TEST DI PROVA PER DPI IN FIERA

Creare una cultura della sicurezza: questo è l’obiettivo che si è posta ASSOSIC (l’Associazione che rappresenta i fabbricanti e commercianti italiani di prodotti antinfortunistici, aderente ad Anima - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine).

ASSOSIC, patrocinatrice di SICURTECH Expo, per festeggiare i suoi 25 anni di attività allestisce per la prima volta un’area dimostrativa in cui si svolgeranno test di prova e di collaudo su Dispositivi di Protezione Individuale, utilizzando apparecchiature normalmente impiegate dai laboratori di certificazione. In particolare sarà possibile assistere a test di prova d’urto sul puntale e antistaticità delle calzature di sicurezza, impermeabilità dei tessuti, taglio e abrasioni sui pellami, impatto sul corpo in caso di caduta, urto sugli elmetti di protezione.
Inoltre, sempre nell'ambito della fiera, ASSOSIC organizza due convegni su temi di grande attualità.
Il primo, dedicato alla promozione dell’utilizzo del marchio europeo ecologico “Ecolabel” sui Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), punta l’attenzione sull’importanza di garantire gli standard comunitari in materia di salvaguardia dell’ambiente; condizioni di sicurezza, igieniche e salariali per i fabbricanti e i commercianti di DPI; tutela della salute e comfort per gli utilizzatori di prodotti ecologici.
Il secondo convegno, “Aviaria, Sars, terrorismo chimico biologico: riduzione del rischio di contaminazione attraverso i Dispositivi di Protezione Individuale”, vuole colmare la mancanza di informazione da parte delle istituzioni e degli operatori del mercato della sicurezza sui rischi che quotidianamente corrono tutti coloro che operano in ambiente sanitario/ospedaliero, in centri potenzialmente “esplosivi” quali dogane, collettività, penitenziari, gruppi e/o associazioni di interventi di emergenza (servizio 118, Protezione Civile, ecc).

Il Presidente di ASSOSIC ricorda: “Chi acquista, incluse le grandi imprese e le istituzioni pubbliche, ignora o sottovaluta i rischi a cui va incontro acquistando materiali non all'altezza per prevenire i rischi o limitare i danni di incidenti. E anche chi vende sovente non si rende conto della delicatezza del problema e quindi delle responsabilità che si assume vendendo materiale inadatto”.