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Una norma sui dispositivi di arresto delle autobomba

Una norma sui dispositivi di arresto delle autobomba
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Criminalità

02/08/2023

Una norma che ha subito una lunga elaborazione, perché doveva essere in grado di soddisfare esigenze molto pressanti, che provenivano non solo dall’Europa ma tutto il mondo.

Il nuovo codice della norma, ormai in dirittura di arrivo è ISO/FDIS 22342-2: Security and resilience — Vehicle security barriers — Part 2: Application.

 

Il comitato tecnico ISO / TC 292 ha lavorato per parecchi mesi, per non dire anni, con l’impegno di tutti i tecnici che facevano parte del comitato. Il 14 luglio 2023 era il termine fissato per la votazione finale, che ha portato alla approvazione ed alla rapida e successiva pubblicazione di questa preziosissima norma.

 

La norma sostituisce una precedente norma, che risale al 2013 ed è stata allineata con le indicazioni della norma gemella ISO22342-1.

 

Sono stati apportati inoltre numerosi miglioramenti, alla luce della evoluzione delle modalità di attacco da parte dei terroristi, e una riscrittura pressoché completa del testo, per renderlo più facilmente comprensibile a livello internazionale.

 

Il documento offre delle linee guida sulla selezione, installazione ed utilizzo di barriere veicolari e descrive il processo che permette di soddisfare i requisiti operativi. Il documento inoltre dà delle indicazioni progettuali, per permettere di valutare tempestivamente le prestazioni della barriera veicolare.

 

È bene tuttavia tener presente che il campo di applicazione di questo documento è limitato, perché non prende in considerazione possibili attacchi con esplosivi, attacchi balistici, attacchi con mezzi elettrici, che possono compromettere il sistema di controllo della barriera.

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Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti.

 

La norma dà indicazioni sulle modalità di realizzazione della barriera di veicolo, tenendo conto del tipo di veicolo, la sua massa e la sua velocità.

 

Si deve inoltre tener conto anche delle condizioni climatiche e delle condizioni del terreno, sul quale la barriera verrà installata. È evidente che una barriera installata su granito, asfalto o sabbia avrà comportamenti completamente diversi.

 

Tra gli altri aspetti, che questa norma prende in esame, è bene sottolineare anche gli aspetti estetici, che spesso rappresentano un problema non minore in fase di progettazione ed installazione di queste speciali tipologie di barriere.

 

Quando si avvia la progettazione di una barriera per i veicoli, occorre prendere in considerazione un certo numero di fattori, come ad esempio:

  • il profilo della minaccia,
  • i beni da proteggere,
  • il sito,
  • le prestazioni della barriera,
  • la strategia di acquisto,
  • la strategia di installazione della barriera ed infine il tipo specifico di barriera richiesto.

 

La norma, con tutta una serie di clausole, prende in esame questi vari aspetti e accompagna il progettista lungo l’intero percorso di scelta, progettazione ed installazione.

 

La norma è interessante anche perché offre alcuni schemi sulle modalità con cui è possibile intervenire sul comportamento della barriera, ad esempio introducendo dei percorsi curvilinei, subito prima dell’accesso alla barriera, in modo da obbligare il veicolo ridurre in maniera significativa la sua velocità

 

Anche i tempi tecnici di attivazione e disabilitazione della barriera, per lasciar passare veicoli autorizzati, rappresentano un aspetto significativo, cui la norma presta adeguata attenzione.

 

Come accennato in precedenza, particolare attenzione viene posta al tipo di terreno, nel quale la barriera dovrà essere installata.

 

Un aspetto interessante della norma è che essa prende anche in considerazione barriere mobili, che potrebbero essere installate in zone specifiche, in corrispondenza di eventi temporanei ad alto rischio. Ricordo che barriere di questo tipo sono normalmente installate in Italia in ville padronali, quando esse sono destinate ad accogliere riunioni di alto livello.

 

L’approvazione e pubblicazione di questa norma potrà costituire un riferimento di capitolato, che gli esperti di security, che devono progettare architetture antiterrorismo, potranno utilizzare con profitto.

 

Adalberto Biasiotti





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