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Non basta che i sistemi di sicurezza siano installati...
L'attentato verificatosi nella serata di sabato nella metropolitana di Milano, dove e' stato incendiato il gas contenuto in una bombola, riporta l'attenzione sul delicato tema dell'installazione e della gestione dei sistemi di sicurezza.
Gravi conseguenze sono state evitate grazie all'efficienza dell'impianto di rilevazione fumo e calore che ha fatto scattare tempestivamente la segnalazione alla centrale operativa e all'agente di turno nella stazione.
Alcuni limiti invece sono stati riscontrati nel sistema di videosorveglianza.
Le indagini per individuare gli autori dell'attentato non potranno probabilmente contare sull'ausilio delle immagini riprese dalla telecamera puntata sul luogo dove si e' verificato il fatto.
Infatti non tutte le quaranta telecamere presenti nella stazione ''Duomo'' registrano le immagini riprese. Solo le telecamere presenti all'ingresso e sulle banchine registrano 24 su 24; mentre quelle installate nelle zone di transito registrano solo su ''chiamata'', cioè su attivazione dell'agente di stazione o della centrale operativa.
I sistemi di sicurezza devono essere progettati adeguatamente, tenendo conto di tutte le caratteristiche del sito da proteggere, e devono essere mantenuti in piena efficienza.
In caso contrario si rivelano inutili. Un tragico esempio è la rapina avvenuta nella banca del mercato ortofrutticolo di Milano, nella quale perse la vita una guardia giurata: il sistema di videoregistrazione, collegato alla telecamera posta all'ingresso dell'agenzia, benché presente non era attivo.
Il prefetto del capoluogo lombardo ha sottolineato che il controllo del territorio deve ''passare anche attraverso le nuove tecnologie''; concorde si e' dimostrato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubbliche che nel corso dell'incontro svoltosi ieri ha deciso, oltre ad intensificare i controlli delle forze dell'ordine, di potenziare il sistema di videosorveglianza nella metropolitana lombarda.
Gravi conseguenze sono state evitate grazie all'efficienza dell'impianto di rilevazione fumo e calore che ha fatto scattare tempestivamente la segnalazione alla centrale operativa e all'agente di turno nella stazione.
Alcuni limiti invece sono stati riscontrati nel sistema di videosorveglianza.
Le indagini per individuare gli autori dell'attentato non potranno probabilmente contare sull'ausilio delle immagini riprese dalla telecamera puntata sul luogo dove si e' verificato il fatto.
Infatti non tutte le quaranta telecamere presenti nella stazione ''Duomo'' registrano le immagini riprese. Solo le telecamere presenti all'ingresso e sulle banchine registrano 24 su 24; mentre quelle installate nelle zone di transito registrano solo su ''chiamata'', cioè su attivazione dell'agente di stazione o della centrale operativa.
I sistemi di sicurezza devono essere progettati adeguatamente, tenendo conto di tutte le caratteristiche del sito da proteggere, e devono essere mantenuti in piena efficienza.
In caso contrario si rivelano inutili. Un tragico esempio è la rapina avvenuta nella banca del mercato ortofrutticolo di Milano, nella quale perse la vita una guardia giurata: il sistema di videoregistrazione, collegato alla telecamera posta all'ingresso dell'agenzia, benché presente non era attivo.
Il prefetto del capoluogo lombardo ha sottolineato che il controllo del territorio deve ''passare anche attraverso le nuove tecnologie''; concorde si e' dimostrato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubbliche che nel corso dell'incontro svoltosi ieri ha deciso, oltre ad intensificare i controlli delle forze dell'ordine, di potenziare il sistema di videosorveglianza nella metropolitana lombarda.
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