Rischio rapina in banca.

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I risultati di un’indagine sociologica sul rischio rapina negli istituti di credito, svolta da gennaio a maggio in Abruzzo, descrivono come i dipendenti delle agenzie bancarie vivono la paura della rapina e come la ricordano una volta che la brutta avventura l’hanno vissuta.
L’indagine è stata promossa dalla Fisac Cgil abruzzese in collaborazione con docenti universitari e presentata sul quotidiano Il Messaggero.

Il questionario, in forma anonima, è stato distribuito a 800 bancari a fronte di 3100 addetti alla casse e agli sportelli, di questi 349 sono stati coinvolti in rapine (44 per cento).
Oltre la metà ha subito una sola rapina, il 27 per cento due rapine, il 16 per cento tre o più rapine.
Il 71 dei dipendenti per cento dice di aver avuto paura, il 20 per cento di essere provato dallo stress e di aver avvertito le conseguenze della rapina anche nei giorni e nei mesi successivi all’episodio. Solo il 6 per cento ha mantenuto la calma. Le donne si sentono più minacciate degli uomini, i cassieri e gli addetti allo sportello si reputano più esposti degli altri colleghi.
Le richieste del personale per sentirsi più sicuri sono state, in ordine crescente, la pubblicizzazione delle casseforti a tempo, il bancone blindato, la visibilità interna ed esterna, l’ingresso a consenso, e la presenza di una guardia giurata.
I dati raccolti dal questionario, sottoposti a ulteriori elaborazioni, finiranno in un libro che sarà presentato in un prossimo convegno nazionale entro la fine dell’anno.