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Sicurezza nei trasporti, online una scheda informativa in 24 lingue
Bilbao, 18 Ott - L'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) ha pubblicato online una scheda informativa in 24 lingue dedicata alla promozione della salute nel settore dei trasporti. La scheda si articola in sette pagine che affrontano sinteticamente gli aspetti sanitari relativi al lavoro dei conducenti e i possibili interventi concreti per migliorare il loro benessere, integrati dalla presentazione delle buone pratiche di tre aziende del settore che hanno attuato programmi di promozione della salute, tra cui l'ATM di Milano.
Otto addetti su 10 sono uomini. Il trasporto, si legge nella scheda, è un settore dominato dagli uomini, che rappresentano ben l'83% di tutti i lavoratori del settore, che trascorrono lunghi periodi seduti o sono costretti ad assumere posture dolorose e stancanti. I turni di lavoro sono pari, in media, a oltre 48 ore alla settimana e sono frequenti gli straordinari, con lavoro serale e notturno che può portare il totale delle ore lavorate nel corso della giornata oltre quota 10. Non sorprende, dunque, che questo settore non favorisca la conciliazione del lavoro e della vita privata, cui si somma la difficoltà di mangiare pasti sani e di fare pause.
Mal di schiena, sovrappeso e stress tra i problemi più comuni. Il sovrappeso è uno dei problemi di salute più comuni riferiti dagli stessi conducenti insieme a mal di schiena, malattie cardiovascolari e respiratorie e stress da lavoro. È stato riscontrato che questi problemi sono legati a fattori relativi all'ambiente di lavoro, come la scarsa organizzazione dell'attività, alle condizioni di lavoro statico e anche a fattori di rischio individuali, che comprendono la mancanza di esercizio fisico, una dieta scorretta, l' abuso di alcool e fumo, l'età e malattie preesistenti. Durante lo sviluppo dei programmi di promozione della salute sul luogo di lavoro, si sottolinea nella scheda informativa, è estremamente importante valutare e affrontare l'impatto di questi fattori di rischio a livello sia organizzativo sia individuale sul benessere dei conducenti.
Gli interventi possibili. La scheda cita anche la ricerca INAIL "Workplace health promotion: good practice examples", che ha analizzato una serie di studi di casi basati su dati oggettivi, relativi a interventi nell'ambito della promozione della salute sul luogo di lavoro, mettendo in luce svariati fattori che hanno contribuito al loro esito positivo. Dall'impegno dell'organizzazione a migliorare la salute dei lavoratori alla disponibilità di informazioni appropriate e strategie di comunicazione complete per i dipendenti, che devono essere coinvolti durante tutto il processo. Compiti e processi lavorativi, inoltre, devono essere organizzati per favorire la salute anziché danneggiarla.
L'approccio dell'ATM di Milano. La promozione della salute sul luogo di lavoro può scontrarsi con la natura competitiva del settore dei trasporti e le pressioni commerciali subite dalle aziende. Alcune realtà del settore, però, hanno compreso che un'efficace promozione della salute sul luogo di lavoro non solo può prevenire i problemi di salute ma consentire anche risparmi significativi, per esempio attraverso la riduzione dell'assenteismo. Tra i casi concreti menzionati nella scheda dell'Eu-Osha figura anche quello dell'Azienda Trasporti Milanesi, che gestisce i servizi di trasporto pubblico nella metropoli lombarda e in numerose località limitrofe. L'ATM a partire dal 2005 all'interno del proprio dipartimento risorse umane ha creato un'unità speciale, composta da un responsabile e due esperti: uno psicologo e un nutrizionista che organizzano sessioni di consulenza con indicazioni e consigli pratici su dieta sana, attività fisica e gestione dello stress legato al lavoro.
Corsi di formazione per conducenti e neoassunti. Il cosiddetto "sistema sociale" di ATM si basa principalmente sull'individuazione delle esigenze dei lavoratori dell'azienda e sull'analisi qualitativa e quantitativa di eventi pericolosi che si verificano sul luogo di lavoro. Questi eventi sono documentati in una relazione mensile interna che descrive anche le misure messe in atto per correggerli e nelle relazioni sulle tendenze emergenti in materia di salute e sicurezza. L'azienda organizza anche dei corsi di formazione destinati ai conducenti e ai lavoratori generici neoassunti che affrontano temi come la dieta sana e la prevenzione di malattie croniche e fattori di rischio, prestando particolare attenzione all'equilibrio tra lavoro e vita privata. I corsi di formazione specifici sulla prevenzione dell'abuso di droga e alcol sono invece riservati ai lavoratori la cui attività può rappresentare un rischio per gli altri.
Eu-Osha – E-facts 47 - La promozione della salute nel settore dei trasporti (formato PDF, 136 kB).
Fonte: Inail.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: MORANDO SERGIO - likes: 0 | 18/10/2012 (20:11:22) |
Italia autisti e non solo ! In più ditte di trasporti di fatto ti obbligano pure a fare il facchino ! Pertanto la situazione già di per sé pessima di postura e stress psico fisici può peggiorare ulteriormente e di parecchio !Senza contare che poi le ditte di trasporti ad esempio di beveraggio.. pretendono pure che mentre si fa il facchino si debba staccare la carta del conducente..o disco.. Si deve inoltre caricare quintali di merce a mano (i camion sono da 35 quintali) e scaricarli a più clienti da soli ! In magazzini dei clienti..in cabine di stabilimenti di mare " che fanno da magazzino" sotto a scale ed in posti insicuri già per la stessa merce e pericolosi per le scale..passando tra i fornelli di cucine ecc. ecc. tutto a mano e con i locali fuori norma igenico sanitarie e neppure le visite mediche fatte per la reale qualifica senza alcol droga test ecc... e straordinari richiesti senza neppure essere pagati !Oltre che ad essere fuori legge per le troppe ore!E ci sono altrettante cosette ancora più gravi..ma questo non riguarda la sicurezza psicofisica ma può fare danni se si tace perché si passa come collaboratori.. ma qui è tutt'altra storia. Morando |