Lavoratori giovani e lavoratori neoassunti: come fare prevenzione?
Torniamo a soffermarci, dopo l’articolo “ Imparare dagli errori: quando a infortunarsi sono degli studenti”, su uno degli incidenti mortali dei giorni scorsi che ha coinvolto un giovane studente di 18 anni impegnato in lavori di carpenteria durante attività di alternanza scuola-lavoro. È un incidente che ci induce a riflettere in modo attento sulle tutele che necessitano per prevenire infortuni ai giovani lavoratori.
Per fornire qualche indicazione sul tema e migliorare la prevenzione, pubblichiamo oggi un contributo dell’Ing. Nikolin Kodheli (HSE Manager), dal titolo “Lavoratori giovani e lavoratori neoassunti”.
Lavoratori giovani e lavoratori neoassunti
Premessa
L’infortunio mortale sul lavoro di un ragazzo di soli 18 anni che si è verificato in Friuli negli scorsi giorni, ci ricorda come sia importante considerare nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro in azienda due categorie di lavoratori vulnerabili: i lavoratori giovani e i lavoratori neoassunti.
Queste due categorie di lavoratori sono per ragioni diverse (nel primo caso dovute al fattore età e nel secondo caso dovute al fattore esperienza) caratterizzate da una serie di peculiarità che le portano ad essere maggiormente a rischio di infortuni sul lavoro.
Spesso queste due condizioni (giovane età e mancanza di esperienza) sono compresenti (ossia abbiamo lavoratori che sono giovani e anche neoassunti allo stesso tempo), il che porta un ulteriore amplificazione del rischio di infortuni sul lavoro.
Per poter prevenire gli infortuni legati a queste due condizioni, è importante partire da una identificazione di queste categorie di lavoratori e dei fattori di rischio specifici che possono riguardarli.
Lavoratori giovani
I giovani sono più esposti ai rischi sul lavoro per diverse ragioni, tra cui:
- mancanza di esperienza e maturità;
- mancanza di consapevolezza dei rischi;
- mancanza di competenze e formazione.
I giovani, inoltre, possono:
- non essere a conoscenza dei loro diritti e dei doveri del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza;
- essere restii a parlare apertamente dei problemi;
- essere più propensi ad accontentare il loro nuovo datore di lavoro.
I dati nazionali ed europei rilevano che i lavoratori giovani sono maggiormente esposti al rischio di incidenti sul lavoro. Secondo i dati europei, il tasso di incidenza degli infortuni non mortali sul lavoro è stato superiore di oltre il 40% tra i 18-24 anni rispetto all'intera forza lavoro. Gli uomini giovani risultano essere un gruppo particolarmente a rischio per la sicurezza sul lavoro. [1]
Ai fini della gestione del rischio si possono considerare come lavoratori “giovani” quelli con età inferiore a 25 anni.
Lavoratori neoassunti
Una statistica riportata da Health & Safety Executive (Gran Bretagna) afferma che i lavoratori hanno la stessa probabilità di avere un infortunio nei primi sei mesi in un nuovo luogo di lavoro come per tutto il resto della loro vita lavorativa. [2]
Il rischio aggiuntivo è dovuto a:
- mancanza di esperienza di lavoro in un nuovo settore o luogo di lavoro;
- mancanza di familiarità con il lavoro e l'ambiente di lavoro;
- riluttanza a sollevare dubbi (o il non sapere come farlo);
- desiderio di impressionare i colleghi di lavoro ed i responsabili.
Questo significa che i lavoratori neoassunti:
- potrebbero non riconoscere i rischi presenti;
- potrebbero non comprendere le regole "ovvie" per l'uso delle attrezzature di lavoro;
- potrebbero non avere familiarità con la disposizione del sito, soprattutto quando i rischi presenti nel sito possono cambiare da un giorno all'altro;
- potrebbero ignorare i segnali di avvertimento e le regole, o prendere scorciatoie.
Ai fini della gestione del rischio si possono considerare lavoratori “neoassunti” quelli che lavorano presso l’azienda da meno di sei mesi o che hanno cambiato mansione da meno di sei mesi all’interno dell’azienda.
Cosa fare per ridurre i rischi che riguardano queste due categorie di lavoratori?
Come abbiamo visto, i fattori di rischio specifici che portano ad un rischio aggiuntivo di infortuni per queste due categorie di lavoratori sono simili. Di conseguenza anche le cautele da porre in atto per la riduzione dei rischi saranno analoghe.
In particolare possiamo riassumere le principali misure di prevenzione nei seguenti passaggi:
- Valutare le competenze dei neoassunti in base alle loro eventuali esperienze precedenti e pianificare in maniera adeguata il loro inserimento in azienda.
- Fornire un adeguata informazione, formazione ed addestramento e verificare che i lavoratori abbiano compreso i contenuti dell’informazione, formazione ed addestramento.
- Fornire un’adeguata supervisione.
Conclusioni
Vedendo le misure di prevenzione riportate sopra, ci accorgiamo di alcuni punti che sono stati introdotti anche dagli ultimi aggiornamenti legislativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro ( DL 146/2021 e Legge 215/2021).
In particolare mi riferisco alle seguenti novità:
- Formazione: introduzione della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i discenti di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
- Addestramento: gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato.
- Supervisione: obbligo di individuazione del preposto.
Ci auspichiamo, quindi, che questi punti rimarcati dall’aggiornamento del D.Lgs. 81/2008 siano efficaci per la prevenzione dei rischi nelle aziende ed anche in particolar modo per i fattori di rischio riguardanti i lavoratori giovani e neoassunti.
Nikolin Kodheli
Ingegnere, HSE Manager
[1] European Agency for Safety and Health at Work, Workforce diversity and risk assessment: ensuring everyone is covered, 2009
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Rispondi Autore: RAFFAELE Giovanni - likes: 0 | 01/02/2022 (10:13:59) |
Ottime considerazioni |
Rispondi Autore: . - likes: 0 | 23/07/2024 (12:50:10) |
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