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Le Marche si mobilitano per la sicurezza sul lavoro
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Una task force alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta regionale e una campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro sono i mezzi scelti dalla Regione Marche per ridurre il tragico bilancio delle morti bianche.
La Regione Marche intende arginare il fenomeno infortunistico attraverso il rilancio di un coordinamento regionale sulla sicurezza che abbia come punto di partenza quello di prevedere un dialogo costante tra tutti i soggetti che hanno responsabilità in termini di prevenzione degli incidenti e tutela dei lavoratori, per scambiarsi informazioni, garantire il controllo, segnalare criticità.
“La Regione - ha precisato il Presidente della Giunta – intende rilanciare il ruolo di coordinamento assegnato dall’art. 27 del decreto legislativo 626/94.
[…] La Regione si era già dotata di un coordinamento analogo, che però non è riuscito ad operare in maniera veramente incisiva. Anche se va detto che, dal 2000 la situazione nelle Marche è migliorata: in quell’anno, secondo gli indici infortunistici INAIL, eravamo la seconda regione; dal 2004 siamo scesi al quarto posto; e quelli provvisori 2006 ci vedono ulteriormente scendere al settimo.”
Il coordinamento sarà presieduto dal presidente della Regione, mentre la delega operativa farà riferimento al dipartimento della Protezione Civile.
Affiancheranno la struttura componenti del Servizio Sanitario regionale, della direzione regionale del Lavoro, dell’INAIL, del Corpo dei Vigili del Fuoco, dell’Ispels, dell’Arpam, delle associazioni invalidi del lavoro e delle parti sociali.
“Una figura, quest’ultima, non prevista dalla normativa nazionale 626 , ma indispensabile in questo campo, vista anche l’esperienza regionale, dove le parti sociali hanno contribuito a rendere più efficace l’intervento sul territorio.”
Con la campagna istituzionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, la Regione intende sensibilizzare ogni cittadino, “perché si senta direttamente coinvolto”. “Una campagna di comunicazione su tutto il territorio regionale per sottolineare l’indispensabilità di una presa di coscienza collettiva perché la sicurezza sul lavoro è una categoria fondamentale per tutelare, garantire, fornire certezze alla comunità marchigiana e anche perché ogni marchigiano si senta legittimato a segnalare eventuali irregolarità che dovesse incontrare.
I dettagli di queste due iniziative - task force e campagna di comunicazione - verranno concordati tra i vari enti coinvolti in un incontro che dovrebbe tenersi entro la fine di maggio.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Una task force alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta regionale e una campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro sono i mezzi scelti dalla Regione Marche per ridurre il tragico bilancio delle morti bianche.
La Regione Marche intende arginare il fenomeno infortunistico attraverso il rilancio di un coordinamento regionale sulla sicurezza che abbia come punto di partenza quello di prevedere un dialogo costante tra tutti i soggetti che hanno responsabilità in termini di prevenzione degli incidenti e tutela dei lavoratori, per scambiarsi informazioni, garantire il controllo, segnalare criticità.
“La Regione - ha precisato il Presidente della Giunta – intende rilanciare il ruolo di coordinamento assegnato dall’art. 27 del decreto legislativo 626/94.
[…] La Regione si era già dotata di un coordinamento analogo, che però non è riuscito ad operare in maniera veramente incisiva. Anche se va detto che, dal 2000 la situazione nelle Marche è migliorata: in quell’anno, secondo gli indici infortunistici INAIL, eravamo la seconda regione; dal 2004 siamo scesi al quarto posto; e quelli provvisori 2006 ci vedono ulteriormente scendere al settimo.”
Il coordinamento sarà presieduto dal presidente della Regione, mentre la delega operativa farà riferimento al dipartimento della Protezione Civile.
Affiancheranno la struttura componenti del Servizio Sanitario regionale, della direzione regionale del Lavoro, dell’INAIL, del Corpo dei Vigili del Fuoco, dell’Ispels, dell’Arpam, delle associazioni invalidi del lavoro e delle parti sociali.
“Una figura, quest’ultima, non prevista dalla normativa nazionale 626 , ma indispensabile in questo campo, vista anche l’esperienza regionale, dove le parti sociali hanno contribuito a rendere più efficace l’intervento sul territorio.”
Con la campagna istituzionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, la Regione intende sensibilizzare ogni cittadino, “perché si senta direttamente coinvolto”. “Una campagna di comunicazione su tutto il territorio regionale per sottolineare l’indispensabilità di una presa di coscienza collettiva perché la sicurezza sul lavoro è una categoria fondamentale per tutelare, garantire, fornire certezze alla comunità marchigiana e anche perché ogni marchigiano si senta legittimato a segnalare eventuali irregolarità che dovesse incontrare.
I dettagli di queste due iniziative - task force e campagna di comunicazione - verranno concordati tra i vari enti coinvolti in un incontro che dovrebbe tenersi entro la fine di maggio.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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