Le automobili senza chiavi sono una grande comodità, ma…

Le automobili senza chiavi sono una grande comodità, ma…

Oggi sono sempre più diffuse le automobili, i cui antifurto e dispositivi di accensione possono essere attivati con trasmettitori di prossimità. Esperti malviventi informatici hanno trovato il modo di sfruttare questa cosa a loro vantaggio.

Un’azione congiunta delle principali forze di polizia europee ha neutralizzato una banda di criminali informatici, arrestando tutti e 31 i componenti.

Le forze di polizia coinvolte sono state Europol, Eurojust, le forze di polizia francesi, spagnole e della Latvia: basta questa notizia per rendersi conto della dimensione europea di questa frode.

L’azione congiunta delle forze dell’ordine si è svolta il 10 ottobre è stato possibile sequestrare più di 10 milioni di euro, in possesso dei criminali.

Nel comunicato stampa congiunto, viene illustrata la tecnica utilizzata dai malviventi: i criminali avevano diretto le loro attenzione ad automobili che possono essere attivate con sistemi senza chiavi, prendendo in particolare di mira due fabbricanti francesi.

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I malviventi avevano messo a punto una chiavetta, che veniva promossa come chiavetta diagnostica per l’automobile, che veniva invece utilizzata per cambiare il software originale delle automobili, consentendo l’apertura delle porte e l’avviamento del motore, senza utilizzare il trasmettitore portatile, in possesso del proprietario dell’autovettura.

La banda era composta di specialisti di software, rivenditori e ladri veri e propri, che utilizzavano questa tecnologia per rubare veicoli.

L’indagine è partita nel marzo 2022, quando la gendarmeria francese, specializzata in crimini informatici, concentrò la sua attenzione su questa situazione, con l’assistenza di Europol. Mano a mano che le indagini venivano approfondite, venivano coinvolte forze di polizia di altri paesi e alla fine venne concertata la data di intervento coordinato in vari paesi.

Il comunicato stampa delle forze di polizia non dice come la chiavetta fraudolenta potesse essere installata nelle automobili, ma l’operazione era talmente semplice che qualunque meccanico, parcheggiatore o venditore poteva effettuare l’operazione di sostituzione del software.

I malviventi potevano catturare il codice spedito dal trasmettitore portatile del proprietario e utilizzarlo per entrare nell’autoveicolo, inserire la chiavetta fraudolenta, sostituire i codici di blocco di sbocco e rubare l’autovettura, potendola rivendere in altri paesi con tutte le chiavi funzionanti.

Al proposito, è bene ricordare che UNECE (UN Economic Commission for Europe) ha recentemente approvato due norme, che accrescono il livello di sicurezza informatica delle moderne automobili.

Il nome di queste due norme è, rispettivamente,

• UNR155, per le caratteristiche di sicurezza informatica degli apparati di bordo, e
• UNR156, per gli aggiornamenti software.

Queste norme sono entrate in vigore nel 2022 e devono essere recepite da 64 paesi, che aderiscono ad UNECE.

Lascia un po’ perplesso il fatto che, ad oggi, le compagnie di assicurazione non abbiano assunto alcun atteggiamento specifico su questo delicato argomento.

Allegata norma UNECE R156 (pdf)

Allegata norma UNECE R155(pdf)

Adalberto Biasiotti

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