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Una norma per facilitare l’analisi della scena dei crimini a base sessuale

Lo ISO/TC 272 ha deciso di avviare lo sviluppo di un progetto di norma, che possa aiutare gli investigatori, che operano sulla scena di crimini a base sessuale, per aiutarli a raccogliere tutti gli elementi disponibili, che possono aiutare le successive indagini.
L’esperienza mostra come una accurata raccolta di tracce, presenti sulla scena di crimini a base sessuale, possa rappresentare uno strumento preziosissimo di aiuto per le successive indagini e l’individuazione degli autori del crimine.
Purtroppo, le procedure in essere, in vari paesi del mondo, sono assai diverse e non tutte danno garanzie di sufficiente accuratezza e completezza. Questa è la ragione per cui il comitato tecnico ISO TC 272 ha deciso di avviare un progetto di norma specifico, presentando a tutti i partecipanti del comitato tecnico una bozza iniziale di lavoro. Chi scrive fa parte di questo comitato tecnico ma, per evidenti motivi, non può dare precise indicazioni sulle documentazioni in esame, ma una panoramica può essere certamente preziosa per far capire quanto potrà essere utile e costruttivo lo sviluppo di questa norma.
Il documento accompagnatorio è articolato in tre elenchi di possibili tracce da recuperare sulla scena del crimine, rispettivamente relative a:
- tracce provenienti dalla vittima,
- tracce provenienti da soggetti sospetti,
- tracce provenienti dalla scena vera e propria del crimine.
Per ogni traccia viene allestita una tabella nella quale si indica rispettivamente:
- il giorno e l’ora in cui è stata rilevata
- le modalità di raccolta della traccia,
- le modalità di conservazione e di imballo,
- informazioni relative al sesso e al genere del soggetto coinvolto.
Quanto sia prezioso ed accurato questo documento è confermato dal fatto che vengono elencati ben 24 possibili tracce, che possono essere recuperate dalla vittima (ad esempio capelli, tracce sui vestiti, tracce su unghie, eccetera).
Vengono proposte ben 12 tracce che possono essere recuperate da possibili sospetti ed infine vengono elencate numerose altre tracce, raggruppate in più categorie (fluidi e tessuti umani, evidenze botaniche, impressioni nel terreno di scarpe, pneumatici e simili, impronte digitali, tracce di rossetto e via dicendo) da recuperare sulla scena del crimine.
Sono assolutamente convinto che tutti gli esperti di sicurezza, che operano in veste criminologica, potranno non solo dare un prezioso contributo allo sviluppo della norma, ma potranno anche utilizzarla nella loro altrettanto preziosa attività al servizio delle forze dell’ordine, della magistratura inquirente e giudicante.
Adalberto Biasiotti

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