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Al via il ''braccialetto elettronico''
Dopo le numerose polemiche e perplessita' sollevate, il braccialetto elettronico, per il controllo a distanza di persone sottoposte a misure restrittive, e' giunto alla sperimentazione.
Il 5 aprile infatti le centrali di polizia di 5 citta' italiane (Catania, Milano, Napoli, Roma, Torino) attiveranno tramite questo dispositivo il controllo di persone sottoposte ad arresti domiciliari o liberta' vigilata.
Il braccialetto elettronico consente di segnalare alla centrale in tempo reale gli spostamenti di chi lo indossa e pertanto di rilevare eventuali violazione agli obblighi di residenza; il suo impiego garantirebbe maggiore sicurezza e contemporaneamente richiederebbe meno agenti impiegati nei controlli.
Questa forma di controllo deve pero' garantire anche un corretto utilizzo dei dati raccolti; a tale proposito ricordiamo che l'Autorita' per la privacy, in una comunicazione al ministero dell'Interno, ha richiesto specifiche garanzie.
Il 5 aprile infatti le centrali di polizia di 5 citta' italiane (Catania, Milano, Napoli, Roma, Torino) attiveranno tramite questo dispositivo il controllo di persone sottoposte ad arresti domiciliari o liberta' vigilata.
Il braccialetto elettronico consente di segnalare alla centrale in tempo reale gli spostamenti di chi lo indossa e pertanto di rilevare eventuali violazione agli obblighi di residenza; il suo impiego garantirebbe maggiore sicurezza e contemporaneamente richiederebbe meno agenti impiegati nei controlli.
Questa forma di controllo deve pero' garantire anche un corretto utilizzo dei dati raccolti; a tale proposito ricordiamo che l'Autorita' per la privacy, in una comunicazione al ministero dell'Interno, ha richiesto specifiche garanzie.
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