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Furti d'arte: a rischio i privati e le chiese
In un'intervista realizzata da ''Il Sole 24'', il generale Conforti, che giovedì lascerà il Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, ha illustrato le caratteristiche del fenomeno dei furti d'arte nel nostro Paese.
In particolare sono stati presi in esame i dati rilevati nei primi otto mesi del 2002 e sono stati confrontati con quelli relativi all'analogo periodo dell'anno precedente.
(I dati riportati di seguito si riferiscono ai mesi gennaio-agosto degli anni considerati).
Il numero dei furti di oggetti d'arte è complessivamente calato, si è passati infatti dai 1.425 furti del 2001 ai 1.156 del 2002.
In controtendenza la Calabria dove i furti sono passati da 28 a 35, il Lazio (da 164 a 178), le Marche (da 66 a 84), la Sardegna (da 9 a 10), la Toscana (da 90 a 95) ed il Trentino Alto Adige (da 7 a 18).
In calo anche il numero di oggetti trafugati: 18.375 nel 2001 e 13.728 nel 2002.
Negli ultimi anni ad essere più colpiti sono i privati e le chiese ai danni dei quali nel 2002 si sono registrati rispettivamente 609 e 477 furti (842 e 496 nel 2001).
Meno furti invece nei musei (24 nel 2001 e 9 nel 2002) e ai danni di enti pubblici e privati (63 nel 2001 e 61 nel 2002).
Secondo il generale Conforti ''mentre i musei statali sono ben vigilati, le chiese, le collezioni private e anche qualche museo comunale sono più vulnerabili. Soprattutto le chiese''.
Per quanto concerne le chiese abbiamo avuto già occasione di rilevare che l'inestimabile patrimonio custodito nei luoghi di culto italiani non sempre è catalogato - quindi non è individuabile in caso di furto - e adeguatamente protetto. (Si veda PuntoSicuro n.106)
In particolare sono stati presi in esame i dati rilevati nei primi otto mesi del 2002 e sono stati confrontati con quelli relativi all'analogo periodo dell'anno precedente.
(I dati riportati di seguito si riferiscono ai mesi gennaio-agosto degli anni considerati).
Il numero dei furti di oggetti d'arte è complessivamente calato, si è passati infatti dai 1.425 furti del 2001 ai 1.156 del 2002.
In controtendenza la Calabria dove i furti sono passati da 28 a 35, il Lazio (da 164 a 178), le Marche (da 66 a 84), la Sardegna (da 9 a 10), la Toscana (da 90 a 95) ed il Trentino Alto Adige (da 7 a 18).
In calo anche il numero di oggetti trafugati: 18.375 nel 2001 e 13.728 nel 2002.
Negli ultimi anni ad essere più colpiti sono i privati e le chiese ai danni dei quali nel 2002 si sono registrati rispettivamente 609 e 477 furti (842 e 496 nel 2001).
Meno furti invece nei musei (24 nel 2001 e 9 nel 2002) e ai danni di enti pubblici e privati (63 nel 2001 e 61 nel 2002).
Secondo il generale Conforti ''mentre i musei statali sono ben vigilati, le chiese, le collezioni private e anche qualche museo comunale sono più vulnerabili. Soprattutto le chiese''.
Per quanto concerne le chiese abbiamo avuto già occasione di rilevare che l'inestimabile patrimonio custodito nei luoghi di culto italiani non sempre è catalogato - quindi non è individuabile in caso di furto - e adeguatamente protetto. (Si veda PuntoSicuro n.106)
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