I problemi dei viaggi all’estero in tempo di pandemia
Il primo problema da affrontare riguarda evidentemente il fatto che l’ingresso in un determinato paese sia libero o sia sottoposto a vincoli. Successivamente, occorre accertarsi che il personale inviato in missione abbia ricevuto un’adeguata formazione. A questo proposito, una recente indagine ha messo in evidenza che solo il 54% dei soggetti inviati in missione all’estero ha ritenuto che la propria azienda avesse fornito una adeguata preparazione.
Per dare un’idea di quale possano essere i problemi legati all’organizzazione dei viaggi all’estero, in questo periodo, basta consultare un volumetto, di ben 18 pagine, messo a punto da un’azienda specializzata nel settore. I vari capitoli sono i seguenti:
- i rischi legati al viaggio in zone a rischio,
- restrizioni nei viaggi aerei,
- comportamenti all’arrivo
- modalità sicure di trasporto in loco e sicurezza dell’albergo,
- sicurezza in ufficio e sicurezza in incontri di lavoro,
- comportamento in caso di emergenze,
- procedure di comunicazione con la sede, in caso di necessità.
Appare evidente come questo documento metta in evidenza i vari problemi che occorre affrontare e risolvere quando si organizza un viaggio all’estero.
I responsabili della gestione dei viaggi all’estero di molte aziende hanno preparato delle liste di controllo e, in molti casi, l’autorizzazione al viaggio all’estero deve essere rilasciata dai vertici aziendali, solo dopo un’accurata verifica delle misure messe in atto. Questa soluzione, anche se può sembrare troppo impegnativa, ha il vantaggio di bypassare tutt’una serie di autorizzazioni, a livello inferiore, che potrebbero ritardare in modo inaccettabile la partenza del viaggio all’estero.
Un’azienda ha addirittura attivato un processo formativo, al termine del quale viene sottoposto un questionario con domande a risposta multipla, per avere una prova provata del fatto che il dipendente, che sta per essere inviato in missione, è stato adeguatamente preparato. Si tratta di una misura precauzionale che tende a salvaguardare l’immagine e le responsabilità dell’azienda, nel caso si verifichino problemi all’estero.
Il coinvolgimento delle agenzie di viaggio
Anche in questo caso, il comportamento delle agenzie di viaggio è assai diversificato e non sempre è facile individuare comportamenti che garantiscano un livello appropriato di cautele. Ad esempio, molte catene alberghiere hanno messo a punto dei protocolli di sicurezza per i propri ospiti, assai diversi fra di loro e non sempre è facile individuare quale sia il protocollo più garantistico.
Lo stesso ragionamento si può applicare anche alle compagnie aeree, che hanno allestito protocolli assai diversi, alcuni dei quali di eccellente fattura, come ad esempio quello messo a punto da una compagnia aerea del Medioriente, che offre soggiorno gratuito sul posto ai propri passeggeri, cui venga negato l’ingresso nel paese di destinazione, per ragioni legate a possibili sospetti di infezione.
Oggi sono disponibili dei manuali, come quello accennato in precedenza, che possono indubbiamente aiutare i responsabili dei viaggi all’estero nel pianificare in modo appropriato il viaggio dei dipendenti e collaboratori; si rivolge un caldo appello ai lettori perché questi viaggi vengano organizzati con un massimo di garanzie nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.
Adalberto Biasiotti
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Rispondi Autore: Giuala - likes: 0 | 14/09/2020 (11:07:24) |
Dove è possibile reperire il manuale di 18 pagine citato nell'articolo? Grazie. |