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SGSL: check list di autovalutazione per le piccole e micro imprese
Roma, 24 Feb – Il Consiglio Direttivo di ITACA (Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale) ha approvato il documento “ Check list di autovalutazione per le piccole e micro imprese – Strumenti per l’implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Questo documento - elaborato da ITACA nell’ambito del Gruppo di Lavoro interregionale “Sicurezza Appalti” con il coordinamento dell’ing. Marco Masi (Regione Toscana) – nasce dalla necessità di approfondire la “tematica connessa alla correlazione della gestione aziendale con il sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)”, anche in relazione alla crescente importanza assunta dai SGSL nel Decreto legislativo 81/2008.
In particolare queste check list sono un primo contributo per le micro e piccole imprese e vogliono essere uno “strumento operativo a supporto del datore di lavoro, per verificare il proprio livello di implementazione di un sistema di gestione della sicurezza (SGSL)”.
In particolare nella premessa del documento si sottolinea che “l’ambizione è di realizzare un programma di attività incrementali, che possano portare progressivamente alla realizzazione di un kit utile alle imprese e alle stazioni appaltanti per la gestione della sicurezza”.
In questo senso la realizzazione delle checklist è la prima tappa intermedia, che “potrà aiutare le imprese verso una corretta valutazione del grado di applicazione delle disposizioni previste dal D.Lgs. 81/2008 e degli elementi tipici di un SGSL nella propria organizzazione”.
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Il documento ricorda che l’implementazione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza nel Luogo di Lavoro è lo “strumento privilegiato per permettere alle aziende di creare un sistema organizzativo efficace nella gestione della salute e sicurezza e capace di realizzare miglioramenti”. Tuttavia l’applicazione del modello di SGSL ad aziende fino a 10 dipendenti “richiede una semplificazione, che attiene all’ambito del linguaggio, dei modelli organizzativi di riferimento e all’adozione di criteri di priorità, che evidenzino i requisiti più importanti (essenziali) da quelli meno importanti”. E l’adozione di criteri di priorità “è strettamente correlata ad una pesatura degli stessi, attraverso criteri più o meno espliciti”.
A tale proposito – continua il documento - si possono considerare:
- “i criteri della valutazione semplificata per le aziende fino a 10 dipendenti (cfr. art. 29 comma 5 del D. Lgs. 81/2008);
- il sistema sanzionatorio relativo al D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.;
- i processi individuati come prioritari dall’art. 30 del D. Lgs. 81/2008”.
Dunque gli “obiettivi connessi con la definizione di una griglia di autovalutazione del sistema di gestione della salute e sicurezza di piccole/piccolissime imprese, aventi meno di dieci addetti, sono:
- promuovere i sistemi di gestione della sicurezza, con il duplice scopo di migliorare le condizioni di salute e di sicurezza nelle aziende e di estendere i concetti del miglioramento continuo alla gestione dei processi per la salute e sicurezza, come componente integrante della gestione aziendale;
- facilitare l’applicazione delle linee guida (Linee Guida UNI-INAIL) sui SGSL di imprese fino a 10 addetti, attraverso l’individuazione e la messa a punto di strumenti operativi di semplice applicazione;
- far conoscere la norma a chi può applicarla, evidenziandone gli elementi essenziali, per quanto contenute possano essere le dimensioni dell’impresa;
- far comprendere al datore di lavoro il grado di adeguatezza della propria impresa rispetto ai requisiti dei sistemi di gestione della salute e sicurezza;
- rendere disponibile, in fase di riesame del sistema, un valido strumento operativo per tenere ‘sotto controllo’ il sistema stesso”.
In questo senso le check – list sono “rivolte prevalentemente ai soggetti che vogliono eseguire l’autovalutazione/valutazione di sistemi di gestione della salute e sicurezza di piccole/piccolissime imprese, aventi fino a 10 dipendenti”. Ricordando, tra l’altro, che nelle piccole realtà spesso i compiti del RSPP sono svolti dal datore di lavoro stesso.
Le check – list presenti nel documento - redatte secondo criteri di semplicità, praticità, accessibilità - fanno riferimento “prioritariamente ai requisiti relativi a processi e ‘oggetti organizzativi’ del sistema di gestione della salute e sicurezza, previsti dalle Linee Guida UNI INAIL”, avendo tuttavia come ulteriore riferimento la Norma OHSAS 18001:2007 e i requisiti a cui si fa riferimento nell’art. 30 comma 1 del D.Lgs. 81/2008.
Inoltre per favorire l’utilizzazione delle presenti check - list e promuovere l’applicazione dei sistemi di gestione è stata “predisposta una prima tabella di correlazione tra vari modelli di gestione (capitolo 4) con lo scopo di evidenziare lo stretto legame tra gli adempimenti obbligatori per legge e gli adempimenti volontari. Accanto agli articoli di legge è riportato in modo sintetico anche se l’inadempienza genera sanzioni. Sono, inoltre, evidenziati quegli elementi del sistema di gestione che risultano esimenti ai fini della responsabilità amministrativa delle imprese”.
Senza dimenticare che per soddisfare pienamente il requisito di rispondenza al D. Lgs. 231/2001 è necessario adottare un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello e procedere alla redazione di un codice etico.
La tabella di correlazione permetterà l’utilizzo della documentazione “sia a coloro che hanno un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro certificato (OHSAS 18001:2007), sia per coloro che hanno implementato un sistema di gestione utilizzando le linee guida UNI INAIL, sia per chi si attiene ‘semplicemente’ alle disposizioni di legge”.
La valutazione di tutti i requisiti permetterà di verificare, “per chi ha implementato il sistema (certificato o meno), il buon funzionamento del sistema stesso, mentre per chi non ha ancora un sistema di gestione le check - list favoriranno una valutazione della propria gestione della sicurezza dando una indicazione dello scostamento rispetto ai requisiti dei sistemi di gestione”.
Inoltre nel capitolo 6 è riportata una Tabella di sintesi dei risultati “con l’individuazione dei livelli di priorità e degli interventi di miglioramento. La compilazione è a cura del Datore di Lavoro e rappresenta una sintesi dell’attività di autovalutazione, dalla quale il datore di lavoro potrà trarre spunti di miglioramento e individuare azioni correttive da attuare secondo le priorità che riterrà più adatte alla propria realtà aziendale”.
Nel documento si indica, a titolo di esempio, che “per le imprese non certificate che utilizzano le check - list per valutare il proprio sistema di gestione basato solo sull’applicazione delle disposizioni di legge”, i criteri da utilizzare ai fini della “selezione delle priorità di intervento nella correzione e nel miglioramento del sistema di gestione possono basarsi su un metodo costruito su tre livelli (ALTO, MEDIO, BASSO):
- il livello ALTO va attribuito a requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni legislative di rilevanza penale e a conseguenti sanzioni di elevata entità e può determinare elevati rischi per i lavoratori (con riferimento alla frequenza e gravità dei danni);
- il livello MEDIO va attribuito a requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni legislative di rilevanza penale e a conseguenti sanzioni di minore entità e può determinare rischi per i lavoratori (con riferimento alla frequenza e gravità dei danni);
- il livello BASSO va attribuito a requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni legislative di rilevanza non penale e a conseguenti sanzioni amministrative o non conformità al modello di sistema di gestione delle Linee Guida UNI INAIL”.
Ricordiamo, infine, che il documento è ricco di allegati che hanno l’obiettivo di snellire la check - list e fornire documentazione utile per una corretta gestione della sicurezza.
Una prima proposta di strumenti operativi che “si desidera mettere a disposizione delle imprese che, nel tempo, potrà essere aggiornata e incrementata”:
- responsabilità amministrativa dell’impresa;
- autocertificazione della valutazione dei rischi;
- idoneità tecnico – professionale;
- elenco dei lavori che prevedono la sorveglianza sanitaria obbligatoria;
- esempio di procedura per informare, formare e addestrare i lavoratori – cantieri temporanei e mobili;
- documentazione prevista dal D. Lgs. 81/08.
Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, “ Check list di autovalutazione per le piccole e micro imprese – Strumenti per l’implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, documento elaborato nell’ambito del Gruppo di Lavoro interregionale “Sicurezza Appalti” con il coordinamento dell’ing. Marco Masi - Regione Toscana (formato PDF, 683 kB).
Tiziano Menduto
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