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La Lombardia sceglie le telecamere
I sistemi di videosorveglianza si diffondono. In Lombardia sono otto i capoluoghi e 200 i comuni che hanno scelto di installare dei sistemi di videosorveglianza.
MiIano guida la classifica di città più sorvegliata con 149 telecamere. Segue Bergamo con 43, Brescia ne ha installate 16, Mantova 15, Varese 10, Como 8 e Lecco 2.
La Regione finanzia i Comuni che attivano sistemi di sicurezza. ''Quest'anno abbiamo stanziato oltre 9 milioni di euro per 256 progetti - dice l'assessore regionale agli Affari generali Guido Della Frera -. Il telecontrollo è utile se è efficiente e coordinato: perciò premiamo i piani presentati da associazioni di Comuni''.
E dal Veneto arriva la richiesta di potenziare i sistemi di controllo con telecamere negli obiettivi potenzialmente a rischio di attentati da parte del cosiddetto "Unabomber" che dal '94 semina trappole esplosive e terrore in una vasta zona al confine tra Pordenone, Udine, Treviso e Venezia.
Il prefetto Pasquale Labia ha detto ai responsabili dei supermercati a rischio: ''Meglio le telecamere dei metal detector''.
''Sapere che c'è un occhio invisibile che ti controlla e ti guarda - ha spiegato Labia - potrebbe indurre Unabomber a una maggiore cautela e, perché no, a qualche errore, a qualche passo falso''.
"Sta a ogni singola azienda decidere. Ritengo però che sia indifferibile l'utilizzo di questi sistemi. Per la sicurezza di tutti e anche a garanzia di tutti i clienti dei supermercati della zona''.
MiIano guida la classifica di città più sorvegliata con 149 telecamere. Segue Bergamo con 43, Brescia ne ha installate 16, Mantova 15, Varese 10, Como 8 e Lecco 2.
La Regione finanzia i Comuni che attivano sistemi di sicurezza. ''Quest'anno abbiamo stanziato oltre 9 milioni di euro per 256 progetti - dice l'assessore regionale agli Affari generali Guido Della Frera -. Il telecontrollo è utile se è efficiente e coordinato: perciò premiamo i piani presentati da associazioni di Comuni''.
E dal Veneto arriva la richiesta di potenziare i sistemi di controllo con telecamere negli obiettivi potenzialmente a rischio di attentati da parte del cosiddetto "Unabomber" che dal '94 semina trappole esplosive e terrore in una vasta zona al confine tra Pordenone, Udine, Treviso e Venezia.
Il prefetto Pasquale Labia ha detto ai responsabili dei supermercati a rischio: ''Meglio le telecamere dei metal detector''.
''Sapere che c'è un occhio invisibile che ti controlla e ti guarda - ha spiegato Labia - potrebbe indurre Unabomber a una maggiore cautela e, perché no, a qualche errore, a qualche passo falso''.
"Sta a ogni singola azienda decidere. Ritengo però che sia indifferibile l'utilizzo di questi sistemi. Per la sicurezza di tutti e anche a garanzia di tutti i clienti dei supermercati della zona''.
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