve avvenire il primo intervallo;
- “durante i turni di notte e di pomeriggio ci dovrebbero essere più intervalli rispetto ai turni di mattina;
- il ritmo intenso di lavoro dovrebbe comportare intervalli più frequenti”.
L’opuscolo ricorda inoltre la necessità di una
politica preventiva coerente e globale da parte del datore di lavoro in relazione alla movimentazione manuale dei carichi e di un
addestramento per i lavoratori sull'uso adeguato delle attrezzature e sulle tecniche di movimentazione manuale.
Riguardo alla prevenzione il documento, che continua poi con un capitolo sulla valutazione del rischio, conclude suggerendo ai datori di lavoro una politica globale di
promozione della salute nei luoghi di lavoro.
È possibile modificare i comportamenti meno salutari dei lavoratori, magari consigliando loro di rinunciare a fumare o di ridurre il proprio peso eccedente e vigilando affinché non avvengano discriminazioni o situazioni di tensione che possano indurre stress.
Poster relativo alla Campagna europea di comunicazione e di controllo sulla movimentazione manuale dei carichi 2008 (formato PDF, 828 kB).
Tiziano Menduto