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Le raccomandazioni per la sanificazione nell’emergenza COVID-19

Le raccomandazioni per la sanificazione nell’emergenza COVID-19
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Coronavirus-Covid19

20/05/2020

Un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità riporta raccomandazioni sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19. Focus sulla sopravvivenza del virus sulle superfici e sui vari disinfettanti utilizzabili.

Roma, 20 Mag – Le varie normative che si sono susseguite in materia di contenimento e gestione dell’emergenza da COVID-19, con particolare riferimento anche ai vari “ Protocolli condivisi” da Governo e Parti sociali, introducono per le aziende la necessità di operazioni di sanificazione finalizzate al contenimento del contagio.

Ad esempio nelle attività lavorative che non sono sospese deve essere assicurata, laddove prevista, una “sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro, di altre aree e degli articoli”.

 

Ma cosa si intende con sanificazione? Quanto rimane il virus SARS-CoV-2 sulle superfici? Come realizzare la sanificazione? Come orientarsi tra i prodotti?

 

Per rispondere a queste domande è stato pubblicato un recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dal titolo “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento. Versione del 15 maggio 2020” (vers. 15 maggio 2020 - Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020). Il rapporto presenta, dunque, una “panoramica relativa all’ambito della sanificazione di superfici e ambienti interni non sanitari per la prevenzione della diffusione dell’infezione COVID-19” e le indicazioni riportate “si basano sulle evidenze, a oggi disponibili, relativamente alla trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2, della sopravvivenza del virus su diverse superfici e dell’efficacia dei prodotti utilizzati per la pulizia e la disinfezione/sanitizzazione dei locali”.

Le indicazioni considerano, tuttavia, “anche l’impatto ambientale e i rischi per la salute umana connessi al loro utilizzo”. Il documento include poi, in allegato, “anche indicazioni sul trattamento del tessile da effettuarsi in loco (sia abbigliamento in prova che superfici non dure quali arredi imbottiti, tendaggi, ecc)”.

 

 

L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:

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Lavorare in sicurezza in tempo di pandemia - 30 minuti
Informazione ai lavoratori sulle misure di prevenzione e protezione dal rischio biologico causato da virus

 

Il virus SARS-CoV-2 e la sopravvivenza sulle superfici

Il documento - a cura del Gruppo di Lavoro ISS Biocidi COVID-19 con la collaborazione di varie altre realtà (Ministero della Salute, Gruppo Tecnico Interregionale REACH – CLP, Portale Agenti Fisici, …) – ricorda che quando si parla di sanificazione “si intende il complesso di procedimenti ed operazioni di pulizia e/o disinfezione e mantenimento della buona qualità dell’aria”.

 

Ed è indubbio che se il lavaggio delle mani “costituisce sempre il punto cardine di una corretta prevenzione, la pulizia regolare seguita dalla disinfezione delle superfici e degli ambienti interni rivestono un ruolo cruciale nella prevenzione e contenimento della diffusione del virus”.

 

Riguardo alla sopravvivenza del virus si indica che studi sui coronavirus, non SARS-CoV-2, quali il virus della SARS e della MERS, “suggeriscono che il tempo di sopravvivenza di questi patogeni sulle superfici, in condizioni sperimentali, oscilla da poche ore fino ad alcuni giorni” in dipendenza del materiale interessato, della concentrazione, della temperatura e dell’umidità (9). Va sottolineato che tale dato si riferisce al reperimento di RNA del virus e non al suo isolamento in forma vitale, e quindi non correlato alla sua reale infettività”.

Sono poi riportati molti altri dati più recenti relativi alla persistenza del SARS-CoV-2, anche con riferimento alla stabilità del virus a differenti temperature e su differenti superfici.

Il documento riporta in una tabella i risultati di uno studio in cui il titolo virale su ogni superfice è stato determinato dopo 30 minuti, 3 ore, 6 ore, 1 giorno, 2 giorni, 4 giorni e 7 giorni di incubazione:

 

 

I disinfettanti per le superfici e gli ambienti

Riguardo poi al contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 le varie organizzazioni coinvolte nell’emissione di linee guida (ECDC, CDC, OMS) in questa fase emergenziale indicano tre punti fermi:

  • “garantire sempre un adeguato tasso di ventilazione e ricambio d’aria;
  • pulire accuratamente con acqua e detergenti neutri superfici, oggetti, ecc.;
  • disinfettare con prodotti adatti, registrati e autorizzati”.

 

Si indica poi che le linee guida del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Europeo (ECDC), di quello Statunitense (CDC) e dell’OMS indicano che “la pulizia con acqua e normali detergenti neutri associata all’utilizzo di comuni prodotti disinfettanti è sufficiente per la decontaminazione delle superfici. In generale, è stato dimostrato che disinfettanti a base di alcoli (es. etanolo, propan-2-olo, propan-1-olo) o ipoclorito di sodio, ma non solo, sono in grado di ridurre significativamente il numero di virus dotati di ‘involucro’ come il SARS-CoV-2”.

E oltre alla pulizia accurata “è altresì importante rinnovare frequentemente l’aria all’interno dell’ambiente”.

 

Si indica poi che i principi attivi maggiormente utilizzati nei prodotti disinfettanti autorizzati a livello nazionale (Presidi Medico Chirurgici; PMC) ed Europeo (biocidi), “sono l’etanolo, i sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio - DDAC, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio, ADBAC), il perossido d’idrogeno, il sodio ipoclorito e altri principi attivi. Le concentrazioni da utilizzare e i tempi di contatto da rispettare per ottenere una efficace azione disinfettante sono dichiarati sull’etichetta apposta sui prodotti disinfettanti stessi, sotto la responsabilità del produttore”.

Ad oggi, sul mercato, “sono disponibili diversi disinfettanti autorizzati che garantiscono l’azione virucida. Pertanto, non è opportuno indicare a priori per un determinato principio attivo una concentrazione o un tempo di contatto efficaci poiché questi parametri sono dimostrati, verificati e, di conseguenza, individuati per ogni singolo prodotto”.

 

Riprendiamo dal documento una tabella con i principi attivi per la disinfezione delle superfici suggeriti da Organismi nazionali e internazionali e derivanti dai PMC attualmente autorizzati:

 

 

Non si esclude poi che prodotti autorizzati con concentrazioni inferiori di etanolo “siano comunque efficaci contro i virus in considerazione di fattori quali tempi di contatto e organismo bersaglio. Sono inoltre disponibili ed efficaci prodotti disinfettanti per superfici, sempre autorizzati dal Ministero della Salute, a base di altri principi attivi, come miscele di sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio) o perossido d’idrogeno, che dichiarano in etichetta attività antivirale/virucida”.

 

Si ricorda poi che l’utilizzo dei prodotti igienizzanti e disinfettanti “deve essere sempre effettuato nel rispetto delle avvertenze riportate in etichetta o nella scheda dati di sicurezza. È fondamentale non miscelare prodotti diversi perché si potrebbero generare sostanze pericolose”.

E procedure diverse dall’uso di disinfettanti “possono essere proposte, l’adozione delle quali può essere decisa in funzione del tipo di applicazione ove, ad esempio, non sia possibile utilizzare i disinfettanti chimici sopra indicati o nel caso di esigenze diverse da quelle descritte nelle linee guida di ECDC, CDC e OMS.  Si tratta, principalmente, di procedure messe a punto per il trattamento di grandi ambienti o siti difficilmente raggiungibili o al fine di limitare al massimo l’intervento di operatori a contatto diretto con superfici/ambienti contaminati”.

 

L’indice del rapporto ISS COVID-19

Riportiamo in conclusione l’indice del Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020.

 

Introduzione

 

Aspetti generali su presidi medico-chirurgici e biocidi

Trasmissione del SARS-CoV-2 e sopravvivenza sulle superfici

Disinfettanti per le superfici e luoghi  

Come orientarsi fra i disinfettanti autorizzati

 

Procedure per la sanificazione

Tutela della salute degli utilizzatori dei prodotti, del personale e degli astanti

Gestione dei rifiuti prodotti nell’ambito delle operazioni di sanificazione

 

Trattamento mediante ozono

Ambito normativo specifico

Valutazione tecnico-scientifica

 

Trattamento mediante cloro attivo  

Ambito normativo specifico  

Valutazione tecnico-scientifica  

 

Trattamento mediante radiazione ultravioletta

Ambito normativo specifico  

Valutazione tecnico – scientifica

 

Perossido di Idrogeno

Ambito normativo specifico

Valutazione tecnico-scientifica

 

Vademecum sulla sanificazione

SCHEMA: Procedura per la Sanificazione

 

Definizioni

 

APPENDICE

A1 Abbigliamento e materiali tessili

Bibliografia

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Gruppo di Lavoro ISS Biocidi COVID-19, “ Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento. Versione del 15 maggio 2020”, Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 - Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020 (formato PDF, 2.15 MB).

 

 

Scarica la normativa di riferimento:

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020 - Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19

 

DECRETO-LEGGE 16 maggio 2020, n. 33 - Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19

 

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 aprile 2020 – Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

 

Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

 

 

 

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Rispondi Autore: Silvestri Benedetto - likes: 0
20/05/2020 (17:41:52)
VOI di PuntoSicuro, siete bravissimi ed efficienti.
Grazie dott.Menduto.
Buon lavoro
Autore: Pasquale Stancarone
12/09/2020 (19:45:30)
Molto chiaro tutto , io vorrei inserire nei detersivi che mi produco in polvere il dimetil didecil ammonio cloruro , come disinfettante , ma vorrei sapere se può andare bene e se è sicuro anche per l'ambiente, e vorrei sapere quanto ne dovrei usare per un kg di povere detersivo . Grazie
Rispondi Autore: Marilena.cascone@senecaair.com - likes: 0
09/07/2020 (17:03:33)
Manca l’utilizzo di sostanze a base di piante medicinali,...esempio il TTO
EFFICACE DA ANNI CONTRO LA LEGIONELLA E ALTRE FORME BATTERICHE E VIRULENTE,...ideale e non aggressivo per le vie respiratorie,...terapeutico per la presenza umana
Rispondi Autore: Susy - likes: 0
07/04/2021 (09:32:44)
Vorrei sapere se posso inserire, ovviamente diluito, un sanificante a base di cloro in un attrezzo Comunemente in commercio che utilizza la forza vapore a 100 gradi
Grazie

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