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Qual è il legame tra i disturbi muscoloscheletrici e i rischi psicosociali?

Qual è il legame tra i disturbi muscoloscheletrici e i rischi psicosociali?
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Disturbi Muscolo Scheletrici

17/12/2021

Un rapporto prodotto per la campagna europea 2020-2022 sui disturbi muscoloscheletrici si sofferma sul legame tra DMS e fattori lavorativi di rischio psicosociale. Gli obiettivi del rapporto e l’effetto combinato dei fattori biomeccanici e psicosociali.

Bilbao, 17 Dic – Come ricordato più volte durante la campagna europea 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” i disturbi muscoloscheletrici (DMS) sono il principale problema di salute nei luoghi di lavoro dell'Unione Europea.

Il 60% di tutti i lavoratori con un problema di salute in ambito lavorativo – secondo un’indagine sulla situazione dei lavoratori dell'Unione europea (EU-LFS) - indica i disturbi muscoloscheletrici come il problema più grave, mentre il 16% fa riferimento a stress, depressione e ansia.

 

Il mondo del lavoro sta inoltre assistendo a grandi cambiamenti causati dalla sempre più diffusa digitalizzazione, dall'aumento dell'uso del computer e la riduzione del lavoro fisico, anche nell'industria. Il lavoro diventa più veloce e complesso, sono presenti più ripetizioni, più posizioni statiche prolungate e/o posture scorrette, ad esempio quando si lavora da casa in una postazione di lavoro ergonomicamente non adeguata.

Questi cambiamenti possono essere associati sia ad un aumento dei problemi di salute mentale, come lo stress e l'esaurimento mentale, sia a dei problemi di salute fisica, ad esempio i disturbi muscoloscheletrici.

 

Qual è il legame tra i disturbi muscoloscheletrici e i rischi psicosociali?

 

Per rispondere a questa domanda l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA), che si era già occupata in passato di questa associazione tra DMS e rischi psicosociali, ha pubblicato il documento “Musculoskeletal disorders and psychosocial risk factors in the workplace — statistical analysis of EU-wide survey data – Report”, un rapporto relativo ai fattori di rischio psicosociale e ai disturbi muscoloscheletrici nei luoghi di lavoro in relazione ad un’analisi statistica dei dati relativi ad un’indagine nella UE.

 

 

L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:


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Il rapporto su rischi psicosociali e disturbi muscoloscheletrici

Il documento - a cura di Sem Vandekerckhove, Karolien Lenaerts, Lise Szekér, Sam Desiere, Miet Lamberts, Monique Ramioul (HIVA-KU Leuven) – si occupa di due aspetti legati alla salute: i DMS e il benessere mentale.

 

Riguardo ai disturbi muscoloscheletrici, con riferimento alle malattie periarticolari degli arti e della colonna vertebrale e a una serie di sindromi dolorose multiple o localizzate, ci si sofferma in particolare su mal di schiena, DMS degli arti superiori e del collo e DMS degli arti inferiori.

Mentre riguardo al benessere mentale, alla salute mentale, si fa riferimento alla definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come uno “uno stato di benessere nel quale una persona può realizzarsi, superare le tensioni della vita quotidiana, svolgere un lavoro produttivo e contribuire alla vita della propria comunità".

 

Inoltre i rischi psicosociali sono definiti dall'Agenzia europea come gli aspetti della progettazione, organizzazione e gestione del lavoro e del suo contesto sociale e ambientale che possono causare danni psicologici, sociali o fisici.

 

L’importanza dell’effetto combinato di fattori biomeccanici e psicosociali

Riguardo all’associazione dei rischi psicosociali con i disturbi muscoloscheletrici il documento indica che se lo stress biomeccanico è un fattore importante in relazione ai DMS, anche i fattori psicosociali sono inequivocabilmente collegati ai disturbi muscoloscheletrici. E l'effetto combinato di fattori biomeccanici e psicosociali è maggiore degli effetti correlati ai fattori economici e alle caratteristiche del lavoratore (genere, età, istruzione, origine).

 

Tra le altre cose il rapporto indica che c'è un chiaro impatto negativo delle variabili legate all'orario di lavoro. Mentre contrariamente alle aspettative, i fattori legati all'autonomia lavorativa non hanno alcun effetto chiaro o significativo.

 

Lo studio ha esaminato la relazione tra i fattori psicosociali sul lavoro e i DMS lavorativi basandosi su un quadro concettuale col quale sono stati esplorati tre percorsi che collegano le caratteristiche del lavoro alla salute del lavoratore:

  1. un percorso biomeccanico, che collega gli sforzi fisici ai DMS e può influenzare il benessere come risultato secondario;
  2. un percorso psicosociale, che collega lo sforzo mentale al benessere e può tradursi in DMS come risultato secondario;
  3. percorsi di prevenzione, che indicano come le caratteristiche organizzative, le prassi lavorative e le caratteristiche del lavoratore possono intervenire direttamente nei percorsi biomeccanici e psicosociali.

 

I fattori su cui agire per migliorare la prevenzione

In conclusione la relazione analizza i dati tratti dall’ultima indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS) e dall’indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER) per esaminare il nesso tra le caratteristiche professionali dei singoli lavoratori (ad esempio i fattori biomeccanici e psicosociali), accanto alle pratiche di gestione aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e i DMS e il benessere mentale.

 

Viene riscontrata una forte influenza di alcuni fattori psicosociali sui DMS e sul benessere.

La relazione fornisce poi utili raccomandazioni e sottolinea la necessità di valutazioni globali dei rischi per ridurre al minimo gli esiti negativi sulla salute nei luoghi di lavoro.

 

I risultati suggeriscono che sono possibili miglioramenti sostanziali in materia di DMS e benessere.  In particolare alcuni fattori psicosociali che hanno una forte influenza sui DMS e sul benessere possono riguardare, come già indicato, gli orari lavorativi, la sicurezza nell’attività e la partecipazione dei lavoratori. Questi fattori possono essere valutati, affrontati e ridotti. Al contrario ci sono altri fattori, come l’autonomia lavorativa, che potrebbero ridurre lo stress legato al lavoro, su cui è meno facile incidere a livello preventivo.

 

Riguardo alla valutazione dei rischi – conclude la relazione - può essere utile un approccio olistico ed è necessario lo sviluppo di linee guida e lo scambio di buone pratiche tra aziende su come prevenire i rischi psicosociali e creare un’adeguata cultura aziendale in materia di salute.

 

 

Il link al sito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”

 

 

RTM

 

 

Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Musculoskeletal disorders and psychosocial risk factors in the workplace — statistical analysis of EU-wide survey data – Report”, documento in lingua inglese a cura di Sem Vandekerckhove, Karolien Lenaerts, Lise Szekér, Sam Desiere, Miet Lamberts, Monique Ramioul (HIVA-KU Leuven), materiale correlato alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” (formato PDF, 3.52 MB). 

 




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