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Prevenzione degli infortuni sul lavoro: e' necessaria collaborazione

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Campagne di prevenzione

01/08/2000

Spunti per una riflessione sul ruolo di tutti gli organismi coinvolti nella promozione della salute dei lavoratori.

Il fenomeno degli infortuni sul lavoro ha assunto nella provincia di Brescia proporzioni notevoli; la direzione aziendale dell'Asl di Brescia ha sollecitato pertanto un'analisi puntuale della situazione da parte di tutti i soggetti coinvolti nella prevenzione, che si concretizzi nell'elaborazione e nell'attuazione di un progetto comune.

Partendo da questa convinzione, traendo spunto dal lavoro del servizio Psal (Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) e dal confronto con tutti i soggetti coinvolti, l'Asl di Brescia ha elaborato una proposta.

Due sono ritenuti i fattori fondamentali di un progetto operativo di prevenzione e di promozione della salute sui luoghi di lavoro: la programmazione coordinata tra enti istituzionali e parti sociali ed il rispetto delle norme.

Per quanto riguarda il primo aspetto, il direttore generale dell'Asl di Brescia sottolinea che e' prioritaria la ''creazione di una cultura della prevenzione a tutti i livelli aziendali e tra i lavoratori stessi''.
Inoltre il supporto di tutti i soggetti coinvolti deve essere ''all'interno di un piano condiviso e coordinato non solo su valutazioni di principio, ma anche nelle azioni necessarie per la propria realizzazione''.
In questa ottica la Direzione dell'Asl di Brescia ha disposto nuovi investimenti nel Servizio Psal e l'attivazione di una convenzione tra Asl e Universita' di Brescia, particolarmente con le cattedre di Medicina del lavoro e di Igiene industriale.

Per quanto riguarda il rispetto delle norme, e' stato rilevata la necessita' di una nuova organizzazione delle attivita' ispettive, indirizzandola particolarmente verso le attivita' piu' a rischio.
I dati emersi da un'indagine dell'OSHA (Occupational safety and Health administration) evidenziano infatti che, nel corso del quinquennio (1992-1997), a fronte di un aumento del 7% delle ispezioni delle realta' piu' a rischio ed alla diminuzione del 22% di quelle generali, si e' riscontrata una diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali del 22%.

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