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Alcune iniziative antinfortunistiche a Genova
Arrivano dalla Liguria due iniziative antinfortunistiche: un seminario su infortuni e malattie e la ''task force'' ispettiva ministeriale per la verifica dei cantieri edili.
L'incontro promosso a Genova dall'Inail ha messo in evidenza come in Liguria il numero degli infortuni sia sostanzialmente stabile: circa 30.000 all'anno.
Le città più colpite sono Genova, Savona e La Spezia, mentre la città con meno infortuni è Imperia.
Le malattie più frequenti sono la diminuzione dell'udito (38.8%), la silicosi (14.9%) e l'asbestosi con il 13.1%.
A fronte di questi dati, una iniziativa di prevenzione è quella rappresentata dalla ''task force'' ispettiva ministeriale per la verifica dei cantieri edili che, come in molte altre regioni italiane, è attiva in questo periodo.
L'attività della squadra sarà particolarmente intensa in questi mesi per la prossima presenza a Genova del summit dei G8 e delle conseguenti opere di abbellimento della città, che inevitabilmente dovranno fare fronte a delle precise scadenze di consegna dei lavori (di tale argomento abbiamo parlato nel numero 228 della nostra rivista).
Il rischio è che nella fretta di concludere i lavori si omettano le necessarie misure di sicurezza e si opti per l'utilizzo di lavoratori non in regola.
L'incontro promosso a Genova dall'Inail ha messo in evidenza come in Liguria il numero degli infortuni sia sostanzialmente stabile: circa 30.000 all'anno.
Le città più colpite sono Genova, Savona e La Spezia, mentre la città con meno infortuni è Imperia.
Le malattie più frequenti sono la diminuzione dell'udito (38.8%), la silicosi (14.9%) e l'asbestosi con il 13.1%.
A fronte di questi dati, una iniziativa di prevenzione è quella rappresentata dalla ''task force'' ispettiva ministeriale per la verifica dei cantieri edili che, come in molte altre regioni italiane, è attiva in questo periodo.
L'attività della squadra sarà particolarmente intensa in questi mesi per la prossima presenza a Genova del summit dei G8 e delle conseguenti opere di abbellimento della città, che inevitabilmente dovranno fare fronte a delle precise scadenze di consegna dei lavori (di tale argomento abbiamo parlato nel numero 228 della nostra rivista).
Il rischio è che nella fretta di concludere i lavori si omettano le necessarie misure di sicurezza e si opti per l'utilizzo di lavoratori non in regola.
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