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Prevenzione delle rapine in banca

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Banche e vigilanza

31/10/2006

Firmato a Bergamo un nuovo protocollo d'intesa tra Prefettura, ABI ed istituti di credito per contrastare il fenomeno.

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A due anni di distanza dal primo accordo è stato stipulato a Bergamo nei giorni scorsi un nuovo Protocollo d'Intesa tra Prefettura, ABI ed istituti di credito per contrastare  il fenomeno delle rapine in banca.
L’accordo punta alla prevenzione del crimine e al contenimento dei rischi per i dipendenti e per la clientela delle banche e perfeziona quanto previsto dall’accordo del 2004, alla luce dei risultati positivi ottenuti.

Il primo accordo impegnava le banche ad un serrato flusso informativo verso le Forze dell’Ordine, soprattutto per quanto atteneva alle notizie sull’aggravamento del rischio (dovuto ad es. ad un aumento anomalo delle giacenze di cassa), ad improvvisi guasti degli impianti di sicurezza, a movimenti sospetti di persone all’esterno o all’interno della sede.

Nell’ambito dell’accordo era previsto l´impegno a dotare le dipendenze bancarie di alcune misure di sicurezza, almeno tre nell’ambito di un elenco che spaziava dai sistemi di controllo agli ingressi (bussole, metal detector, rilevatore biometrico, vigilanza privata) ai dispositivi di ausilio per le Forze dell’Ordine (impianti di videoregistrazione o di allarme), ai mezzi per disincentivare il compimento dei reati (mezzo forte temporizzato, macchiatore di banconote, bancone blindato).

Il documento prevedeva inoltre che gli impianti di videosorveglianza fossero tenuti costantemente in efficienza; auspicava la collaborazione delle Forze di Polizia nel fornire suggerimenti per il loro posizionamento.

L’impatto del Protocollo del 2004 sul generale sistema di prevenzione delle rapine in banca è stato ritenuto positivo.
Nel primo anno della sua attuazione (da ottobre 2004 a settembre 2005), gli assalti criminosi, consumati o tentati, nella bergamasca sono stati 61 (di cui 7 nel capoluogo). 
Nel secondo anno di applicazione del Protocollo (da ottobre 2005 a settembre 2006), le rapine sono state da 43 (18 in meno, pari al 29,5%), di cui soltanto 2 in città (-71%).

Il nuovo Protocollo intende perfezionare innanzitutto i rapporti di collaborazione tra le banche e Forze dell’Ordine per la prevenzione dei reati, intensificando i rapporti informativi e lo scambio delle comunicazioni.

Attenzione viene dedicata alla valutazione del rischio rapina da parte delle dipendenze bancarie, con l’impegno ad un suo continuo aggiornamento. Aumenta inoltre la gamma delle misure di sicurezza che le banche si impegnano ad installare.
Il protocollo non trascura il “fattore umano” per la prevenzione delle rapine; gli istituti di credito si sono infatti impegnati a intensificare le attività di formazione del proprio personale sulle tematiche della sicurezza anticrimine.


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