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QUANTI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Dati e statistiche

17/10/2005

Disponibile on line il volume Statistica degli incidenti stradali 2003/2004. In calo incidenti e vittime ma l’obiettivo UE del -50% è ancora lontano.

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L’Istat presenta il volume Statistica degli incidenti stradali – Anni 2003/2004, disponibile on line.

Complessivamente nel 2004 sono stati rilevati circa 224.553 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 5.625 persone, mentre altre 316.630 hanno subito lesioni di differente gravità.
Rispetto al 2003 si registra una diminuzione del numero degli incidenti stradali (-3,1%), del numero dei morti (-7,3%) e di quello dei feriti (-3,3%).
Ogni giorno in Italia si verificano in media 614 incidenti stradali, che causano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 867.

È migliorato qualcosa con l’introduzione della patente a punti? Probabilmente non è ancora cambiato molto e soprattutto il traguardo della diminuzione del 50% del numero degli incidenti e delle vittime entro il 2010 fissato come obiettivo dall’unione europea, si fa forse più lontano, anche se ancora possibile.

Riportiamo a questo proposito l’analisi del prefetto Pasquale Piscitelli, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, pubblicata nel sito dell’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale. ”Partendo da quota 6.649 decessi del 2000, dovremo raggiungere quota 3.324 nel 2010, questo significa che la cifra del dramma stradale dovrà essere abbassata ancora di 2.301 morti. Vale a dire almeno 387 per ognuno dei prossimi 6 anni, un calo medio del 5,7% all'anno su base 2004. Un compito non facile se si considera che mano a mano che si scende nei numeri totali, la percentuale di diminuzione annua sull'anno precedente dovrebbe aumentare. Tuttavia si può e si deve tentare”.

Dai dati Istat si ricava che il periodo ritenuto più a rischio è il mese di luglio, in cui si verifica il maggior numero di incidenti stradali (21.834 in valore assoluto), e il maggior numero di decessi. Febbraio invece, è quello con il più basso numero di incidenti (15.869). La media giornaliera di incidenti stradali risulta massima nel mese di Giugno (716), mentre tocca il valore minimo ad Agosto (540).

L’analisi dei dati effettuata per giorno della settimana evidenzia che venerdì è il giorno dove si concentrano il maggior numero di incidenti: 34.670 (il 15,4% del totale) e sabato è il giorno in cui si registra il numero massimo dei feriti (48.802 pari al 15,4 %).

Dal punto di vista della pericolosità, le ore in cui gli incidenti presentano il più elevato tasso di mortalità sono proprio quelle in cui il numero di sinistri è più basso: di notte, tra le ore 24 e le 6 del mattino. Nel 2004 si sono verificati in questa fascia oraria 36.693 incidenti con 1.688 morti e 58.875 feriti. Gli incidenti del venerdì e sabato notte sono pari al 44,1 % del totale degli incidenti notturni; analogamente, i morti e i feriti del venerdì e sabato notte rappresentano, rispettivamente il 49,1 ed il 46,9 %.

Le città si confermano i luoghi dove si registrano la maggior parte di incidenti e di feriti: nel 2004 sulle strade urbane si sono verificati 169.893 incidenti (il 75,7 % del totale degli incidenti) che hanno causato 227.545 feriti (pari al 71,9 % sul totale). Il numero dei morti sulle strade urbane è pari al 41,1 % (2.310 in valore assoluto).

E’ importante sottolineare la minore pericolosità degli incidenti verificatisi nei centri urbani. In città ogni 100 incidenti muoiono mediamente 1,4 persone, mentre nelle autostrade tale quota sale a 4,6 ed a 6,6 nelle cosiddette altre strade (rappresentate dalle strade statali e regionali, dalle strade provinciali e da quelle extraurbane).


Le principali cause degli incidenti

Nel 2004 il 91,1% degli incidenti stradali è stato causato dal comportamento scorretto del conducente alla guida del veicolo. In particolare, il 15,1% del totale delle cause è rappresentato dalla guida distratta o andamento indeciso, il 12,2% dall’eccesso di velocità e l’11,4% dal mancato rispetto della distanza di sicurezza.

Lo stato delle infrastrutture ha pesato per il 4% dei casi. Lo stato psico-fisico alterato, pur non rappresentando una percentuale elevata del totale dei casi (2%), è caratterizzato da tre cause fondamentali: l’ebbrezza da alcool (4.140 casi pari al 72% della categoria), il malore improvviso ed il sonno che con 1.095 casi pesano per il 19%. Soltanto in 726 casi, che pesano per lo 0,3 % sul totale, sono stati difetti o avarie del veicolo ad aver causato gli incidenti.

Chi viene coinvolto: conducenti, passeggeri e pedoni.

Il 66,7% dei decessi ed il 69,3 % dei feriti a seguito di incidente stradale è costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti, i passeggeri trasportati rappresentano il 20,7 % dei morti ed il 24,9 % dei feriti ed i pedoni, che costituiscono l’utenza debole della strada, costituiscono appena il 5,8 % dei feriti ma ben il 12,6 % dei morti.

Fra i conducenti, la fascia di età più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali è quella tra i 25 e i 29 anni, con 481 morti e 32.722 feriti. Segue la fascia di età 30-34 anni (461 morti) e quella 21-24 anni (395 morti). Anche per quanto riguarda i conducenti rimasti feriti, le fasce di età più colpite risultano quelle collocate tra 25 e 29 anni (32.722 feriti in valore assoluto), seguite dalla fascia 30-34 anni con 31.191 feriti e da quella relativa a 35-39 anni (24.975).

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