La criminalita' e' sempre piu’ cyber

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La cyber-criminalità cresce e si evolve passando dai semplici hacker isolati a una “ciber-mafia”, mentre la criminalità organizzata sta pagando sul mercato nero per acquisire competenze informatiche e perpetrare reati classici, come furti, racket e frodi in rete, soppiantando i tradizionali sistemi violenti e intimidatori con le nuove armi ad alta tecnologia del XXI secolo.

Sono questi i principali risultati di una ricerca commissionata da McAfee ad un esperto di sicurezza Internet e criminologo specializzato nel campo informatico, Peter Troxler, con la collaborazione di autorità di vari paesi europei per la lotta ai crimini informatici.

Lo studio ha individuato una marcata evoluzione e crescita della cyber-criminalità, che dai semplici hacker isolati che lavoravano su un PC domestico lanciando attacchi contro singoli computer, ora è passata a una ‘ciber-mafia’ organizzata che mobilita migliaia di invisibili reti informatiche per perpetrare crimini su scala globale.
In Russia, il ministro degli Affari Interni ha registrato 7.053 casi di crimini informatici nel 2003, quasi il doppio di quelli del 2002 (3.782); nella prima parte del 2004 si sono registrati invece 4.995 casi.
Questi dati non dobbiamo considerarli come una realtà lontana, ciascun utente è potenzialmente a rischio di attacchi anche da parte un cyber-criminale che può vivere in un altro Stato, o in un altro continente.

La criminalità organizzata si è adattata velocemente al nuovo mondo hi-tech, abbandonando intimidazioni di tipo fisico a favore di armi invisibili e sofisticate, come le bot-nets – reti di sistemi controllati con 20-30.000 computer collegati illegalmente ed usati per attaccare e ricattare aziende e organizzazioni. Per condurre questi attacchi si servono in misura crescente di cyber-lavoro minorile per lanciare attacchi on-line; utilizzano i cosiddetti “script kiddies”, per generare codici maliziosi da usarsi per phish, frodi contro carte di credito ed estorsioni
Ad esempio in Germania una rete organizzata di hacker ha sfruttato le conoscenze tecniche di giovani pirati per localizzare reti vulnerabili agli attacchi. Secondo il rapporto, un numero crescente di criminali di alto livello si nasconde dietro script kiddies per ridurre il rischio di venire scoperti – proprio come farebbe un trafficante di droga con gli spacciatori minorenni

I ciber-crimine sta rispecchiando le tradizionali attività illecite non in rete: secondo le stime, il 70% dei programmi maliziosi, o ‘malware’, viene scritto puramente a fini di lucro. Sempre secondo i ricercatori di McAfee, le reti bots stanno crescendo ad un tasso di 25 al giorno.

Tra le attività illegali più redditizie condotte on line dalla criminalità organizzata vi sono le frodi sui prezzi azionari: i criminali acquistano a basso prezzo i titoli azionari di un’azienda, diffondono in Internet false informazioni per portare al rialzo del prezzo, e rivendono le azioni.

Il rapporto ha scoperto reti di questo tipo in varie parti del mondo, una delle aziende vittime di frodi di questo tipo è Concorde America, che per via di due false dichiarazioni pubblicate su un sito web azionario ha visto un rialzo artificiale dei suoi titoli.

Infine, il rapporto evidenzia alcuni rischi destinati ad aumentare nei prossimi 12 mesi. Secondo il Dott. Troxler assisteremo ad un aumento dello spionaggio aziendale tramite le bot-nets.